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Puntuali come le imprecazioni di Mastrangelo dopo una partita chiave dell’Inter, arrivano con la primavera le ipotesi di penalizzazioni in Lega Pro. Ma se i 2 punti già inflitti con italico tempismo al Santarcangelo hanno avuto il peso di una promessa elettorale, le prossime decisioni del Tribunale Federale potrebbero spostare qualche piccolo equilibrio in zona playout. A tutto vantaggio di un Forlì ultimamente in affanno.

A cinque giornate dalla fine del campionato e dopo 3 pareggi consecutivi in altrettanti scontri diretti i biancorossi (33 punti, -1 dalla salvezza diretta) attendono domenica pomeriggio la Maceratese di Turchetta al Morgagni. In teoria la Rata (41, ma ha già pagato un -3 poi ridotto in -2 per ritardi nei pagamenti Inps, Iva e Irpef della scorsa stagione e iscrizione in ritardo al campionato) avrebbe le carte in regola per godersi un finale d’anno sereno. In pratica però a Macerata sta succedendo di tutto: da ottobre giocatori e staff non ricevono più gli stipendi, ci sono cordate che vengono e soprattutto vanno, minacce neppure tanto velate del presidente della Lega Pro Gravina.

E soprattutto c’è ormai la certezza che il deferimento della Procura federale (su segnalazione della Covisoc) per i mancati pagamenti al 16 febbraio porterà ad un’ulteriore penalizzazione in classifica. Altri (2?) punti da levare a Turchetta & compagni, probabilmente (e chissà se il 10 ex Forlì si è pentito di aver abbandonato la barca così in fretta l’estate scorsa), che precipiterebbero così a 39. Non serve particolare immaginazione per prevedere un finale di stagione col piano inclinato, soprattutto se domenica i marchigiani dovessero lasciare punti al Forlì ritrovandosi di fatto il trenino delle pericolanti incollato al didietro.

tra il dire e il fare, c’è di mezzo Conson

Ma quello della squadra allenata da Federico Giunti non è il solo nuvolone addensato sul girone B di Lega Pro, e in particolare sulle Marche. La sconfitta casalinga dell’Ancona contro il Teramo nell’ultimo turno ha decretato di fatto la retrocessione in serie D della squadra che nel 1994 con Massimo Gadda in campo arrivò fino alla finale di coppa Italia.

I 7 punti di distacco dal Fano penultimo combinati alle 7 sconfitte consecutive dei biancorossi sono un piombo che solo un miracolo sportivo potrebbe cancellare. Ma i risultati sportivi sono solo la conseguenza di una situazione economica a dir poco tragica, che ha portato addirittura al rischio di non giocare l’ultima partita perché non erano state pagate le bollette di acqua e luce.

Ventiquattr’ore dopo il pesante ko è arrivato, proprio come alla Maceratese, il deferimento per il mancato pagamento degli stipendi di novembre e dicembre entro il 16 febbraio. Attesi dunque punti di penalizzazione: il 7 maggio nell’ultima giornata di campionato il Forlì ospiterà una squadra che difficilmente opporrà una qualche resistenza. Tre punti (quasi) già ascrivibili ai biancorossi di Gadda. Tre punti d’oro in una corsa salvezza che potrebbe riservare, proprio nel finale, qualche piccolo aiutino.

XXX – BREAKING NEWS MACERATESE – XXXX