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Sul parquet di via Punta di Ferro non c’è storia per un’abbondante metà di partita, in cui i padroni di casa dell’Unieuro “bombardano” letteralmente Orzinuovi dalla lunga distanza e portano meritatamente a casa la partita col punteggio finale di 96-82. Una vera e propria sassaiola da dietro l’arco, quella messa in scena dai padroni di casa, che hanno tentato addirittura 36 conclusioni dai 6.75 (appena una di più, 37, quelle da 2) mettendone a bersaglio ben 17. Un 47%, dunque, che ha inciso in larghissima parte sul risultato conclusivo. E’ altrettanto vero che da Orzinuovi era lecito aspettarsi qualcosina di più – in ombra Smith, maluccio Raffa, male Strautins -, ma l’Unieuro, per l’occasione, è parsa particolarmente brillante e “sbarazzina”. Discorso salvezza: manca ancora la matematica – Bergamo ha vinto a Montegranaro: la zona calda è sempre a -10 -, ma una più che pesante pietra sul discorso, se mai ve ne fosse stato bisogno, è stata posta con questa affermazione.

Avvio di partita in salita per i padroni di casa: tanta fatica nella costruzione di una pericolosa trama di gioco, mentre, dall’altra parte, Orzinuovi trova importanti punti dalle sfuriate offensive di Smith e Ghersetti: 4-8 dopo 3′ di gioco. Coach Valli chiama timeout, dal quale Forlì ne esce rigenerata. In seguito ad un ulteriore allungo dei lombardi (9-12), infatti, i biancorossi rispondono con un 10-0 di parziale (19-12), sulle ali di un preciso Severini dalla lunga distanza. Gli ospiti accorciano fino al -3 (19-16), l’Unieuro torna ripetutamente sul +5, ma il punto-a-punto in questa fase porta addirittura al sorpasso dell’Agribertocchi nelle prime battute del secondo quarto (23-24). Ultimo “grido” di marca Orzinuovi, però, perché prima della pausa lunga è pressoché un monologo biancorosso. Autori di 33 punti nel giro di 10′, infatti, Forlì allunga presto fino al +7 (36-29), con una grande precisione dalla lunga distanza. La banda di coach Crotti tenta di rimanere aggrappata al punteggio con le unghie e con i denti (38-35), ma l’Unieuro con un “secco” 6-0 in una sola azione (tripla e antisportivo lontano dalla palla) mette una buona ipoteca sulla partita: 44-35 a poco più di 3′ dall’intervallo, toccando poi addirittura il +14 (56-42).

Al rientro dagli spogliatoi Raffa tenta di rimettere in sesto le cose (56-46), ma le triple di Naimy e Jackson fanno volare i romagnoli sul +16 (62-46). Ghersetti non ci sta, si mette in proprio e trova la via del canestro con successo (62-52 al 25′). L’Unieuro, però, è caldissima dall’arco: ancora i due stranieri forlivesi prima (68-52), un “tarantolato” Severini poi (71-55) rafforzano ulteriormente e definitivamente la supremazia forlivese. Il primo canestro da due punti nel terzo periodo dei padroni di casa? Arriva soltanto negli ultimissimi secondi di gioco, con un appoggio a canestro di Diliegro. Nemmeno gli ultimi 10′, del resto, “rovinano” gli equilibri in campo. Se Orzinuovi, infatti, ripone le uniche speranze in Ruggiero (73-63), Forlì, dall’altra parte, continua a centrare il canestro avversario dalla lunga distanza come se non vi fosse un domani. Ben quattro “filate”, infatti, le triple mandate a bersaglio da Naimy (3) e Severini, con il tabellone che, a 5′ dalla sirena finale, sentenzia un netto +20, 87-67. L’Unieuro, a questo punto, molla gli ormeggi (87-75), concedendosi forse qualche eccessiva finezza. Ma i giochi sono chiusi da un pezzo.

 

Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015 – Agribertocchi Orzinuovi 96 – 82 (23-22; 56-44; 73-60)

Forlì: Diliegro 13 (5/10), Castelli 8 (3/6, 0/6), Fallucca (0/1 da 3), Naimy 28 (2/6, 8/12), Campori (0/1 da 3), Jackson 18 (4/7, 3/7), Bonacini (0/3), Severini 20 (6/9 da 3) Thiam 2 (1/1), Pinza, Piazza, De Laurentiis 7 (3/4, 0/1). All. Valli.

Tiri da 2: 18/37 (49%) – Tiri da 3: 17/36 (47%) – Tiri liberi: 9/10 (90%) – Rimbalzi: 44, offensivi 16- Palle perse: 15

Orzinuovi: Strautins 10 (2/5, 1/5), Smith 15 (5/8, 1/3), Raffa 12 (6/10, 0/2), Iannilli, Ghersetti 17 (8/14, 0/4), Zambon 10 (5/5), Scanzi 11 (1/2, 3/7), Yabre, Ruggiero 7 (1/1, 1/2); Zanardi ne, Valenti ne, Antelli ne. All. Crotti.

