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L’Unieuro si prepara per la 9^ giornata di Serie A2 alla trasferta di Chiusi in cerca di riscatto e coach Antimo Martino (foto copertina di Massimo Nazzaro) presenta così la sfida: “Quella con Chiusi sarà una partita che dovremo affrontare con grandissima attenzione contro una squadra che abbiamo incontrato tante volte in questi ultimi mesi, sia nella passata stagione che nella partita di Supercoppa dando sempre vita a partite molto combattute. In questo momento la loro classifica è un po’ bugiarda perché credo che il valore assoluto della squadra sia superiore ai punti che hanno in classifica anche perché sono stati penalizzati da diversi infortuni, ma anche all’interno delle partite perse c’è quasi sempre stata una prestazione che li ha resi competitivi sino alla fine. Non ultima la partita, che tra l’altro avevamo analizzato in vista della trasferta di Verona, proprio contro la Tezenis dove sono andati molto vicini alla vittoria finale.

Dopo la sconfitta di Verona come sta la squadra?

“Il clima è tranquillo e la squadra sta bene. Martedì come siamo soliti fare abbiamo analizzato la sconfitta di Verona e come nostra consuetudine abbiamo iniziato a lavorare su noi stessi e sul prossimo avversario, ma in generale devo dire che anche dopo le vittorie abbiamo la buona abitudine di resettare e di guardare avanti perché è l’unica cosa che conta. I ragazzi hanno fatto una buona settimana di allenamenti, abbiamo approfondito alcuni aspetti e adesso ci aspettiamo di vedere che tutto quello che abbiamo preparato venga riproposto in campo”.

Entrando nei dettagli, in considerazione degli infortuni e dei nuovi innesti, che caratteristiche ha la San Giobbe Chiusi?

“Sicuramente è una squadra cambiata rispetto alla partita di Supercoppa perché ad esempio le manca un riferimento offensivo come Stefanelli che soprattutto in quel periodo stava facendo grandi cose prendendosi tanti possessi. Hanno inserito un giocatore nuovo che abbiamo visionato, ma che sostanzialmente non conosciamo benissimo, mentre qualche settimana fa hanno firmato Ceron che invece è un giocatore che si conosce ed ha caratteristiche ben precise. Chiusi è una squadra che prova sempre a giocare, offensivamente di squadra e difensivamente cercando di sporcare le partite, di metterti in difficoltà e di farti giocare male. Quest’ultima caratteristica devo ammettere che è una qualità che loro hanno e che già avevano anche lo scorso anno. Sono una squadra tosta che non molla mai e sicuramente mi aspetto tanta voglia da parte loro di invertire la rotta. Noi dal canto nostro dovremo fare, soprattutto giocando in trasferta, ancora maggiore attenzione”.

Quale potrebbe essere la chiave della partita?

“Non per ripetermi ma l’impatto difensivo, l’intensità con cui giocheremo, la capacita di fare una partita regolare sarà decisiva perché, parlo soprattutto per noi, quando restiamo concentrati e riusciamo a non regalare canestri facili siamo decisamente un’altra squadra rispetto a quando non riusciamo a mettere in pratica tutto questo e, tutto questo, fa la differenza. I ragazzi devono essere bravi ad aumentare lo spazio temporale nel quale riescono a fare certe cose e farle nella maniera giusta. Domani mi aspetto tutto questo soprattutto dopo una partita nella quale, oltre ai meriti di Verona, abbiamo commesso troppi errori gratuiti e disattenzioni che in questo campionato non puoi permetterti e non puoi farlo specialmente fuori casa”.

Ora che potete allenarvi senza dover giocare ogni tre giorni qual è l’aspetto sul quale avete lavorato e dove si aspetta grandi miglioramenti rispetto a Verona dove 96 punti subiti per una squadra allenata da Martino sono una nota molto stonata?

“Sì, è qualcosa che non mi rende assolutamente felice. Abbiano lavorato sull’aspetto difensivo, ma soprattutto abbiamo cercato di porre l’attenzione sui particolari. Questo sia per quanto riguarda la difesa che per quanto concerne l’attacco. Come detto più volte il giocare ogni tre giorni non ti dà la possibilità di curare quelle piccole cose che poi però nell’economia di una partita fanno la differenza e quindi abbiamo cercato di pulire un po’ di situazioni e di ribadire come vogliamo fare un blocco, con quale angolo, come vogliamo portarlo e utilizzo l’esempio del blocco per rendere l’idea dei dettagli che abbiamo curato. Ovviamente lavorando sia sull’attacco che sulla difesa ci auguriamo già da domani di vedere i miglioramenti attesi”.

Avete studiato qualche accorgimento particolare in marcatura su Tilghman?

“Su Tilghman sappiamo che per loro è un giocatore importante, parliamo di un play atipico nel senso che è un giocatore di grande stazza e in questo momento spesso viene impiegato anche come guardia insieme a Raffaelli in cabina di regia. Però non abbiamo preparato nulla di particolare, nutriamo tanto rispetto, quello sì, perché ha già dimostrato anche a Ravenna di essere un giocatore importante, ma nessuna situazione mirata”.

Quanto incide per voi sulla fiducia il fatto di non avere una certa regolarità sul tiro da tre?

“Per quanto riguarda il tiro da tre non sono preoccupato perché non mi preoccupo mai di una voce in particolare. Credo sempre che l’intensità e l’approcci con cui si gioca vadano ad influire nelle singole statistiche. Due partite fa c’era preoccupazione per la voce rimbalzi, poi siamo andati a Verona contro una squadra che è dieci volte superiore a noi a livello di atletismo e abbiano vinto la battaglia a rimbalzo. Ci sono delle ottime statistiche che abbiamo a livello di squadra e altre che mi piacciono meno, ma ripeto non sono mai preoccupato di una voce singola. Le cose che mi preoccupano sono se la squadra non gioca con attenzione, con durezza, non mette in campo solidità perché questo va ad incidere sulla partita più delle singole statistiche. Abbiamo dimostrato che si può vincere tirando male da tre (è accaduto più di una volta) o anche andando ad attingere da statistiche o da prestazioni individuali diverse.. Quello che non deve mai avvenire è fare partite soft dove si è poco consistenti in campo perché il campionato di Serie A2 da questo punto di vista è spietato e quando non giochi con la giusta attenzione rischi seriamente di perdere. Verona tre giorni prima di vincere con noi ha giocato, a detta dello stesso coach Ramagli, una bruttissima partita a Chiusi andando vicinissimo a perderla e poi contro di noi ha esibito una partita completamente diversa e di grande qualità, quindi è sempre come si fanno le cose che incide molto di più delle cose stesse”.