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Sembrava che le qualifiche del sabato potessero essere la più grande sorpresa del weekend, con la pole “pazza” di Jack Miller che ha avuto il coraggio di correre con le gomme da asciutto su asfalto ancora piuttosto umido. Invece le persistenti condizioni miste della pista argentina hanno regalato agli appassionati un gran premio davvero emozionante, con un podio assolutamente inedito.

La Sintesi

La partenza viene ritardata di 15 minuti, dal momento che tutti i piloti sono rientrati per cambiare la moto dopo il giro di ricognizione, optando per l’assetto da asciutto anziché quello da bagnato. Tutti tranne uno, Jack Miller, che per questo motivo viene fatto partire regolarmente dalla prima casella, 50 metri davanti agli avversari. Quando tutto è pronto per la partenza, però, la moto di Marquez si spegne. Lo spagnolo riesce a riaccenderla mettendosi sulla griglia, ma la manovra, irregolare regolamento alla mano, gli costerà un drive-through dopo pochi giri.

Nelle prime posizioni si stabilizzano così Marquez, Jack Miller, Alex Rins, Cal Crutchlow, e Johann Zarco, più staccati tutti gli altri. Dopo pochi giri il “Cabroncito”, come detto, deve scontare la penalità ed inizia la sua folle rimonta. Prima si scontra con Aleix Espargaro ed è costretto a restituire la posizione, poi, a cinque giri dalla fine, con una manovra decisamente esagerata stende anche Valentino Rossi: follia che gli costa altri 30″ di penalità a fine gara e quindi, anche il 18° posto finale. Con tanto di scuse rifiutate dal box Yamaha.

Nel frattempo, nelle posizioni di testa, Miller spinge al limite la sua Ducati e deve così accontentarsi del quarto posto, Rins si accomodo sul terzo gradino del podio, mentre il testa a testa tra Crutchlow e Zarco si protrae di fatto fino all’ultimo tornante. Battute finali di gara che regalano un meritato successo all’inglese del team di Lucio Cecchinello (750esima vittoria “di sempre” per la Honda), oramai un vero e proprio esperto in queste condizioni.

Gara difficile, invece, per Andrea Dovizioso, sempre all’inseguimento dei più veloci del plotone e, dopo una buona partenza, superato poi anche da Rossi e dal Marquez “di rincorsa”. Tra scivolate e penalità varie, però, il forlivese si ritrova quasi inaspettatamente 6° al traguardo. Posizione finale più che discreta se considerato il weekend piuttosto negativo e, più in generale, del pessimo feeling di tutte le altre Ducati – eccezion fatta per quella di Miller – con il circuito sudamericano.

Parola di Dovi

“E’ stato un weekend davvero difficile per noi, però alla fine siamo riusciti a portare a casa dei punti importanti in una giornata in cui non avevamo la velocità per lottare per il podio. Sono contento di come ho gestito la mia gara, ma in certe condizioni e su certe piste dobbiamo ancora migliorare perché evidentemente non siamo abbastanza veloci. Il fatto di non aver potuto girare molto sull’asciutto durante il weekend non ci ha aiutato con il setup della moto per la gara, però, guardando le cose da un altro punto di vista, sono stato fortunato perché tre piloti che si giocano il campionato hanno fatto tre “zeri” per motivi diversi. Quindi andiamo a casa sereni, ma questo weekend ci ha dimostrato che dobbiamo ancora continuare a lavorare su diversi aspetti della nostra moto”.

Le Pagelle

Andrea Dovizioso 5,5

Non può essere sufficiente la gara del forlivese, anche se la colpa probabilmente non è tutta sua (Lorenzo 15°, per dire…). Le uniche note, si fa per dire, positive sono le penalizzazioni a Marquez e la caduta di Rossi, situazioni che, se non altro, non gli fanno perdere troppi punti in ottica mondiale.

Cal Crutchlow 10

Gara perfetta dell’inglese nelle condizioni miste asciutto/bagnato. Resta con i primi fin dall’inizio della gara e spinge negli ultimi giri approfittando di avversari che non ne avevano più.

Johann Zarco 9

Terzo sulla griglia, miglior pilota Yamaha e non è nel team ufficiale. Ad un certo punto sembra poterla anche vincere, poi si arrende alla Honda dell’inglese. Doveva dimostrare di potersi giocare il mondiale: attenzione, lo sta facendo alla grande.

Alex Rins 9

Vedere una Suzuki lottare per la vittoria è veramente un piacere. Per tre quarti di gara lotta per il gradino più alto con Jack Miller, poi commette qualche errore e scivola al terzo posto. Comunque un’ottima prestazione.

Jack Miller 8

Alla perfezione è mancato davvero poco. In Argentina è stato lui il “top rider” della Ducati, e, dopo una qualifica positivamente folle, poteva ottenere uno straordinario risultato anche in gara. Resiste per 18 giri, poi non ne ha più e si ferma al 4° posto.

Valentino Rossi 6

Sufficienza per il Dottore solo per come è andata a finire. Dopo una prima metà di gara non esaltante, recupera qualche posizione e supera addirittura il connazionale Dovizioso. Poi viene steso da Marquez. Senza voto il fine gara, con lo staff Yamaha che allontana lo spagnolo giunto al box del 46 per chiedere scusa.

Marc Marquez 4

Poteva essere una gara veramente perfetta del 93, che, dopo la penalizzazione, ha iniziato una rimonta incredibile, girando un secondo più veloce degli avversari e attestandosi infine al 5°posto. Peccato che il tutto sia stato rovinato da manovre sconsiderate e altre penalizzazioni.

All’Arrivo…

1° – Cal Crutchlow 40’36.342

2° – Johann Zarco +0.251

3° – Alex Rins +2.501

4° – Jack Miller +4.390

5° – Maverick Vinales +14.941

6° – Andrea Dovizioso +22.533

7° – Tito Rabat +23.026

8° – Andrea Iannone +23.921

9° – Hafizh Syahrin +24.311

10° – Danilo Petrucci +26.003

14° – Franco Morbidelli +42.061

15° – Jorge Lorenzo +42.274

18° – Marc Marquez +43.860

19° – Valentino Rossi +52.082

Non Classificati: Dani Pedrosa (1° giro), Bradley Smith (7° giro), Aleix Espargaro (11° giro).


…e il Campionato

1° – Cal Crutchlow 38pti

2° – Andrea Dovizioso 35pti

3° – Johann Zarco 28pti

4° – Maverick Vinales 21pti

5° – Marc Marquez 20pti

7° – Danilo Petrucci 17pti

8° – Valentino Rossi 16pti

10° – Andrea Iannone 15pti

14° – Franco Morbidelli 6pti

 

Foto proprietà MotoGP e Andrea Dovizioso