Tutto da perdere contro nulla da guadagnare. E così Bergamo che in questa conclusiva 30a giornata di stagione regolare aveva da chiedere il più grande dei sogni, il passo decisivo verso una sensazionale salvezza diretta (arrivata grazie allo stop casalingo di Piacenza contro Ferrara), ha piegato una fastidiosa Unieuro Forlì salita in Lombardia con in testa solo la voglia di giocare con orgoglio. A vederla a ritroso, la compagine di Giorgio Valli, senza far nulla di ché, anzi giocando malino, patendo l’assenza dell’usuale apporto di Yuval Naimy – spento, abulico, a tratti caotico – e un evidente calo di energie psico-fisiche, avrebbe persino potuto strappare il colpo esterno. Se solo la forzatissima tripla del pareggio a 4” di Jackson fosse entrata. O ancor di più, se solo il ritmo difensivo fosse stato di un livello sufficiente: il 32-50 a rimbalzo “spiega”, infatti, di un atteggiamento un po’ molle romagnolo. Ma tant’è, Forlì saluta così la stagione, l’obiettivo salvezza centrato da tempo e può pensare al futuro. Che è già dietro l’angolo.
Poco pathos nel primo quarto: Bergamo sorniona non morde quanto dovrebbe ma la “leggerezza” romagnola nell’approccio a un match che vale poco-nulla premia i locals. Severini con 2 sciabolate dall’arco dimostra di esserci (3’, 6-6). Troppi errori in area – maluccio Castelli e DiLiegro – spingono Valli ad abbassare il quintetto concedendo spazio a Fallucca e Gellera. Senza frutti, però. Naimy e Jackson fanno ben poco e Bergamo può spingersi (finalmente) avanti con Cazzolato in transizione e Hollis fin qui impalpabile (21-13). Si comincia il II° sul 21-15 per Bergamo. Castelli dalla lunga (21-18) accende la partita che di colpo vede i giri in aumento. Colpo su colpo (bene Fallucca che attacca gli spazi e mette 4 punti di fila) Forlì ritrova il pareggio con un cesto e fallo di Jackson (27-27, 15’). Maggior attenzione a rimbalzo e difesa sul duo Hollis-Solano tengono l’Unieuro con le mani sul match. DiLiegro firma il primo vantaggio dalla lunetta (27-28, 15’28”) ma l’Unieuro invece di decollare sfruttando il nervosismo giallonero, regge fino al , regge fino al 34-33, poi si spegne: Solano e Laganà indemoniati (7-0) bruciano l’immobile difesa biancorossa, 41-33 (18’). Valli ferma tutto, Forlì ritrova un minimo di solidità e l’emorragia si placa al 20’ sul 42-36. Nella ripresa, non c’è spazio per speranze garibaldine: Forlì è scialba, Bergamo spadroneggia a rimbalzo. A Forlì in assenza di mordente servirebbe il talento di Naimy che invece resta malacopia di se stesso. Al 22’ è -9, 47-38. L’arbitraggio doppio-pesista storpia l’andamento della gara che si fa tutto strappi e cuciture: tra tiri al piccione, lampi di Jackson e Laganà, Bergamo sale al massimo della serata +11 55-44 (25’). In assenza di Naimy e DiLiegro, nervoso, fuori per falli, è Joshua (e a tratti Fallucca) a tener su la baracca. Bergamo spreca palloni per chiuderla anzitempo: al III è solo 58-52. Un gap minimo che, incredibilmente, tiene viva la contesa. Solano e Ferri provano ad allungare per chiuderla (63-55) e il boato che anima il Palas di Bergamo alla notizia di Ferrara corsara a Piacenza, parrebbero tirar giù il sipario. Hollis dalla media riporta a +11 (75-64) è una sentenza respinta al mittente con orgoglio da Severini e Campori da 3: 75-71, 38’30”. Un rimbalzo sanguinoso lasciato a Solano porta poi il domenicano in lunetta: 77-71. Jackson spaventa un ultima volta Bergamo con una bomba mano-in-faccia (77-74), Sergio spadella lasciando una manciata di secondi. Jackson ritenta la magia ma il ferro nega ogni idea di supplementari.
