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Con la trasferta di Treviso nel mirino, ad allungare presumibilmente il digiuno, la PF 2.015 ha almeno un motivo per consolarsi: dopo un’interminabile rincorrersi di nomi tutti regolarmente sfumati, sembra finalmente arrivato il sì di un giocatore cercato dalla società di viale Corridoni. Si tratta di Melvin Johnson, guardia americana di 191 cm che ha indossato la canotta di Varese fino ad inizio dicembre. Le statistiche al college e l’esperienza varesina dicono di un giocatore molto perimetrale, quasi monodimensionale, che ama colpire dall’arco dei tre punti più che mettere palla a terra e avventurarsi in direzione del canestro, come evidenziano i pochi viaggi in lunetta. Poca pericolosità dal palleggio dunque ed un giocatore che per rendere al meglio ha bisogno di essere messo in ritmo, ma dotato di mano e faccia tosta tipiche del tiratore di razza.

Data la tipologia di giocatore, ormai dato per concluso e a meno dell’ennesimo colpo di scena a disposizione di Valli già martedì, con Johnson si delinea anche quello che sarà il futuro della PF. Vico pare destinato ad accasarsi in B (presumibilmente a Cento), mentre con Johnson ad alternarsi fra gli spot di guardia e ala piccola ma essenzialmente un tiratore, un finalizzatore e non un creatore di gioco, è probabile che la PF sia sulle tracce di un altro esterno straniero e di un lungo con passaporto italiano: il primo per colmare il gap di creatività sul perimetro, il secondo per puntellare un reparto che manca di muscoli, centimetri e pericolosità offensiva.

Sul nome dell’esterno non è trapelato ancora nulla di concreto ma da Pesaro potrebbero arrivare novità in tempi brevi: è noto che la Vuelle vorrebbe sgravarsi del contratto biennale di Brandon Fields, che non rientra più nei piani di Piero Bucchi. Fields è una combo guard di grande atletismo, a cui però non abbina le capacità di playmaking e realizzatore che la PF sta cercando e che avrebbe individuato in Marcus Thornton, compagno proprio di Fields a Pesaro. Spinta dalle richieste forlivesi e dalla possibilità di rendere più leggero il bilancio la Vuelle alla fine potrebbe lasciar partire entrambi e optare per il restyling completo di un reparto che fin qui non ha brillato per fluidità di gioco e idee.

Per aumentare forza fisica e pericolosità vicino al ferro sono stati sondati due quasi omonimi: Ryan e Valerio Amoroso. Il lungo campano sta sondando il mercato in ottica 2017-’18 e gli Sharks, forti di una posizione in classifica rassicurante, gradirebbero destinare altrove un ingaggio pesante, incassando anche un buyout per il disturbo. Fra le squadre maggiormente interessate si è parlato della Fortitudo, con cui è stato protagonista l’anno scorso, ma andrà ovunque gli offriranno l’ingaggio richiesto e un contratto fino a giugno 2018. I 36 anni e un ginocchio malconcio suggeriscono cautela, è indubbio però che per Valli l’impatto di un giocatore del suo spessore sarebbe una benedizione. L’italo americano Ryan Amoroso è invece attualmente inattivo e sarebbe disponibile da subito senza buyout di sorta; è reduce da una stagione in Argentina al Ferrocarril Oeste ed alle nostre latitudini ha lasciato buoni ricordi sia a Bari (A2 silver) che Mantova (A2 gold). Buon rimbalzista in entrambe le metà campo, Ryan è meno tecnico di Valerio sulle tacche ma è più pericoloso fronte a canestro, dove può colpire sia con il tiro da fuori che mettendo palla per terra, grazie ad un primo passo insospettabilmente rapido.

Stazza ed impatto fisico dei due sono molto simili, esperienza e tecnica fanno preferire Valerio, carta d’identità ed esplosività dicono Ryan.

Nel frattempo Wayne Blackshear sta continuando ad allenarsi al piccolo trotto e domani a Treviso sarà nei 10. Sulle condizioni fisiche dell’ala non si sa nulla di certo ed un suo recupero, prima dato per scontato poi per impossibile, potrebbe tornare improvvisamente di attualità e cambiare nuovamente lo scenario.