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Nella prima ora di Bassano-Forlì i tifosi biancorossi si sono lustrati gli occhi. Sul campo di una delle formazioni più attrezzate del girone la squadra di Gadda, priva di Bardelloni e Sereni, è stata compatta e veloce, ha giocato con coraggio e attenzione sfruttando appieno l’approccio molle dei padroni di casa che evidentemente si aspettavano non troppo inconsciamente un fanalino di coda allo sbando. Così non è, ancora una volta e forse più che mai: il Forlì si è portato meritatamente sul 2-0 con i primi due gol tra i professionisti di Tommaso Tentoni, uno dei giovani più attesi in questa stagione fin qui molto in ombra. Lo stesso Tentoni è andato in un paio di occasioni vicino al tris che avrebbe chiuso i giochi già nel primo tempo. Nella ripresa invece l’occasione più importante è rimasta in potenza: Spinosa era appena entrato quando, lanciato in contropiede, non ha premiato la perfetta sovrapposizione di Ponsat cercando invece un complicatissimo passaggio a Capellini per vie centrali.

avrebbe potuto sbagliarlo, Bepi?

Ancora una volta però è stata la difesa il vero punto debole del Forlì. Il doppio vantaggio non è stato sufficiente infatti per tornare in Romagna con i tre punti, anzi: nel finale la squadra di D’Angelo avrebbe potuto addirittura ribaltare il match se non fosse stato per l’imprecisione dei propri attaccanti e un paio di guizzi di Turrin. E allora sì che sarebbe stata durissima da digerire. Il punticino invece avvicina seppure di poco il Forlì al penultimo posto (10 a 12) e dimostra una volta di più che la squadra può fare punti contro qualunque avversario: occhio a dare per scontate le sconfitte a cominciare da quella, netta nella differenza di valori in campo, di domenica prossima al Morgagni contro la Reggiana.

Macro disattenzioni

I problemi però ci sono e sono evidenti, soprattutto nella fase difensiva.

L’azione che porta al gol dell’1-2 segnato da Maistrello al 73′ comincia con un lancio abbastanza semplice da leggere, sul quale però manca del tutto la schermatura dei centrocampisti che sono larghi e vengono scavalcati dalla palla. In vantaggio due a zero a Bassano un uomo lì a cinque metri dalla coppia centrale è obbligatorio. A seguire Adobati stringe correttamente verso il centro ma stringe troppo lasciando una corsia enorme a Laurenti, che puntualmente viene servito. Sulla palla dentro dell’esterno giallorosso l’uomo sul primo palo è Vesi, che però non dà l’impressione di credere troppo alla copertura. La palla infatti sfila, a centro area e sul secondo palo i due attaccanti sono entrambi davanti ai difensori del Forlì. Gol. Facile.

Anche sul gol del 2-2 i difensori del Forlì non danno l’impressione di rendere troppo complicata la vita agli attaccanti del Bassano. Sul cross proveniente da sinistra ci sono cinque maglie bianche e quattro giallorosse. Nonostante questo Laurenti stoppa e calcia con parecchi metri di libertà. E se anche la palla fosse finita al centro dell’area, o sul secondo palo, probabilmente gli avanti del Bassano sarebbero stati liberi di concludere a rete perché i difensori del Forlì sono tutti troppo attratti dalla palla. Gol. Facile anche questo.

Nei secondi finali il Bassano ha varie occasioni per portarsi sul 3-2. Una è questa e nasce da una palla che Spinosa prova a portare correttamente vicino alla bandierina del calcio d’angolo in modo da perdere qualche secondo. Il tentativo però fallisce perché Falzerano ha ancora benzina nelle gambe e gliela porta via con una certa disinvoltura.

Il Forlì ha avuto tempo per accorciare il campo ma evidentemente non l’ha fatto (stanchezza? pigrizia?) perché il terzino destro Formiconi si fa 50 metri di campo palla al piede, indisturbato, prima di servire gli attaccanti che costruiscono praticamente indisturbati un’altra azione da gol.

Concludendo, a Bassano il Forlì ha confermato di avere parecchi pregi ma anche qualche difetto profondo che continua ad impedire alla squadra di compiere un salto di qualità. I numeri dicono che la fase difensiva biancorossa è il tallone d’Achille della squadra: in proiezione di questo passo i gol subiti a fine stagione sarebbero 67. Troppi per pensare di salvarsi.