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Non poteva esserci Pasqua più dolce per la Pallacanestro 2.015 ed i propri tifosi, con gli uomini di Giorgio Valli che hanno la meglio di una mai doma Piacenza e festeggiano così la matematica permanenza in Serie A2, in un “tambureggiante” PalaGalassi. Poco importa, dunque, della contemporanea (ed inaspettata) vittoria di Bergamo – priva, peraltro, del talismano Hollis – in quel di Udine. Un successo, quello dell’Unieuro, costruito principalmente nel corso del secondo quarto di gioco, in Fortitudo-style, quando i padroni di casa piazzano un mortifero “break” di 14-0 prima della pausa lunga che mette una seria ipoteca sulla sfida. Anche se nel finale, ad onor del vero, Piacenza era più viva che mai. Vittoria, salvezza, aggancio a Mantova a quota 24 punti e qualcosa di più, perché il “cesto” del +10 a fil di sirena finale di Severini consegna ai forlivesi anche il vantaggio negli scontri diretti proprio sui piacentini (all’andata fu ko di 9 punti).

Partenza a spron battuto da parte dell’Unieuro, che, con cinque punti “filati” di Naimy ed una tripla di Jackson suggella il punteggio sull’8-2. Piacenza ci prova in ogni modo, affidandosi a turno alla verve di Guyton e a Reati – in assoluta evidenza con una precisione mortifera dalla lunga distanza: … -, ma gli errori sono davvero troppi e la Pieffe ne approfitta per allungare ulteriormente. Prima sul 10-5 con Diliegro, poi, dopo una lunga fase di equilibrio – e dai contenuti tecnici piuttosto scarsi -, sul 23-17 con le segnature dei “soliti” Jackson & Naimy. L’Assigeco non si dà però per vinta, e, a cavallo tra primo e secondo quarto, costruisce un parziale di 8-0 marchiato Reati che vale il sorpasso sul 23-25. Forlì rimette la testa avanti, Piacenza non molla e a 4′ dall’intervallo il ledwall dice 31-29. Ma è proprio qui che il match prende la strada dei biancorossi, che, tra magie “made in Jackson”, manovra ben orchestrata e gentili concessioni avversarie, allunga fino al 45-29 della pausa lunga. Un “break” di 14-0, addirittura di 22-2 se considerato anche l’intermezzo del canestro di Guyton. Grasso che cola, insomma.

Il terzo periodo ricomincia esattamente com’era terminato in precedenza, con i romagnoli assoluti padroni del terreno di gioco con grande scioltezza: 54-35, con una costante ricerca dei lunghi sotto canestro. L’Assigeco, però, pare di tutt’altra pasta rispetto a quanto visto nel corso del secondo quarto di gioco, e le risposte, in termini di punteggio, non tardano ad arrivare. Oxilia ed il “solito” Reati, infatti, confezionano un importante “break” di 10-0 nel giro di pochi minuti, accorciando così fino al -9 (54-45) a 4’30” dal termine della terza frazione. L’Unieuro allunga nuovamente con De Laurentiis e una tripla di Castelli (59-45), Piacenza ricuce ancora sul 59-49, ma il +15 in avvio di ultimo quarto (64-49) pare un solco piuttosto rassicurante per la “banda” di coach Valli. Solo in apparenza, però, perché Piacenza la “butta” sulla fisicità, mette i sigilli al proprio pitturato e si riporta incredibilmente a contatto. A meno di 3’ dalla sirena finale, infatti, Infante e compagni sono sul -3 (71-68), un meritato rientro in partita costruito con precisione dalla lunetta ed attenzione nella propria metà campo. Ma, proprio sul più bello, il quinto fallo di Arledge mette di fatto la parola fine sulla contesa. Forlì, infatti, si porta sul 74-68 con un gioco da tre punti di Diliegro, e, quindi, sul 76-70 con un sontuoso sottomano dello stesso italoamericano a 40″ dalla fine. La “rovesciata” conclusiva di Severini, poi, è il punto esclamativo della festa Unieuro.

 

Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015 – Assigeco Piacenza 80 – 70

(23-20; 45-29; 61-49)

Forlì: Diliegro 15 (7/14), Castelli 7 (2/5, 1/5), Fallucca 3 (0/1, 1/2), Naimy 12 (3/5, 2/6), Campori, Jackson 18 (3/5, 2/9), Severini 15 (1/4, 4/7), Thiam 4 (2/3), De Laurentiis 6 (3/6, 0/1); Gellera ne, Bonacini ne, Ravaioli ne. All. Valli.

Tiri da 2: 21/43 (49%) – Tiri da 3:10/30 (33%) – Rimbalzi: 39, offensivi 15 – Palle perse: 12.

Piacenza: Guyton 11 (4/5, 1/4), Passera 2 (0/2), Sanguinetti (0/1 da 3), Formenti 12 (1/4, 2/6), Infante 4 (1/4, 0/1), Arledge 9 (3/8), Oxilia 11 (3/6, 1/1), Amoroso 4 (1/2), Reati 17 (1/2, 5/8); Diouf ne, Seye ne, Livelli ne. All. Riva.

Tiri da 2: 14/33 (42%) – Tiri da 3: 9/21 (43%) – Rimbalzi: 34, offensivi 9 – Palle perse: 16 – Fuori per falli: Arledge.

