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Con la lunga notte di San Silvestro si chiude l’anno e, sempre guardando avanti cercando di migliorarsi, è inevitabile girarsi un attimo e fare un resoconto di quello che è capitato in questi 366 giorni.

Pur constatando la poca originalità della cosa in questi giorni ho provato fra il serio ed il faceto, anzi fra una bottiglia di Lugana Le Quaiare ed un piatto di cappelletti, a immaginarmi un podio IN dove raccogliere le tre esperienze positive dell’anno, un podio OUT dove collocare gli Shame Moment della bislunga forlivese.

1° Posto “IN”

I 366 giorni della Prima Squadra Maschile

L’apice di quest’anno è stata l’ultima partita della stagione scorsa, con Jesi: i marchigiani salgono a Forlì già promossi ma con la voglia di vincere anche l’ultima di campionato in modo da poter “vantare” un percorso netto con tutte vittorie sia nel girone preliminare che nella Poule Promozione, ma sul più bello i biancorossi prendono in mano la situazione e infrangono il sogno degli ospiti.

Ma non solo questa vittoria: è stato un anno dove, contro ogni pronostico, si sono vinte 3 partite su 4 con Imola (e l’unica sconfitta ha comunque sancito la nostra salvezza) conquistando 14 punti in classifica contro i 7 dei rossoblù, e dove i ragazzi in campo hanno guadagnato la salvezza e si sono conquistati il diritto di sognare la serie B ancora prima che finisca il girone di qualificazione. Questo è un gruppo unito, capace di ribaltare risultati e pronostici e che spesso sopperisce col cuore alle carenze tecnico-tattiche.

2° Posto IN

Qualcuno ha detto Nazionale?

L’anno in rosa femminile è stato un grande anno che ha visto le Girlz raggiungere la vittoria nel Campionato Regionale per poi classificarsi al quarto posto nazionale (anche se a casa mia il quarto è il terzo dei perdenti) in Coppa Italia, su un totale di 25 squadre ammesse. A questo va aggiunto il primo successo in serie A a spese del Pavia, ma l’icona del momento IN del 2016 del mondo ovale rosa forlivese è la chiamata in Nazionale Under 18 per la nostra “Piollina”. Ilaria Piolanti si è conquistata la maglia Azzurra alle selezioni di Parma dove sono state scelte le 12 nazionali su una rosa di 24 atlete (presenti anche altre due biancorosse: Leoni e Farolfi), e poi ha giocato un ottimo europeo Under 18 a Vichy, risultando anche decisiva nella partita con l’Irlanda. Una soddisfazione enorme per la ragazza, ma anche per tutto il club e lo staff tecnico.

3° Posto IN

Accademia, e non la discoteca

Finalmente, dopo tanto tempo, per un forlivese si aprono le porte dell’Accademia di rugby. E’ Mattia Zecchini ad essere stato selezionato dai tecnici del Centro di Formazione Permanente di Prato per innalzare il proprio livello tecnico, tattico e fisico.

Classe 2000, Zecco è, diciamo, più uno da spada che da fioretto, anzi proprio da clava. Forte di un fisico imponente e di una determinazione in campo fuori dal comune, il ragazzo sta lavorando per arricchire anche il suo bagaglio tecnico al fine di migliorarsi e poter continuare il suo percorso a livello Nazionale. Quest’anno è in prestito al Romagna per disputare il Campionato Under 18 “elite”.

1° Posto OUT

La carica dei 101

Purtroppo i simpatici dalmata non centrano, ma sono i punti con cui le ex forlivesi Stoppa e Maran, in forza alle campionesse d’Italia del Valsugana, hanno seppellito le biancorosse nella partita di andata a Padova.

Ovviamente a 0. Pur con tutte le attenuanti del caso (loro sono le numero uno in Italia e piene di nazionali, la Faffi è uscita dopo 30 minuti, la Wero non si era allenata tutta la settimana e bla bla bla) è inutile dire che centouno punti sono qualcosa di cui non andare molto fieri e che ti mettono, per diritto, sul gradino più alto del podio del momento più imbarazzante del 2016.

2° Posto OUT

Io credo risorgerò…

Una partita che, comunque, ha dato la svolta in negativo al campionato scorso della Senior Maschile, di fatto tagliandola fuori dal discorso promozione dopo solo poche giornate, è stata quella di Sambuceto col Gran Sasso. Gli abruzzesi, che alla fine del campionato collezioneranno solo due vittorie nelle dieci partite disputate, riuscirono a ribaltare una partita che dopo dieci minuti aveva visto il Forlì già marcare due volte e, con un gioco accorto e per niente trascendentale, tolsero ai biancorossi anche il punto di bonus difensivo. Per la serie La PallaOvale dà, la PallaOvale toglie…

3° Posto OUT

Capitan Casino dove sei

E qui vado sul personale: Mafredi Ragaglia e la sua decisione di lasciarci senza apertura per andare a giocare a Bologna!

Ad onor del vero è la scelta più logica che il ragazzo potesse fare, studiando e vivendo a Bologna ed avendo la possibilità di potersi giocare un posto per una squadra che, comunque, disputa un campionato più alto di livello (serie B) e con un roster veramente competitivo (unito ad un coach davvero preparato), ma è stato il tira e molla con cui è avvenuta la cosa che mi autorizza a metterlo sul gradino più basso del podio dei momenti Shame: dapprima sembrava che il trasferimento non dovesse essere fatto e che il forte 10 forlivese rientrasse a gennaio, poi di punto in bianco la decisione di andare sotto San Luca (o in Piazza Verdi). Valutando la cosa da allenatore, abituato a programmare e progettare stagioni e moduli di gioco in base ai giocatori a disposizione, questo si-no-forse non è stato di mio gradimento e posso immaginare come questa decisione abbia dovuto costringere coach Temerolino a rivedere i propri piani di gioco.