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Sempre mercato fluido per la Pallacanestro 2.015. Anche se l’aver messo in stand-by Dane DiLiegro poticipandone a luglio la data di scadenza della conferma automatica del contratto, un segnale lo dà: Forlì vuole tenersi aperta ogni opzione – il timore su DD#1 pare legato alle condizioni fisiche del pivot di Boston – puntando tutto su un’ala forte che certo non sarà Castelli (libero di tentar altre strade) ma USA. E’ confermato che nel mirino c’è il muscolare Isaiah Armwood, 28enne di Baltimora, 2.05 cm per 95 kg. Prodotto di Villanova e George Washington University, non draftato Nba, approda a Trento da 5° straniero, passa poi rapidamente a Chieti, nel 2016 è arruolato in Giappone dal Fukuoka, per arrivare ad oggi tra le dell’ungherese DEAC di Debreceni alla media di 17.6 punti, 9.6 rimbalzi. Molto areale (a Chieti giocava centro), Isaiah “Zeek” Armwood potrebbe esser un “jolly” tecnico in mano al tandem Pasquali-Valli essendo affiancabile tanto da un centro vero e proprio (la pista Andrea Ancellotti, 1988, 213 cm, già Treviso oggi Pesaro, è ardua) o un altro 4 più dinamico (l’under virtussino Tommaso Oxilia è nella lista dei desideri da tempo ma è Bologna a deciderne il futuro).

Con i soli Marini (quintetto) e DeLaurentiis (panca) a occupare slot, al pettine mancato tutti i restanti nodi. A cominciare dal play che, come già detto, dovrebbe essere italiano anche se, come per il caso DiLiegro, la carta Yuval Naimy resta sul tavolo opzionabile fino a luglio. Yankiel Moreno (Cento lo vuole) e il faentino in uscita da Treviso, Matteo Fantinelli (la Fortitudo del nuovo corso Martino è sirena di non poco conto) sono i nomi più caldi ma il puzzle è complicato da comporre. Dalla scelta del regista dipenderanno anche le sorti di Davide Bonacini, anche lui in attesa di un segnale dalla casa biancorossa dopo essere tornato al top della forma fisica seguendo un intenso percorso di allenamento quotidiano tra PalaGalassi e Fisiology Center.