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Martedì sera sul sintetico di Martorano, sul filo della mezzanotte col mio, carissimo, Club Forza Forlì ci (ri)siamo laureati Campioni di Romagna Over 35 vincendo la finalissima dei playoff del Campionato Uisp che vedeva ai nastri di partenza 24 squadre di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. Avversario dell’ultimo atto il Villamarina Cesenatico, con diversi nomi del calci nostrano: tra gli altri Brunner, Ruffilli e Faedi. In 49 anni di battaglie, vittorie e sconfitte mai mi era capitato di vivere una partita così ricca di colpi di scena.

Con noi il cuore pulsante del Forlì con un gruppo di giocatori, ma soprattutto amici, con in comune un’identità, dei valori che nel calcio di oggi sono sempre più rari da trovare. Partendo da Alberto Calderoni, vera e propria pietra miliare del calcio sotto San Mercuriale e al suo erede Marco Sozzi, passando per Attilio Bardi (l’allenatore più amato negli ultimi 30 anni a Forlì), Keegan Massimo Scardovi, indimenticata ala funambolica e allenatore del primo Forlì rifondato dal Pres Luciano Linari, il Poeta Enrico Buonocore, Forlivesi, Falasconi, Pasini e Brighi fino all’incredibile Gerry Graziani: re del calcetto forlivese di tutti i tempi. Senza dimenticare illustri assenti (giustificati): Richard Vanigli, il Cobra Dario Bettini, Ciccio Chierici, Matteo Chiadini e il finto burbero Sandro Cangini, ceduto per motivi logistici al Calcio Forense di Riccione. Un gruppo favoloso difficile da sognare e (anche) difficile da addomesticare.

Il mancino più incantevole e l’allenatore più vincente nella storia di Forlì

LA CRONACA

La partita inizia con una perla: cucchiaio dolcissimo di Marco Sozzi per Gerry Graziani che stoppa, salta due difensori e firma l’1-0 sul secondo palo. Il primo tempo trascorre col Club in attacco, molto vicino al gol ancora con Gerry e il Poeta ma il 2-0 non arriva. I nostri avversari picchiano, tra noi il solo Falasconi, avvezzo a mille battaglie nella serie C del sud anche col Perugia, è l’unico che ricambia beccando il primo giallo. Nella ripresa inizia la giostra.

Dopo pochi minuti scontro frontale (fortuito) tra il nostro portierone Federico Tartagni e il loro centravanti: escono entrambi col naso rotto e il ricovero immediato al Bufalini di Cesena. Il problema è che in panchina non abbiamo il dodicesimo così il nostro terzino di fascia Massimo Colombo si offre di indossare maglia e guantoni (insanguinati), e schierarsi tra i pali. L’importante è non farli tirare in porta! Il Villamarina non trova i il bandolo, invece trova le caviglie dei nostri attaccanti: l’arbitro fischia le punizioni ma il cartellino lo tiene in tasca. Ovviamente quando, poi, Paolone Falasconi assesta la seconda entrata “decisa” il cartellino riappare d’incanto per trasformarsi in un rosso che lo spedisce anzitempo sotto la doccia. Ora ci aspettano venti minuti in 10 e con un portiere inventato al momento… Niente paura: li controlliamo sino al 2’ minuto di recupero, quando il roccioso Andrea Brighi, in arte Il Gagio non toglie la zampa sulla quale va a sbattere un avversario col conseguente rigore. Brunner calcia angolato, il Tenente Colombo tenta un generoso tuffo sulla destra, sfiora il pallone che però rotola per l’1-1 che sancisce i rigori col primo, e ultimo tiro verso la nostra porta.

S’ACCENDE UNA LUCE

Non è il massimo: titolo in bilico ai rigori senza portiere (noi) e con un ottimo portiere (loro). A quel punto Ciocci Sozzi (da due giorni babbo bis con la nuova arrivata Viola) ha un’ispirazione divina e si rivolge al secondo portiere Colombo dicendogli: dammi maglia e guanti, ci penso io! La prima serie finisce 3-3: segnano Kalle, il Poeta e Sozzi che para un rigore con un altro pallone che finisce sulla traversa; sbagliano i match ball i piedi finissimi di Gerry e Keegan (!). Avanti ad oltranza. Il sesto penalty del Villamarina viene respinto dal palo, poi sulla nuca di Sozzi e finisce dentro. A quel punto per 20’ minuti, o forse più, succede di tutto. La terna della Uisp convalida e annulla per quattro volte il gol. Protestano loro, ritenendo il gol valido, noi sosteniamo, naturalmente, il contrario. Giovannino Forlivesi ha il fatidico pallone che scotta e pesa tantissimo in mano senza sapere cosa farne: può calciare per la vittoria, può calciare per la sconfitta, alcuni di noi pensano a ritirare addirittura la squadra. In un casino del genere si sente di tutto. Alla fine arriva la decisione (che il giorno dopo abbiamo saputo giusta): il gol è valido perché la regola è cambiata, con l’azione del rigore da considerarsi conclusa quando la palla si ferma. Sangue freddo e Giovannino mette dentro il pallone del 4-4. Per due volte Villamarina in avanti ma Biondini e Colombo non tremano. Il punteggio complessivo, è sul 7-7. Il nono rigore dei nostri avversari è parato da un incredibile Sozzi: la palla gli sfugge ma Marco l’afferra prima della fatidica linea bianca. Sul dischetto il Gagio va sicuro: portiere a destra, pallone a sinistra col suo mancino e la festa comincia: siamo per la quinta volta campioni Over 35 e gli abbracci si sprecano. Tutti dedichiamo il trionfo a Federico, all’ospedale, che sa e gioisce nonostante il dolore.

VALORI

Un vecchio allenatore sosteneva che il muscolo più importante di un giocatore è il cuore. Trasferte con la nebbia, la pioggia o il ghiaccio. Chiilometri macinati per una squadra di amici col gusto del pallone e di una birra insieme. Questa è identità. Molti amici conoscendo la mia cinquantennale passione mi confermano quanto si apprezzi, anche dall’esterno, questo legame. Magari fosse così anche nel comunque nostro Forlì. Questi valori non si comprano al supermercato. Bisogna coltivarli e tenere alti. I tifosi, le persone lo respirano, lo sentono. Solo con questi valori una squadra, una società possono essere grandi. Grandi come il mio carissimo Club Forza Forlì!

La formazione: Tartagni (Colombo, Sozzi); Bandini, Colombo (Biondini); Brighi, Falasconi, Calderoni; Forlivesi, Sozzi, Graziani, Buonocre, Bardi (Scardovi). A disp.: Soldati, Pasini, Palmieri, Pardolesi II, Trombini. Allenatore: Pardolesi I.

Nelle 25 gare di campionato hanno giocato inoltre: Chiadini, Valpiani, Nanni, Vanigli, Chierici, Piazza, Ragazzini, Bettini, Gorini, Hansal, Cangini, D’Amico, Casadei L., Battistini, Strocchi, Scozzoli e 10 minuti anch’io!