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Archiviata la sbornia da successo della Coppa Italia, e successivo scalpo in terra piemontese non senza patemi, è tempo di tornare sul pezzo e concentrarsi in vista dell’ostacolo JuVi Cremona che sabato sera sarà ospite dell’Unieuro Arena. Non c’è tempo per distrarsi almeno quanto il tempo stesso stringa in vista della chiusura del mercato. Il tempo stringe e i playoff incombono. La Pallacanestro Forlì 2.015 ha il destino nelle proprie mani a livello di classifica e il primo posto può essere messo in discussione solo da un calo di concentrazione o da un impensabile, ad oggi, frenata dei biancorossi. Ma il tempo stringe, dicevamo, e la fatidica data del 5 aprile è dietro l’angolo o, se preferite, dietro la Santa Pasqua. La fase ad orologio e le Final Four di Coppa Italia di Roma ci hanno dato la possibilità di vedere all’opera diverse pretendenti alla vittoria finale e se c’è un massimo comun denominatore che continua a caratterizzare i successi di Forlì è lo scarso apporto del proprio centro titolare. Dal Presidente Nicosanti, al GM Pasquali, sino a coach Martino sono sempre piovuti elogi e attestati di stima per la professionalità, l’impegno e la voglia di non mancare mai, nonostante gli acciacchi fisici, di Giacomo Zilli e non saremo certo noi a metterne in discussione tutte queste indubbie qualità. La competitività impone però una legge spietata che è quella del tempo oltre la quale non si può andare e il tempo è come una clessidra che sta delineando chiara la situazione di Forlì. Serve, o più realisticamente servirebbe, un rinforzo nel reparto lunghi che potesse alleggerire il peso delle responsabilità all’ex Cento e dare un contributo, uno vero, alla causa. Nelle scorse settimane si sono fatti insistentemente un paio di nomi, uno dei quali sarà avversario nella sfida di sabato sera, quel Daniele Magro che abbiamo provato invano a raggiungere telefonicamente in questi giorni e che potremo testare da vicino, e Gora Camara (foto copertina Gregolin), centro di 214 cm di scuola Virtus, attualmente in prestito nella massima serie tra le fila di Treviso. Ecco, su questi due sembrerebbero essersi concentrati gli sforzi di Pasquali & co. ben sapendo le difficoltà esistenti nel portare a termine operazioni che necessitano incastri mai banali. Mai come ora, però, Forlì dovrebbe compiere quel “miracolo” di chiudere l’operazione rinforzo per dare l’assalto alla Serie A1 senza avere alcun rimpianto. E mai come oggi potrebbe mettere a segno sul mercato quel colpo finale che tante volte ha visto Cinciarini e compagni metterlo a segno nei finali punto a punto vinti in volata. Come recitava lo “Shakespeare di Hollywood”, Ben Hecht, “Il tempo è un circo, che fa sempre le valigie e si allontana” e se si allontana senza aver battuto un colpo (di mercato) potremmo davvero mangiarci le mani. E allora.. che sia la vol(a)ta buona?