Assenti giustificati i soli americani Melvin Johnson e Kenny Lawson, il cui arrivo è previsto per domani, per il resto – “madrina d’eccezione” compresa: il giemme del Fenerhbace finalista di EuroLega, ex dirigente Libertas ’46, Treviso e Toronto, Maurizio Gherardini – c’era tutta l’Unieuro Pallacanestro 2.015 al primissimo allenamento della stagione 2018-2019. Un vero primo di scuola carico d’attese ed emozione, per un roster rinnovato per 8/10, chiamato dalla piazza a centrare senza patemi i play-off. Obiettivo mai citato apertamente ma scolpito tra le righe sia del general manager Renato Pasquali sia di coach Giorgio Valli.
“Le prospettive? Banalmente potremmo dire migliorare… – sorride Renato Pasquali – ma è chiaro che partiamo con qualche responsabilità in più. Non abbiamo preso Cristiano Ronaldo ma la squadra che abbiamo allestito è competitiva e contiamo che farà divertire i nostri tifosi. Vedo un campionato con tante squadre molto competitive per questo non voglio azzardare un piazzamento. Diciamo che oltre alle big, ogni anno ci riserva delle sorprese e delle rivelazioni. Mi piacerebbe vederci tra le sorprese. E se non ci saranno problemi fisici – l’unico aspetto imponderabile da temere; sul resto si può lavorare – ottimizzando al massimo risorse e volontà potremo farcela.” Linfa per stupire la PF2.015 la dovrà trarre dalle motivazioni dei suoi ragazzi. “Questo lo considero il mio anno zero. La scorsa stagione arrivai che la struttura di squadra era già in gran parte fatta; in questa c’è più la mia impronta, ovviamene concordata con Valli. La filosofia è stata quella di inserire gente motivata, a partire dagli americani che vogliono affermarsi; poi ci sono gli italiani, ragazzi in odore di maglia azzurra che faranno di tutto per farsi valere. Valli stesso è carico, ha una squadra più giovane e versatile da gestire: è una sfida anche per lui.” Forlì che ha ripagato con una massiccia adesione in campagna abbonamenti e tanto interesse. “Certo, dobbiamo dare atto che i nostri tifosi hanno risposto con amore e fiducia; una stima che vogliamo ripagare.”
Emozione e attesa anche per Giorgio Valli al termine della sgambatina passata a rifinire la tecnica di tiro dei giovani, Samuel Dilas su tutti. “E’ una grande emozione… anche se questo è il mio quarantesimo avvio di stagione. La squadra è molto rinnovata, anche per me si tratterà di scoprire e capire tante cose e dovrò farlo presto così da permettere ai ragazzi di dare il meglio. Non è un mistero che nel dna questo sia un roster più offensivo dello scorso anno, con giocatori capaci di ricoprire più ruoli, ma se vorremo vincere i tanti match punto a punto che ci aspettano, primario sarà impostare al meglio la difesa.” Sugli obiettivi stagionali come da indole, il coach è più “abbottonato”: “Prima di tutto deve passare un dato: la serietà di questo club; i dirigenti hanno profuso il massimo in termini di idee ed economicamente. Questo rende Forlì sempre più credibile e appetibile. Per questo sono arrivati ragazzi con valori tecnici importanti. I risultati ne saranno conseguenza.” Resta che le attese incombono anche sulla guida tecnica: “Alla terza stagione in un club devi fare qualcosa di significativo. Mi sarebbe piaciuto aver qualche ragazzo in più dello scorso anno ma per vari motivi questo non è stato possibile; il presente è comunque pieno di valori, l’intenzione di far bene c’è tutta.”
Foto ANNA LOMBARDI