Ti sarà inviata una password tramite email.

Il Forlì presenterà giovedì l’ultimo acquisto del mercato di gennaio, il difensore classe 1990 Filippo Carini. Ultimo in senso non solo temporale: a meno di inattese congiunture la società di viale Roma ha chiuso con l’ex Mantova il suo shopping di riparazione, arricchendo la rosa a disposizione di Gadda con quattro giocatori, uno per ruolo. Il portiere Semprini, il difensore Carini, il centrocampista Martina Rini e l’attaccante Succi. L’obiettivo della società era chiaro: irrobustire nei numeri, nell’esperienza e nella forza un gruppo che nella prima parte di stagione aveva fatto i miracoli restando aggrappato alla corsa salvezza. Proposito centrato? Probabilmente sì.

Quello a sinistra è Emanuele Chiaretti, il suo procuratore

Tolto Semprini, che tappa la casella di vice Turrin troppo spesso scoperta per gli acciacchi del giovane Baldassarri, gli altri tre innesti di questo inizio inverno seguono un filo che è piuttosto logico: 29 anni e 183 centimetri di altezza media, 601 presenze complessive tra i prof (276 in C, 262 in B, 63 in A).

A differenza di due anni fa, quando al mercato di gennaio arrivarono i giovanissimi Pastore e Rosafio, oltre a Morga, combinando davvero poco per aiutare il Forlì di Firicano in quella affannosa corsa salvezza. Non fu un caso se le cose franarono: logica vuole che dal mercato di riparazione arrivino giocatori pronti, non prospetti da svezzare – concedendo loro tempo ed errori – nella seconda, durissima, parte di stagione. Lo dimostra il fatto che sia Pastore che Rosafio (oltre a Forte, ma lui era proprio forte) hanno seguito dopo la sfortunata parentesi biancorossa un percorso di crescita lineare che li ha portati a vestire attualmente le maglie di Francavilla e Juve Stabia. L’errore è stato dunque assimilato: stavolta il Forlì sembra aver operato con senno sul mercato, mettendo in mano a Gadda giocatori utili alla causa. Da valutare c’è semmai la loro condizione fisica: Succi non gioca in un campionato vero da un anno e mezzo, Martina Rini da più di tre. In questo senso Carini è il miglior acquisto di gennaio, sicuramente il più immediato.

Difensore mancino – non si vedeva dai tempi del glorioso Martini, fatta eccezione per il dimenticabile Barbagli – di 26 anni, ha giocato da titolare l’ultima stagione a Mantova (30, 2) e pure quella in corso (19). Gadda aveva chiesto esplicitamente un marcatore alto per far fronte a quelle situazioni di gioco nelle quali le squadre avversarie cominciano a buttare palloni in area un po’ da tutte le parti. Uno alla Fantini, per capirci, ma con molta meno irruenza: nelle ultime 7 stagioni ha collezionato 6 cartellini gialli e nessuna espulsione. Rugani, impara.

Ma Carini è anche qualcosa di più: ha una tecnica sufficiente da consentire alla difesa di velocizzare la circolazione di palla, aprendo quest’ultima al terzino Sereni e al cambio di gioco verso destra, opzione per lo più impraticabile per i piede dentro Conson e Cammaroto. Ne dovrebbe trarre giovamento l’intera catena e in generale potrebbero velocizzarsi i tempi di gioco di tutta la squadra. In attesa di capire se e quando Martina Rini e Succi saranno pronti per dare una mano al Forlì, Gadda può già immaginare un miglioramento logico della sua squadra.