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Save the date: 16 marzo. Giorno importante non solo perché nel 1869 venne depositato il brevetto del Vélocipede à Grande Vitesse di Perreaux – diciamo la capostipite delle motociclette – ma anche perché proprio in questa data avrà inizio il campionato mondiale di MotoGP 2018.

Nelle ultime settimane abbiamo assistito alle presentazioni delle scuderie – Ducati e Yamaha tra le prime – e ai primi test ufficiali sul circuito di Sepang dove in sella alla rossa di Borgo Panigale è salito per primo l’ex (e ultimo, in MotoGP) campione del mondo Casey Stoner. La febbre da staccata sta salendo, ma cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova stagione?

Honda – Al Team che ha vinto 4 degli ultimi cinque mondiali con l’alfiere Marc Marquez c’è francamente poco da chiedere. Aspettando la presentazione ufficiale – il 20 febbraio, un mese dopo le rivali Yamaha e Ducati – la casa nipponica non può che partire come favorita anche in questa stagione, obbligando le avversarie a diminuire il gap il più possibile, o perché no… a superarla.

Marc Marquez @ www.motogp.com

Yamaha – Un inizio di stagione bugiardo nella scorsa stagione aveva fatto credere ai tifosi che Viñales e Rossi potessero lottare per il titolo. Tralasciamo per un attimo l’infortunio (sigh!) ed il successivo rientro leggendario del Dottore e concentriamoci sulla moto: complice i problemi di sviluppo e di gestione delle gomme, la M1 non si è dimostrata all’altezza delle avversarie ed ha costretto i due centauri ad annaspare per tutta la stagione alla ricerca del podio, trovandosi spesso alle spalle dei “colleghi” dei team meno blasonati e con la moto della stagione precedente. Anche questo è uno dei motivi che ha portato la casa nipponica a ripartire proprio dalla moto del 2016.

Presentazione Yamaha 2018 @ www.motogp.com

Ducati – Nella stagione appena trascorsa la Desmosedici ha tenuto lo stivale col fiato sospeso fino all’ultima gara, grazie a una stagione monstre – o, in questo caso, Monster! – del forlivese Andrea Dovizioso. L’ardua impresa, seppur romantica – erano passati 10 anni dalla vittoria iridata di Stoner – non è riuscita a causa di un limite che colpisce la rossa da ormai diverse stagioni: l’incapacità di adattarsi a tutte le piste. Nella stagione in cui ha conquistato 6 delle sue 8 vittorie complessive nella classe regina, Dovi ci ha messo molto del suo, e i sorpassi all’ultima curva dovrebbero ricordare qualcosa. Quando però la moto non ne vuole sapere di andare sui binari giusti, c’è poco da fare, vedi GP d’Australia che ha di fatto consegnato il titolo al rivale spagnolo. Cosa aspettarsi dal 2018 in procinto di iniziare? Una Ducati più “malleabile”, richiesta pervenuta molto spesso negli ultimi anni; un Jorge Lorenzo più competitivo, dopo che per una stagione ha fatto la conoscenza del nuovo mezzo; un Andrea Dovizioso che, giunto a piena maturazione nella sua carriera, possa lottare ancora per il titolo iridato e perché no,  con un po’ più di forlivesità affianco: una “Ferretti” sulla manica, che festeggia così i suoi 50 anni, ed un Piazzale della Vittoria che lo segue nel corso della stagione. Non ci resta che aspettare il 16 marzo.

Jorge Lorenzo Andrea Dovizioso pre-season 2018 @ www.motogp.com