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Dici “fanalino” e pensi sia facile dar un po’ di gas e volare verso i 3 punti. Invece, la trasferta in casa della Colligiana di domenica ore 15 sarà per il Forlì un altro esame. Mille le sfumature che coloreranno il match a Colle Val d’Elsa. E le dipinge tutte il tecnico forlivese Dario Bettini: “E’ una partita che si prepara da sola: per entrambi è una finale, noi per arrivare il più in alto possibile, loro per restare aggrappati ai play-out (la Colligiana è ultima pari punti con Sansepocro, ndr). Ho messo in guardia i ragazzi, non possiamo sbagliare approccio: troveremo un ambiente infuocato. Anima sarà Battista, un ragazzo che conosco bene per averci giocato insieme a Pescina. Una partita difficile ma Partiamo molto carichi.” Dopo il deludente 0-0 con il Carpaneto, i galletti devono rialzare la cresta. Dovranno farlo senza Boilini che ha chiuso la stagione e Marini influenzato. Baldinini sarà da valutare mentre Ferri Marini sarà a disposizione, forse fin dall’inizio.

In ogni caso, le assenze non scompongono pù di tanto il Cobra: “Il modulo? Sarà il 3-5-2, sistema adottato col Lentigione e nell’ultima in casa. Insisto perché voglio dare certezze ai ragazzi oltre ad esser un modulo che ben si adatta alle nostre caratteristiche. Ma niente dogmi. In attacco? Tengo tutti sulle corde perché è giusto tenere alta la tensione, domani vedrò. Ovviamente l’obiettivo è vincere magari avendo dalla nostra quella fortuna che ci è mancata domenica. C’è mancato il gol a fronte di tante occasioni. Un po’ di velocità di manovra e il blocco d’inizio ci ha limitato ma il possesso palla c’è stato e da quello ripartiamo.

Esulando dal presente, Bettini non lascia dubbi sul futuro: “Non mi sento un traghettatore del dopo BEnuzzi. Mi voglio giocare le mie carte: voglio metter in difficoltà la società. E’ un sogno che si realizza e voglio che continui. Lavoro sodo per far sì che succeda. Sono convinto cvhe il lavoro pagha. I ragazzi mi hanno seguirto e sono contento della loro disponibilità. Un mio allenatore diceva sempre che il “calcio è solo presente”. Forlì è la mia città, farò tutto perché i risultati”. Che il presente sia luminoso per il Forlì allora.