E’ Davide Reati il rinforzo tanto atteso per la PF 2.015. A Tortona il giocatore viaggiava a quasi 9 punti a partita ed il 40% dall’arco, ha chiesto ed ottenuto la cessione al punto che nell’ultima di campionato non è nemmeno sceso in campo. Con l’acquisto di Reati Garelli va su un giocatore che, come Bushati, è in grado di coprire sia guardia che ala piccola: aggiungerà al roster forlivese il suo tiro mortifero e una notevole conoscenza della categoria. Basterà lui per voltare pagina?
Da quello che si è visto domenica alla Unipol Arena riesce difficile pensare che un singolo giocatore possa stravolgere le sorti di una squadra bloccata mentalmente, nervosa, priva di fiducia… a meno che quel giocatore non si chiami Kevin Durant o Lebron James. Reati non potrà risolvere da solo tutti i problemi ma rappresenta un innesto di qualità ed una conferma della chiarezza di idee della PF 2.015, che senza farsi fuorviare da altre soluzioni è rimasta rigidamente aderente all’identikit tracciato dal suo allenatore. Incrociamo le dita e vediamo quale sarà l’impatto dell’ex veronese sul perimetro e sull’umore di una squadra i cui problemi più attuali sono una evidente perdita di fiducia e le condizioni fisiche del suo uomo di punta, anche domenica zoppicante e ai margini della partita: un conto è giocare su una gamba sola contro Jesi, un altro è farlo a Bologna contro Guido Rosselli, giocatore di culto di questa A2 e già specialista difensivo nell’Italia di Pianigiani.
Interessante a questo proposito la conferenza stampa post gara: Garelli ha fatto capire che se i problemi del suo americano non verranno risolti in tempi ragionevoli la PF 2.015 dovrà intervenire in qualche modo. Non è mancato nel discorso un pizzico di polemica all’indirizzo dello staff medico. Con la ‘cura’ proposta in queste ultime settimane (sospensione dagli allenamenti ma regolarmente in campo per il campionato) in effetti non solo non si è risolto nulla ma le condizioni di Blackshear sembrano addirittura in peggioramento. Garelli ha portato a paragone l’infortunio di un giocatore della Virtus, Caudio Ndoja, edema osseo come Blackshear ma alla caviglia: Ndoja è fermo ai box e non gioca da ben sette turni di campionato. A questo punto pare inevitabile un cambio di strategia immediato, con Blackshear che sarà tenuto a riposo completo già a partire da questa settimana nella speranza di averlo di nuovo abile e arruolato contro Imola o nella trasferta di Chieti, entrambi match di cruciale importanza.
Altre parole piuttosto nette quelle rivolte a Sebastian Vico: Garelli ha parlato di problemi legati più alla testa che alle gambe, specificando che i guai ai tendini possono considerarsi ormai superati. Laconico e significativo il modo in cui ha chiuso il concetto: ‘aiutati che il ciel t’aiuta’. La guardia di Santa Fe sta pagando ben oltre le attese il salto di categoria ma da giocatore orgoglioso e di temperamento non si è tirato indietro, in questa prima parte di stagione si è preso tanti tiri e tante responsabilità anche se questo ha voluto dire pagare dazio alle percentuali (sotto il 30% sia da due che da tre). Per la Pallacanestro 2.015 è fondamentale avere anche il suo contributo ma dalle parole di Garelli si intuisce che il tempo per aspettarlo non è illimitato: se Reati dovesse trovarsi a suo agio nello spot di guardia e nel contempo non arriverà qualche segnale di ripresa dall’italo-argentino la PF 2.015 potrebbe cercare un rinforzo proprio fra i ‘passaportati’, tipologia che offre giocatori di buon impatto ma che implicherebbe la rinuncia a Vico. Da regolamento infatti si può avere a referto un solo ‘passaportato’, categoria di giocatori che come Vico sono in possesso del passaporto italiano ma privi dei quattro anni di militanza nelle giovanili necessari per avere uno status regolamentare parificato a quello dei giocatori italiani. Da approfondire in questo senso la posizione di Jarrius Jackson, guardia in forza lo scorso anno alla Reyer Venezia ed attualmente senza contratto. JJ è in possesso di nazionalità italiana ottenuta per matrimonio ma per una modifica ai regolamenti avvenuta prima che il suo passaporto fosse rilasciato non è chiara una sua eleggibilità allo status di naturalizzato in A2. Altri due ‘passaportati’ di lusso che da qui a gennaio potrebbero interessare la Pallacanestro 2.015 sono Linton Johnson e Tony Dobbins. Dobbins dopo aver iniziato la stagione in Francia a Gravelines è in attesa di chiamata, combo guard di 1,93 ha avuto un ottimo impatto in A2 Ovest lo scorso anno a Reggio Calabria. Linton Johnson dei tre è forse quello che più stuzzica l’appetito: centro americano classe 1980 e conoscenza di vecchia data della serie A, è attualmente in forza ad una Scafati in crisi che potrebbe rescindere l’accordo per cercare altre soluzioni. Della sua concretezza (9 punti e 6,7 rimbalzi) e intimidazione sotto canestro a Forlì ci sarebbe un gran bisogno.