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Sorridente come sempre – forse ancor di più di quando Forlì lo conobbe, due anni fa – e posato ma nettamente più “muscolato”. Il welcome back di Melvin Johnson tenutosi nella sede di CIA Conad (dopo Unieuro uno tra gli sponsor più importanti della Pallacanestro 2.015) pur se all’insegna della familiarità, non ha mancato d’entusiasmo e quelle “buone sensazioni” che ammantano questi esordi di stagione biancorossa. Entusiasmo soprattutto della guardia nativa del Bronx, in arrivo da una più che buona stagione a Tortona (Ovest: quasi 19pt in 33’ di media con il 48% da 2 e il 40% da 3 in regular season): “Sono davvero felice e pronto a cominciare, non lo sono mai stato tanto nemmeno quando ero al College. Forlì è stata una bellissima pagina della mia carriera, voglio riprenderla e far ancora meglio visto che torno qui migliorato nell’approccio al match e nelle letture. Per questo mi sono preparato sia fisicamente sia psicologicamente tutta l’estate.

Parole che fanno brillare gli occhi di coach Giorgio Valli: “In chiusura della scorsa stagione parlando al Presidente e a Renato dissi che chi avrebbe preso Melvin quest’anno avrebbe fatto un grande affare. Non posso che essere soddisfatto che l’affare sia stato il nostro. Ringrazio la società per lo sforzo economico fatto. Melvin è quanto volevamo: tecnicamente e come professionista non si discute; in più, lo abbiamo appena sentito, è motivato come nessuno. Il suo senso di agonismo e la voglia di vincere saranno per noi un’arma incredibile.” Concetto ribadito con sfumature differenti dal giemme Renato Pasquali – “riflettendo sulla scorsa stagione posso dire che quello che ci è mancato per vincere più partite in realtà alla nostra portata è stata l’assenza di killer instinct, la mancanza di un giocatore capace di creare senza bisogno di uno schema e di cavalcare il momento di trance agonistica. Ecco Melvin è questo giocatore” – e dal Presidente Giancarlo Nicosati: “Tutti ricordiamo la serietà e l’impegno di Melvin quando arrivò dopo l’esperienza non facile a Varese. Mi è spiaciuti di non esserci trovati già l’anno scorso ma vorrà dire che lo rivedremo ulteriormente migliorato. Melvin ha classe e talento, deve solo credere di più in se stesso. Almeno quanto noi.”

Oltre alla Piazza e alla voglia di affermarsi come top player, per Melvin le ragioni della scelta estiva hanno anche due nomi ben precisi: Giorgio Valli e Kenny Lawson. “Conoscere e stimare già il coach è un aspetto importante: facilita le cose. Kenny? Sono un suo grande ammiratore, è davvero un ottimo giocatore. Quando ho saputo che aveva firmato per Forlì ho immagino l’impatto che potrà avere su un pubblico caldo come quello del PalaGalassi. Scegliere l’Unieuro poi è stato ancora più semplice.” Oltre all’evidente massa muscolare nella parte superiore – una metamorfosi già avviata in Piemonte – da Johnson l’evoluzione attesa è anche tecnica visto che, nei progetti, dovrà supportare nel playmaking: “Il mio obiettivo estivo è stato potenziarmi mentre giocando posso dire di esser migliorato nella comprensione del gioco, oggi mi muovo più all’interno dell’area. Ho imparato a capire quando la difesa ha il focus su di me e, di conseguenza, passare la palla.