La 21^ giornata del girone rosso, nonché il penultimo atto della stagione regolare, pone la Pallacanestro Forlì 2.015 davanti ad un ostacolo che, apparentemente, sembra insormontabile: l’APU Udine di coach Vertemati, ancora imbattuta al Pala Carnera. Sfida difficile e delicata per le ambizioni di classifica e la possibilità di guadagnarsi il pass per le Final Four di Coppa Italia a Roma che coach Antimo Martino (foto copertina di Massimo Nazzaro) presenta così: “Quella di domani è una partita importante che ha le difficoltà che un big match come questo può avere affrontando una squadra dal valore assoluto come Udine. E’ soprattutto una partita che può valere tanto in termini di classifica e di qualificazione alle Final Four di Coppa Italia. Ci arriviamo molto felici e orgogliosi di quello che stiamo facendo e della classifica attuale che non era certo un qualcosa di così scontato all’inizio e a cui dobbiamo riconoscere grande valore. Oggi, a due giornate dal termine della stagione regolare, considerando il valore delle avversarie e il valore assoluto del nostro girone, esser primi in classifica, seppur in coabitazione, significa tanto. Allo stesso tempo sappiamo che la classifica è talmente tanto corta che può ancora succedere di tutto, però questo servirà solo a definire le squadre che andranno alle Final Four, considerando la formula della Coppa Italia di quest’anno, e in chiave di piazzamento per la fase ad orologio. Di sicuro quello che abbiamo fatto fino ad ora resta e resterà indipendentemente da quello che accadrà nelle prossime due partite”.
Buongiorno coach. Tornando sul discorso classifica, Forlì è due anni che è ai vertici avendo cambiato diversi giocatori e con un paio di loro che, per problemi fisici o ambientamento, non stanno rendendo come il loro standard. Secondo lei questa squadra ha ancora margini di miglioramento?
“Sicuramente credo che tutte le squadre abbiano dei margini di miglioramento perché siamo solo a gennaio e quindi c’è tempo per aggiustare alcune cose e c’è sempre l’opportunità per migliorarsi sia individualmente che a livello di squadra. Su questo sono fiducioso, ma vale per noi come vale per gli altri. Indubbiamente siamo contenti di quello che stiamo facendo e sono d’accordo sul discorso di questi due anni nei quali ci stiamo ripetendo nonostante abbiamo cambiato molto e, aggiungo, abbiamo perso giocatori come Penna e Gazzotti che campionati di vertice li avevano già disputati. Alla luce di tutto questo come ho detto prima siamo molto contenti, ma non appagati e quindi vogliamo provare a mantenere un ritmo alto ed essere competitivi”.
Venendo alla sfida nello specifico Udine è una squadra ben costruita e piuttosto completa. Come l’avete preparata o cosa temete di più, la sfida fisica sotto le plance o la loro forza perimetrale?
“La completezza di Udine, del suo roster e la qualità del suo gioco ci impone di mettere attenzione a tutto perché è una squadra di valore e come ho sempre detto, dal mio punto di vista, è la squadra costruita meglio. Ho grande considerazione di Udine che tra l’altro aggiungerà un giocatore come De Laurentiis e quindi andrà ad aumentare la profondità e la qualità del proprio roster, ma soprattutto ha tanti giocatori che questo campionato lo conoscono benissimo e penso a Da Ros, Monaldi, Caroti, Alibegovic, Ikangi, insomma 5/6 giocatori che negli ultimi anni hanno conquistato promozioni ed alcuni di loro addirittura più di una. Insomma, parliamo di giocatori ottimi per la categoria. Tornando alla domanda iniziale non possiamo soffermarci su un solo aspetto perché Udine ha qualità vicino a canestro, ha la miglior batteria di tiratori della lega con percentuali importanti e quindi servirà la prestazione importante, servirà una partita solida come facemmo qui in casa contro di loro anche se la difficoltà sarà ripetersi fuori casa in un contesto e in un campo dove sino ad ora non ha vinto nessuno”.
Com’è la condizione generale della squadra? I ragazzi sono tutti a disposizione?
“Abbiamo fatto una settimana abbastanza regolare e quindi ci apprestiamo ad essere al gran completo. Almeno questa è la speranza”.
In settimana sono usciti dei rumors su possibili operazioni che potrebbe fare Forlì e quindi le chiedo se c’è la possibilità di un intervento sul mercato per allungare il roster in considerazione delle ambizioni della piazza che sogna di puntare sempre più in alto?
“A questo sinceramente non so rispondere. Sono concentrato sulla squadra e sulle prossime due partite che sono due match importanti e sicuramente da parte mia, come del resto da parte di tutti, deve esserci attenzione e massima concentrazione per le partite che arriveranno confidando nelle qualità dei giocatori che abbiamo e che, dobbiamo ricordarci, stanno contribuendo alla stagione che stiamo facendo. Poi viviamo in un contesto sportivo in cui il mercato è sempre aperto e quindi è giusto lasciare uno spiraglio, però non è una mia preoccupazione in questo momento, non è una cosa imminente e non è scontato che lo sarà. Adesso sono concentrato sul campo e sulla squadra, non mi riguarda e non è tra le mie preoccupazioni”.
Udine è una squadra che in casa viaggia a 84 punti di media e che ha spesso strisce veementi. Sarà un match in cui dovrete rompere il ritmo? Nel caso come? Quali sono i principi cardine da non dimenticare domani?
“Faccio una battuta: cercare di non far fare canestro ai giocatori con la maglia diversa dalla nostra (ride). No, scherzi a parte dobbiamo fare una partita di livello altrimenti non è pensabile battere Udine in casa loro. Dobbiamo fare tutto quello che serve sia a livello difensivo che a livello offensivo per metterli in difficoltà e cercare di fare noi quello che abbiamo preparato di fare. Sono quelle partite dove il livello di qualità, fisicità, di concentrazione e l’importanza della partita stessa, la rendono difficile in tutti i suoi aspetti”.