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Soltanto qualche giorno fa, l’annosa questione legata alla gestione del PalaGalassi pareva sul punto di finire ancora una volta nel nulla cosmico, questa volta per una controversia sui parcheggi circostanti l’impianto forlivese. Non che la situazione, oggi, abbia magicamente (e finalmente, aggiungiamo) imboccato la retta via, ma la compagine societaria – RTI, Raggruppamento Temporaneo d’Impresa, il termine tecnico -, formata dalla capogruppo Romagna Fiere srl e dalle due mandanti Venturelli Romolo srl e Tigers Forlì, ha “ribattuto” al verbale redatto lo scorso 16 maggio dalla Commissione Giudicatrice sostenendo il proprio progetto – con tanto di esposizione di eventi extra-sportivi e migliorie varie a PalaGalassi e palestrina adiacente – e, soprattutto, sottolineando qualche vizio di forma di tale delibera.

Secondo quanto sostenuto dall’RTI, infatti, una volta che la Commissione ha sbrigato il proprio compito, relativo solo ed esclusivamente alla valutazione dell’offerta tecnica ed economica, spetta al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) comunicare le risultanze della seduta ai soggetti interessati. Nel caso in questione, quindi, a Romagna Fiere-Venturelli Romolo-Tigers Forlì. Proprio qui sorge però il problema. Ad oggi, infatti, “nessuna comunicazione da parte del Comune di Forlì e/o RUP è stata notificata a Romagna Fiere”, pertanto la cordata, Codice degli Appalti alla mano, ritiene non vi sia ancora “l’ufficialità per ciò che la Commissione Aggiudicatrice ha rilevato”.

Il gruppo di imprese, dunque, abbozza due differenti ipotesi. La prima (e assai più probabile) è che il Comune consideri terminata la procedura basandosi sul solo giudizio della Commissione; la seconda, al contrario, presuppone invece che il RUP stia ancora esaminando il verbale della “solita” Commissione, riservandosi dunque una sua teorica e possibile revisione.

L’RTI tiene poi a precisare che la questione legata ai parcheggi – su cui, come detto inizialmente, è naufragata la proposta – è in realtà un “falso problema”. In primis perché “l’offerta non è da considerarsi condizionata” a tale punto. In secondo luogo perché nella documentazione a corredo del bando “si parla di area esterna in linea generale”, senza esplicitare l’esatto posizionamento di tale area. Con il Comune di Forlì che, nel caso in cui dovesse finire per “tenersi” l’impianto, “dovrà sborsare circa un milione di euro” tra le varie spese di gestione nel solo 2018. Con tanto di uscite extra “per la messa a norma, ad esempio, di vetrate e parapetti sulle gradinate.

Insomma, la fine dell’infinita querelle della gestione del “caro” PalaGalassi è ancora ben distante dal verificarsi. E la sensazione è che altro stia ancora bollendo in pentola, sotto tutti i punti di vista.