Tiri da 2: 28/45 (62%) – Tiri da 3: 6/23 (26%) – Tiri liberi: 8/11 (73%) – Rimbalzi: 29, offensivi 7 – Palle perse: 7

La Chiave

Triple & “insolito” parziale nel secondo periodo. Il match, come detto, si è di fatto deciso nel tiro dalla lunga distanza. Se anche la stessa Orzinuovi ha ripetutamente tentato con esiti infausti la fortuna dall’arco (26% il computo totale), infatti, l’Unieuro ha svoltato le sorti della partita “sbancando” nelle conclusioni da 3. Tralasciando il primo periodo – dove i forlivesi hanno tirato con 2/4 (entrambe sigillate da Severini) – e l’ultimo – già ben indirizzato su un preciso binario -, la squadra guidata da coach Valli, nella fase centrale ed anche più “calda” della sfida, ha trovato il canestro con un ottimo 10/19. Percentuale che ha consegnato i due punti nelle mani di capitan Castelli.

A corollario di ciò, inoltre, da segnalare un parziale a dir poco “particolare” occorso nella seconda metà del secondo quarto, che, oltre alla particolarità in sé per sé, ha fatto precipitare Orzinuovi nel baratro. Sul 38-35, infatti, Severini mette a segno la bomba del 41-35, contemporaneamente gli arbitri segnalano un fallo antisportivo di Iannilli su Diliegro lontano dalla palla. 1/2 dalla lunetta per il pivot italoamericano, De Laurentiis conclude il possesso “extra” ed il tabellone recita 44-35. 6 punti in un’unica azione, dunque, per Forlì, e per i lombardi, da quel momento in avanti, è buio pesto.

Le Pagelle

FORLI’

Diliegro 7,5 – Inizia la partita con la classica faccia tosta e tanta aggressività. Il problema-falli del “dirimpettaio” Iannilli, poi, agevola non poco le cose sotto canestro. Non che i “restanti” avversari diretti fossero ostacoli insormontabili, ma finisce il match con 13 punti e 11 rimbalzi in 25′.

Castelli 5,5 – Fuori dal quintetto base, entra in campo nel primo quarto col giusto piglio. Prima di eclissarsi lentamente nel corso del match, non senza battere di tanto in tanto qualche colpo qua e là, specie in difesa. Il 3/12 dal campo – con 0/6 dalla lunga distanza – è rivedibile e “pesante” sulla sua prestazione.

Fallucca 5,5 – In campo per 17′, è quasi un fantasma. Appena una conclusione tentata, qualche “magata” (vedi alla voce assist, 3, e rimbalzi, 3), ma il Matteo di inizio stagione è un lontano parente. Da recuperare.

Naimy 9 – Quasi si nasconde nel corso del primo tempo (8 punti, con 3/7 dal campo, ma pur sempre 5 assist smazzati), poi sale decisamente in cattedra dopo gli spogliatoi. Meno “pepe” in cabina di regia, molto di più in fase realizzativa per l’israeliano nel secondo tempo, che chiude la gara a quota 28 punti con un eccezionale 8/12 da dietro l’arco. Orzinuovi, a quel punto, non ci capisce più nulla.

Campori sv – In campo per 38″, equamente divisi tra secondo e quarto periodo.

Jackson 7 – Maggiormente ordinato e preciso rispetto ad altre occasioni, finendo quasi per “auto-escludersi”, a tratti, dalla sfida. Ma porta pur sempre il suo mattoncino alla causa con 18 punti, mettendoci spesso e volentieri il suo zampino nelle azioni offensive forlivesi.

Bonacini 6,5 – Non ancora al massimo della condizione e si vede. Indubbiamente da sottolineare la sua forza nel volere comunque scendere in campo e non tirarsi mai indietro ad ogni contatto. Stoico.

Severini 8,5 – La speranza è che, dopo la sirena finale, il buon Giovanni abbia trovato negli spogliatoi accappatoio, ciabatte e penna per firmare il rinnovo contrattuale. In difesa “tiene” su qualsiasi avversario – e non è una sorpresa -, nelle ultime settimane sta soprattutto trovando una continuità eccezionale in fase offensiva, come testimoniato dai 20 punti messi a segno tirando solamente (e bene: 6/9) da dietro l’arco. Fenomenale.

Thiam 6 – Sfrutta come meglio non si potrebbe il poco spazio che gli concede coach Valli: 2 punti in 3′.

Pinza & Piazza sv – 22″ disputati nel finale di match.

De Laurentiis 7 – E’ questo il Rino che ci piace, quello visto nell’ultimo mese di campionato. 24′ sul parquet, in cui non si fa vedere alla voce tiri dal campo (7 punti, 3/5) quanto invece a presenza e fisicità sotto canestro. In doppia cifra per rimbalzi, 10, di cui 3 nel pitturato avversario, come da buona consuetudine dell’ultimo periodo.

 

ORZINUOVI

Strautins 5 – Pasticcione ed impreciso al tiro (3/10): può e deve fare di più.

Smith 5,5 – Va a sprazzi, ben contenuto dalla difesa forlivese. Da rivedere in accoppiata con Raffa: meglio se in campo con Sollazzo?

Raffa 5,5 – Tenta di comandare la squadra in cabina di regia, ma, nervoso, finisce per capirci ben poco.

Iannilli 5 – Secondo fallo dopo 49″, il terzo lo commette dopo 7′ del secondo periodo. Poi, logicamente, il vuoto.

Ghersetti 7,5 – Alla veneranda età di 37 anni la insegna ancora a molti. Unico riferimento lombardo, in tutti i sensi.

Zambon 6,5 – Sfrutta alla grande l’elevato minutaggio dovuto al problema-falli di Iannilli.

Scanzi 6 – Si fa vedere di tanto in tanto dalle parti del canestro forlivese.

Ruggiero 6 – Un paio di piccole buone cose (canestri e rimbalzi), in 20′, le fa vedere

Le Voci dagli Spogliatoi