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Con le voci di mercato sempre alla ribalta – non c’è ducatista al mondo che non firmerebbe subito Andrea Dovizioso ma, a quanto pare, a Borgo Panigale non risulta semplice fare la tara tra i 12,5 milioni dati a Lorenzo a fronte dei risultati non esaltanti e le legittime richieste del Nostro di alzare il valore del rinnovo – si scaldano i motori e le penne in vista del prossimo MotoGP, quello d’Argentina. In Sud America, domenica prossima 8 aprile, la freccia forlivese tenterà di bissare il bellissimo successo dell’esordio in Qatar. Intervistato da Radio 105, il pilota dipinge un weekend non semplice: “Il circuito disperso nel nulla; ci mettiamo due giorni da quando partiamo dall’Italia per arrivare in pista. Da Buenos Aires sono 1000 km molto scomodi per arrivare e là fuori non c’è niente, c’è la gente che ti assale perché c’è tanta povertà, e questo per loro è l’evento dell’anno. Il circuito è così così, è una pista che viene usata pochissimo e non è in buone condizioni. Negli ultimi anni abbiamo sempre fatto un po’ fatica, però secondo me quest’anno saremo più competitivi”.

Tornando al presente, sul pronostico di Valentino Rossi che lo ha definito favorito, Dovi si mantiene umile: “Sentire da Rossi che sono il favorito del Mondiale è tanta roba e sono solo che contento. Sono tra i favoriti, ma siamo almeno 6 ad avere la possibilità di giocarci il campionato“.

Anche in Argentina occorrerà il cervello e il gas del Qatar: “Già durante i test avevamo dimostrato di essere molto veloci, anche in passato su quella pista avevamo sempre fatto bene. Abbiamo fatto una gara ancora più bella, mi sono complicato un po’ la vita all’inizio. Non si poteva recuperare velocemente e quindi piano sono riuscito a passare tutti e tirare negli ultimi quattro giri. Anche questa volta Marquez è riuscito a rimanermi attaccato fino alla fine e provarci all’ultima curva come era già successo più di una volta l’anno scorso”.