“Abbiamo un buon passo gara, sono fiducioso”. Non è andato troppo lontano dalla sua previsione della vigilia, Andrea. Anzi. Perché al Marco Simoncelli World Circuit il Dovi ha letteralmente trionfato in una gara comandata, di fatto, dall’inizio alla fine, gestendo il vantaggio via via acquisito in maniera intelligente e senza sbavatura alcuna. Pazzesco (e determinante ai fini del successo) è stato proprio il passo gara impresso da Dovizioso, martellando costantemente ottimi tempi insostenibili per i diretti inseguitori, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Una vittoria importante, importantissima, che indubbiamente “fa morale” e lascia intendere che, nonostante la indubbia crescita di Lorenzo negli ultimi mesi, il principale rivale di Marquez è e rimane il ‘nostro’ Dovi.
Alle sue spalle, il podio si completa con il Campione del Mondo in carica, Marc Marquez, e l’inglese Cal Crutchlow. Peccato per lo ‘scivolone’ di Lorenzo al penultimo passaggio, che, in seconda posizione al momento della caduta, avrebbe potuto regalare alla Rossa di Borgo Panigale una bella doppietta in ‘casa’ propria. Proprio i due spagnoli, in precedenza, avevano dato vita ad un serrato ed emozionante confronto (senza però mai esagerare con i colpi bassi…) a suon di sorpassi e contro-sorpassi, riuscendo anche ad avvicinarsi al ‘fuggitivo’ Dovizioso, negli ultimi giri, abbassando il distacco al di sotto del secondo e mezzo.
E ancora: quarta piazza per la Suzuki di Rins, quinto Vinales, che, intervallati dalla Honda di Pedrosa, precede l’altra Yamaha di un opaco Valentino Rossi (7°). Bisogna scendere ancora per trovare gli altri alfieri italiani, con Iannone in ottava posizione, Petrucci in undicesima (con tanto di problemi prima del via), dodicesimo Morbidelli. La wild card Ducati, Michele Pirro, termina la gara di Misano al quindicesimo posto.
Con la vittoria di Misano, dunque, Dovi si rilancia in chiave classifica generale, issandosi così al secondo posto generale e superando in un sol boccone il compagno di team Lorenzo ed anche Rossi. Il primo posto di Marc Marquez, chiaramente, è ancora però ben distante, 67 punti. Senza la ‘vergogna’ di Silverstone, magari, oggi staremmo parlando di altro. Si tornerà dunque in scena domenica 23 settembre, in quel di Aragon, nelle ultime stagioni terra di conquista della Honda e di Marquez. Con un colpaccio in terra spagnola…
Così all'arrivo...
- Andrea Dovizioso 42’05.426
- Marc Marquez +2.822
- Cal Crutchlow +7.269
- Alex Rins +14.687
- Maverick Vinales +16.016
- Dani Pedrosa +17.408
- Valentino Rossi +19.086
- Andrea Iannone +21.804
...e nel Mondiale
- Marc Marquez 221 pti
- Andrea Dovizioso 154 pti
- Valentino Rossi 151 pti
- Jorge Lorenzo 130 pti
- Maverick Vinales 124 pti
- Cal Crutchlow 119 pti
- Johann Zarco 110 pti
- Danilo Petrucci 110 pti
Parola di Dovi
“Volevo ottenere davvero tanto questa vittoria, perché qui a Misano io e la Ducati abbiamo sempre fatto fatica negli ultimi anni. Nel test di agosto avevamo però capito di aver fatto un passo avanti importante e che ce la saremmo potuta giocare in gara. Abbiamo lavorato molto bene durante il weekend, in condizioni molto diverse, però sia Jorge che Marc sono molto forti qui a Misano e quindi per vincere ho dovuto fare una gara perfetta. Sono riuscito a partire con la mentalità giusta, ben focalizzato sulla strategia e, quando sono passato al comando, ho preso un piccolo vantaggio ed ho poi gestito la situazione fino al traguardo. Sono veramente contento: vincere a Misano era molto importante per la Ducati ma anche per me. Anni fa mi sembrava un sogno impossibile, e invece adesso ce l’abbiamo fatta e la soddisfazione è davvero tanta”.
Le pagelle
Dovizioso 10 – Come abbiamo titolato: ma-gi-stra-le. Davvero. Parte con la tigna, la ‘garra’, del vero Dovi, quello che deve rifarsi della scottatura subita il sabato nelle prove ufficiali. Tempo qualche giro, giusto per mettere la freccia su Marquez e Lorenzo, e infatti saluta la combriccola, lanciandosi in una cavalcata vittoriosa in solitaria. Roba che nemmeno le telecamere ‘cosparse’ per il circuito inquadravano la Rossa col #4 in fuga. Per di più su una pista che Andrea non ha mai digerito (è la sua prima affermazione assoluta a Misano). Secondo a chi?
Marquez 8 – Gara tutto sommato in sordina per Marc, come del resto il suo intero weekend. Impiega parecchi giri a sbarazzarsi di Lorenzo, poi, una volta sorpassato il futuro compagno di squadra in HRC, non dà mai l’impressione di poter andare ad acchiappare il fuggitivo. Poteva finire terzo, sale invece sul secondo gradino del podio. Se, quando va male, finisce secondo…
Crutchlow 8,5 – Parte dalla sesta casella, chiude sul podio. Gli astri sono dalla sua parte (leggi Lorenzo clash), ma se l’inglese, spesso bistrattato e sottovalutato, sta correndo uno dei suoi migliori Mondiali, con risultati su risultati, un motivo ci sarà. Non si tratterà solo di buona sorte. Allora va forte anche sull’asciutto!
Rossi 4 – Misano, terra di Vale… una volta. In questo weekend il bolide di Iwata non si è davvero mai affacciato nelle posizioni di testa. La Yamaha non sarà un fulmine di guerra, va detto, ma ogni weekend, dal Qatar ad oggi, è sempre la solita solfa di lamentele e pianti. Dall’altra parte del box Yamaha, intanto, pur non ottenendo risultati più importanti del Dottore, si lavora a testa bassa cercando di migliorare il migliorabile. Come diceva l’assessore Palmiro Cangini, “Fatti, non p…”.
Lorenzo 5 – La doppietta Ducati non era in ghiacciaia ma poco ci manca, ma l’odore del posteriore di Dovizioso è troppo forte per non tentare un’ultima sgasata e cercare di riprendere il forlivese. Finendo così per perdere anteriore e gara, chiusa al diciassettesimo posto finale. Ma che combini, Jorge?