Jean Paul Sambou è nato in Senegal e quando è arrivato a Forlì nel 2007 aveva 19 anni e cominciò a giocare a calcio pensando di guadagnare tanti soldi per aiutare la famiglia e di certo non immaginava che correre diventasse così importante da lasciare il calcio e scegliere di fare l’atletica per non guadagnare nulla.
E’ stato scoperto e allenato dallo specialista di mezzofondo Deris Altavilla tecnico della Libertas Atletica Forlì, che ha cresciuto talenti di assoluto valore nazionale e internazionale e Jean Paul, che ha fatto ogni sorta di lavoro, ha sempre trovato il tempo di allenarsi e di correre per la strada, al buio, lasciando le sue impronte nella neve, sotto l’acqua, nulla l’ha fermato.
Corre il suo primo 800 nel 2009 in 2.05.37 e di anno in anno si è migliorato fino a diventare uno degli ottocentisti più forti della regione. Il 2018 è stato un anno importante, per tre volte sotto l’1.53.00, il miglior tempo 1.52.20 molto vicino al minimo per i Campionati Italiani Assoluti ma non abbastanza per parteciparvi.
Poi lo spiraglio nella staffetta 4×400, minimo 3.20.50 media 50.1 nei 400 che vuole dire volare ma mai dire mai ed insieme ad altri tre forti velocisti della G.S. Self Atletica Montanari Gruzza di Reggio Emilia, la sua società dal 2015, ci provano e passandosi il testimone di mano in mano ce la fanno.
Nella pista blu di Pescara, insieme al giavellottista Alessandro Sansoni arrivato 11° e alla saltatrice in lungo Sofia Zanotti arrivata 9° c’era anche lui nella seconda frazione del giro di pista e con 3.20.52 i quattro atleti si classificano al 10°posto.
Non è stato facile per un ragazzo di colore fare sport e per Jean Paul, atleta gentile che ha lottato per adattarsi, per vivere e per emergere, partecipare al palcoscenico numero uno dell’atletica italiana, è stata una soddisfazione impagabile. Forlivese ‘adottato’ sta aspettando di diventare cittadino italiano e l’obiettivo del 2019 sarà correre sempre più forte e partecipare ai Campionati Assoluti nella sua gara e da protagonista.