Bergamo – Unieuro Forlì 77-74 (21-15, 21-21, 16-16, 19-22)
Bergamo : Gelvis Solano 22 (6/9, 2/7), Damian Hollis 19 (9/15, 0/7), Marco Laganà 12 (5/10, 0/3), Davide Bozzetto 11 (3/5, 1/1), Michele Ferri 11 (2/2, 1/3), Nicolo Cazzolato 2 (1/2, 0/2), Luigi Sergio 0 (0/1, 0/2), Ferdi Bedini 0 (0/0, 0/0), Edoardo Magni 0 (0/0, 0/0), Giovanni Fattori 0 (0/0, 0/0), Enrico Crimeni 0 (0/0, 0/0), Andrea Augeri 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 15 – Rimbalzi: 46 12 + 34 (Damian Hollis 13) – Assist: 9 (Michele Ferri 4)
Unieuro Forlì : Darryl joshua Jackson 24 (3/9, 4/8), Matteo Fallucca 12 (3/3, 2/6), Giovanni Severini 11 (1/6, 2/5), Yuval Naimy 9 (3/8, 1/5), Dane Diliegro 8 (3/6, 0/0), Riccardo Castelli 5 (1/6, 1/3), Luca Campori 3 (0/1, 1/1), Francesco Gallera 2 (1/1, 0/0), Alessandro Del zozzo 0 (0/0, 0/0), Simone Ravaioli 0 (0/0, 0/0), Quirino De laurentiis 0 (0/0, 0/0), Davide Bonacini 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 15 – Rimbalzi: 31 8 + 23 (Dane Diliegro 9) – Assist: 9 (Yuval Naimy 5)
La Chiave
Due statistiche – i tiri da 2, 26/43 per Bergamo contro il 15/38 Forlì; 50 rimbalzi totali per i locali (15 in attacco), 32 per i biancorossi – e presto è decifrata la chiave di una partita vissuta in area. DiLiegro avrebbe dovuto spadroneggiare, Castelli far il suo. Invece, né l’uno né l’altro. La doppia cifra dei registi BB14 (Laganà 12, Ferri 11) costruita tutta in penetrazione e piazzati dentro il perimetro è la ciliegina su un approccio difensivo lassista anche dai piccoli Unieuro, Naimy su tutti.
Le Pagelle
FORLI’
Severini – 2 triple a fila in avvio sono l’alba di una partita che scivola via in calando: 1/6 da 2, 2/5 da 3. Difende con la solita verve ma, davanti a un avversario che non aveva chi opporgli fisicamente, non può bastare. Voto 5
Naimy – Non crea, a tratti è caotico. In difesa vede tutti passargli oltre, anche Michele Ferri che certo non è un furetto. 9 punti e un triste 1/5 dalla lunga. In evidente crollo energetico. In attesa di sapere se resterà, voto 5
Jackson – Vede i suoi fuori giri e reagisce a suo modo, accentrando ogni gioco. Top scorer con 24 punti, 3/9 da 2, 4/8 da 3, 8 falli subiti raccontano 36’ non perfetti ma di lotta. Spaventa a più riprese Bergamo e vende cara la pelle romagnola. Voto 7
Fallucca – Geometrico: a una buona azione fa rispondere una scelta opinabile. 12 punti col 100% da 2 (3/3) ma 2/6 dall’arco. Voto 6
Castelli – 2 su 9 dal campo, 3 rimbalzi… in attacco lasciam perdere, dietro fa a sportellate con Damian Hollis reggendo l’urto con il 4 più in forma del periodo. Voto 5
DiLiegro – Mai in partita si fa prendere dal nervosismo. Strappa la più alta dell’insufficienze solo per i 9 rimbalzi complessivi. Voto 5
Gellera – 10’ e 2 punti. Fa quel che può. Voto 6
Campori – Con 13’ d’impegno mostra mano delicata e volontà. Dovrà lavorare sodo sulla tenuta fisica nell’uno-vs-uno difensivo. E potrebbe ritagliarsi più dei canonici 2’-3’ da under. Voto 6
Bonacini, De Laurentis, Del Zozzo, Ravaioli n.e.