La Chiave

L’incontro si decide di fatto solamente nelle battute conclusive, è vero, ma l’Unieuro scava il solco decisivo prima dell’intervallo, con un “parzialone” di 20-2 in proprio favore. Sembra proprio di rivivere le emozioni di sei giorni prima, quelle del derby, negli ultimi 4′ del secondo quarto, in cui Severini non perdona dalla lunga distanza (due bombe consecutive) e Jackson corona il tutto con un gioco da quattro punti.

Una fase del match particolarmente positiva per i padroni di casa, che seguono alla perfezione un corretto copione di gioco – specie in cabina di regia, dove si alternano magnificamente i vari Naimy, Jackson ed anche e soprattutto Severini – in cui ognuno degli interpreti in maglia biancorossa sa quello che deve fare, non esce dagli “schemi” e porta il proprio mattoncino alla causa. Proprio ciò che, negli scorsi mesi, è spesso mancato.

Le Pagelle

FORLI’

Diliegro 7,5 – Una partita tra mille sofferenze, quella di Dane, da cui ne esce comunque, in termini assoluti, a testa altissima, portando a casa partita e salvezza con un fondamentale “assolo” nel finale di gara. Suo, infatti, il gioco da tre punti che vale il +6 a 2’13” dalla fine, suo anche il sottomano del 76-70 che mette il punto ad ogni discorso. Provocazione (ma neanche troppo): fermarlo, ora a salvezza acquisita, metterlo sotto i ferri ed “inchiostrarlo” per la prossima stagione? A ottobre, nel caso, sarebbe abile ed arruolabile.

Castelli 6 – Ancora piuttosto “fumoso” in fase offensiva, dove finisce per mettere a bersaglio appena 7 punti in quasi 30′, affidandosi decisamente troppo all’arma dalla lunga distanza. Bene come al solito, però, quando c’è da   “murare” la contraerei piacentina.

Fallucca 6 – Nei 17′ in campo si segnala più per i sacrifici sul fronte difensivo che altro, come testimoniato dai 4 falli commessi. Lascia ben poca traccia della sua presenza, invece, sull’altro lato del campo (il suo tabellino è pressoché immacolato), ma la duttilità dell’ex Chieti è preziosissima.

Naimy 6,5 – Parte bene, poi alla distanza si spegne finendo quasi per estraniarsi, in un secondo tempo in cui mette a segno appena 2 punti in 16′. A tratti eccessivamente nervoso, da rivedere il 5/11 al tiro, ma a noi va più che bene anche questo Yuval.

Campori 6 – Scarta l’uovo e all’interno vi trova 5′ sul parquet, in cui si mette in mostra alla grande, tra difesa, un rimbalzo offensivo ed un paio di tentate “assistenze” ai compagni. Bravo!

Jackson 7 – Nel secondo periodo pare onnipotente, la vera fotocopia di quello ammirato settimana scorsa con la Fortitudo, andando negli spogliatoi con 16 punti in saccoccia. Appena 2 punti, poi, nel secondo tempo di gara (tutti dalla lunetta), esce dalla partita quando si alza la fisicità. Ma è in fiducia, e lo dimostra anche dalle numerose penetrazioni tentate, un inedito per lui.

Severini 7,5 – E’ oramai una certezza, c’è ben poco da dire. In difesa è il solito mastino in grado di lottare contro avversari di qualunque stazza, si conferma ancora una volta cecchino infallibile anche nella metà campo offensiva (15 in 31′, con 5/11 al tiro).

Thiam 6,5 – Ancora una buona prova “sfornata” da Iba, con tanto di un bel piazzato “buzzer beater” sulla sirena di fine terzo quarto.

De Laurentiis 7 – Rino è cresciuto tanto, tantissimo, trovando tra l’altro una grande costanza di prestazioni. 6 punti in 15′, ma soprattutto 7 rimbalzi acchiappati, di cui 2 offensivi. In difesa, poi, ora non ha timori reverenziali nei confronti di nessuno.

 

PIACENZA

Guyton 5,5 – Sulla carta il go-to-guy (con tanto di gioco di parole) degli emiliani, ai fatti è un “fantasmino” che esce dalla penombra poco e a tratti.

Passera 5,5 – Poco e nulla dalla sua prova. Se non altro è meglio di un impalpabile Sanguinetti.

Sanguinetti 5 – Qualcuno lo ha visto dalle parti di via Punta di Ferro?

Formenti 6,5 – Pagella da 5 a fine terzo quarto (2 punti per lui al 30′), poi nell’ultimo periodo riporta a contatto i suoi con canestri dal campo e dalla lunetta.

Infante 5 – Il peso della carta d’identità inizia a farsi sentire, i lunghi forlivesi spesso e volentieri lo mettono sotto.

Arledge 5 – Il grande assente della serata Assigeco. E dire che ha tutto per poter essere un importante arma a queste latitudini.

Oxilia 6,5 – Tiene bene il confronto in difesa e partecipa attivamente al rientro in partita nel terzo quarto.

Amoroso 5,5 – Fisicamente, caro Ryan, non ci siamo ancora. Coach Riva, ad ogni modo, gli regala 15′ di giusto tributo tra le “sue” mura del PalaGalassi.

Reati 7 – Vede la retina dalla lunga distanza come mai ha fatto in maglia Unieuro. Peccato che ora giochi “con gli altri”. Finisce il match come miglior marcatore piacentino tirando con 5/8 dall’arco (argh). Appena 2′, però, nell’ultima frazione.