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Dopo la bellissima vittoria in terra brianzola contro l’Acqua San Bernardo Cantù, la 26^ giornata di Serie A2 mette l’Unieuro Forlì di fronte al difficilissimo ostacolo rappresentato dall’Apu Old Wild West Udine di coach Vertemati, da domenica in testa da sola alla classifica dopo la caduta di Rimini a Milano. “Affronteremo la capolista che ritengo meritatamente avanti a tutti in questo momento – inizia così la conferenza della vigilia coach Antimo Martino (foto copertina di Stefano Albanese) e questo è indicativo del grado di difficoltà della gara di domani”. Udine è una squadra profonda e completa in tutti i reparti con tiratori mortiferi e lunghi atipici in grado di dare solidità e qualità anche fuori dal pitturato. “Sono una quadra completa che ha aggiunto due giocatori importanti come Pepe e Pullazi che la rendono ancora più imprevedibile e quindi è evidente che avremo bisogno di disputare una partita non soltanto giocata bene, ma come successo domenica contro Cantù, una partita più che buona per competere, per restare nella gara e provare a vincerla”. L’Unieuro di queste ultime uscite, al netto della nuova assenza di Dawson, – “non sta ancora bene, non si allena con la squadra e non sarà della partita” – precisa Martino, infonde nuove e ritrovate speranze per un prosieguo di stagione che possa regalare ancora delle soddisfazioni. Dopo aver battuto Rimini, e Cantù a domicilio, domenica il gruppo biancorosso, che ha ritrovato spirito e fiducia, può fare lo scherzetto ai friulani. “A livello di atmosfera e di qualità di ciò che facciamo – sottolinea il coach – la mia squadra ha sempre lavorato bene anche nei momenti meno felici e l’ho sempre sottolineato, però è chiaro che partite come quelle di Cantù, anche inconsciamente, danno una spinta forte e maggior consapevolezza nei propri mezzi. Il mio augurio è che noi si riesca a trovare una maggior continuità rispetto a quanto fatto nel girone di andata perché è ciò su cui siamo mancati di più”. Domani si affronteranno il miglior attacco della Serie A2 e una delle migliori difese, specialmente quando Forlì è riuscita ad essere solida e compatta come le formazioni di Antimo Martino hanno saputo dimostrare di poter essere sin dal suo primo anno sulla panchina romagnola. Sarà una sfida affascinante da giocare con lucidità e determinazione perché poi servirà fare anche canestro sfruttando quello che è sicuramente il lato più debole della formazione allenata da Vertemati: il lato difensivo. “Loro hanno tanta fisicità – attacca Martino – per cui non lo so se la fase difensiva possa definirsi il punto più debole, sicuramente sono fortissimi in attacco dove hanno tante soluzioni ed è chiaro che per giocarcela con loro dovremo esaltarci nella fase difensiva esibendo una grande prestazione perché non puoi vincere quella partita se non sei disposto al sacrificio e ad una grande fase difensiva”. Sarà un match molto diverso rispetto a quello dell’andata dove Forlì disputò una brutta partita – “era il periodo in cui giocammo diverse gare ravvicinate e se non ricordo male la terza o la quarta partita di Perkovic da quando era arrivato ed eravamo un po’ sulle gambe” – ma l’effetto Palafiera potrebbe essere determinate per trovare proprio quelle energie che mancarono in terra friulana e come sottolineato da Martino – “servirà tutta un’altra gara soprattutto a livello di solidità e concentrazione perché davanti abbiamo dei giocatori che al minimo errore possono punirti”. Quello che ha contraddistinto Forlì nelle ultime uscite è stata la capacità di rimanere sempre dentro alla partita anche nei momenti di difficoltà reagendo sempre da grande squadra e su questo Martino ha le idee chiare: “Nelle ultime partite abbiamo saputo reagire ai momenti di difficoltà soprattutto offensivamente trovando alternative e risorse che ci hanno permesso di ripartire. In questo gioco se non fai canestro anche tutto il lavoro difensivo rischia di essere vanificato e ci sono state partite, come con Rieti e Cividale, dove abbiamo passato lunghi tratti senza fare mai canestro, mentre a volte ne basta uno in un momento cruciale e riesci a svoltare la partita. Le squadre forti, se vogliono essere competitive, devono fare canestro e non possono stare 4-5 minuti senza metterla dentro, questo è un po’ il sunto”. Ma la sfida tra Unieuro e Old Wild West è anche una questione tecnico-tattica dove sicuramente Hickey rappresenta uno dei pericoli numero uno della formazione ospite perché capace di fare canestro, di correre e mettere in ritmo i suoi compagni, ma coach Martino non si sbottona sul piano partita – “Hickey fai fatica a limitarlo perché ha forza, punti nelle mani e ritmo, ma loro hanno davvero una serie di giocatori talmente forti che domani è la classica partita nella quale dovremo difendere di squadra ed essere bravi in tutte le situazioni di loro potenziale pericolosità che non basterà focalizzarci soltanto su uno di loro”.