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Se il derby con la Savignanese qualcosa insegna è che in D, su campi che al confronto il Morgagni è un biliardo, contro squadre che definir arcigne è un diminutivo, non sono ammesse partenze soffici né si possono lasciare sull’erba troppe occasioni. Possesso, palle goal a ripetizione, maggiore cattiveria in avanti. Nulla da dire: quando la rete di Guidi al 33’ ha risvegliato i biancorossi, il Forlì ha effettivamente tentato – testa bassa – di ribaltare le sorti del derby; ma l’assalto è andato a vuoto.

Il primo tempo l’abbiamo affrontato in maniera un po’ soft – spiega il mister Nicola Campedellidal punto di vista delle finalizzazioni e della rifinitura. Pur creando poco negli ultimi metri, la partita comunque l’abbiamo gestita noi. Il goal subito – una rete particolare – ha punito il nostro esser stati poco determinati. Nel secondo tempo siamo stati più attenti e intensi. Il gioco è stato solo verso la porta della Savignanese ma un po’ per sfortuna, un po’ per bravura del loro portiere non abbiamo concretizzato quanto prodotto.  Peccato, questa partita non ci doveva lasciare a mani vuote.

Come detto, altro insegnamento ricevuto dai biancorossi è quello sul campo: la palla a Martorano rimbalzava non sempre come dovrebbe… “Di solito il campo a Martorano è buono, oggi non lo era. Un fattore che però ha penalizzato anche gli avversari, non solo noi. Comunque sia, in queste condizioni siamo riusciti a concretizzare 8/9 palle goal: non è il campo, siamo noi; se vogliamo vincere dobbiamo esser più determinati.

In vista del durissimo infrasettimanale di mercoledì 26, certa sarà l’assenza di Mazzotti, espulso con non pochi dubbi circa la severità del fischio.