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Oberdan Melini? Questione chiusa. “Non mi piace alimentare inutili polemiche, pensiamo alla partita, al progetto delle giovanili piuttosto”. Ma Stefano Fabbri, Presidente del Forlì Calcio, a conclusione della conferenza di lancio dell’Academy, la posizione della Società sulle dichiarazioni dell’ex diesse (dimesso o dimessosi a dicembre in piena crisi dei galletti) l’esprime. Parole ponderate, condite da un linguaggio del corpo di chi scaricherebbe a terra ben altri toni: “Sono rimasto basito leggendo le parole di Melini. E’ vero che l’obiettivo d’inizio stagione era prepararsi a vivere alla grande l’anno del centenario, ma, visto il budget messo a disposizione per la costruzione della rosa, dire che in cuor nostro non puntassimo subito alla promozione non corrisponde a verità. Le risorse affidate a Melini per costruire la squadra erano pari se non superiori a quelle del Rimini; risorse utilizzate in totale autonomia per scelte tecniche che si sono rivelate sbagliate. Ritrovarci a metà stagione a 5 punti dalla zona play-out, con un gruppo disgregato, ci ha costretto a fare correzioni dolorose. E senza impegnarci in chissà quali esborsi come ho letto, perché se alcuni giocatori sono arrivati, altri sono partiti. La classifica parla da sola: questa squadra, con gli innesti voluti da Cangini, ricostruita come gruppo, è terza, ci ha riportato in alto.