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Nessuno al Forlì sperava davvero di superare il primo turno di Coppa Italia, anzi. L’idea – così come in serie D – è che il torneo ad eliminazione sia soprattutto un fastidioso dispendio di energie in vista dell’inizio del campionato, soprattutto in un lunedì che porta al match di sabato (settimana rovinata direbbe Cangini). Per questo Gadda avrebbe portato a Bergamo solo i baby, ma è stato convinto dalla società sulla via degli ‘Atleti Azzurri’ ad evitare il rischio figuracce dopo il già non brillantissimo 0-2 interno col Fano in garauno. Quindi il Forlì si è presentato alla sfida con l’Albinoleffe di Alvini in formazione tutto sommato solida: Turrin in porta, i due terzini baby Franchetti e Croci, Vesi e l’adattato Adobati centrali, Capellupo-Piccoli-Spinosa in mezzo, Parigi centravanti con Ponsat e Di Rocco esterni.

Il Forlì è partito con aggressività nei primi 10 minuti ma ha via via lasciato campo al più robusto Albinoleffe, orchestrato con inaspettata lucidità dal ’98 Mandelli (Loviso è entrato al 70′). Il primo tempo si è chiuso sullo zero a zero: per il Forlì due tiri fuori mira di Parigi, il primo bellissimo al volo di sinistro da 30 metri, un attaccante che sembra abbia pochissime remore a calciare verso la porta non appena ne scorge l’ombra. Più pensata la manovra dei padroni di casa che hanno scelto il fianco sinistro del Forlì, quello difeso da Franchetti, per sfondare. E ci sono riusciti spesso Guerriera e Mastroianni, tanto che solo Mammasanta-che-parataTurrin (copyright del telecronista Sportube) ha evitato il ko già nella prima ora di gioco con tre interventi prodigiosi. La notizia tranquillizzante è che il numero uno del Forlì ha assorbito l’errore col Fano e ha qualità importanti tra i pali. La notizia preoccupante è che gli esterni d’attacco hanno combinato pochissimo, non hanno funzionato i tagli verso il centro e neppure il feeling col volenteroso Parigi è apparso in crescita. Zero dribbling e duelli fisici quasi sempre persi: solo la presenza di Bardelloni potrà creare qualche mismatch favorevole in campionato.

Nella ripresa complici i tanti cambi il ritmo della partita si è abbassato ulteriormente e il Forlì ha potuto guadagnare una ventina di metri anche senza forzare le giocate. A dieci minuti dalla fine però Ferretti è stato espulso per aver detto qualcosa al suscettibile arbitro Mastini di Termoli, così l’Albinoleffe ha ripreso per inerzia a spingere e farsi pericoloso. Fra il 38′ e il 41′ del secondo tempo Mastroianni ha avuto due occasioni clamorose ma in entrambi i casi ha calciato ad occhi chiusi addosso al migliore in campo Mammasanta-Turrin. Nulla ha potuto però il prestito atalantino classe 1997 quando Mastini ha deciso la partita assegnando un rigore ridicolo all’Albinoleffe e cacciando dal campo anche Adobati. Forlì in 9, gol di Loviso al minuto 93 e tutti a casa. Adieu Coppa Italia: non ci mancherai.