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All’alba di uno dei GP più sentiti, quello del Mugello – pochi km di là dall’Appennino – pare continuare l’alone grigio intorno ad Andrea Dovizioso. A secco da due gare – vuoi per colpa altrui (Spagna), vuoi sua (Francia) – anche le libere della tappa italiana del mondiale, non vedono il casco forlivese brillare di luce propria: al termine delle due sessione di quest’oggi è solo 13° (1:47.902). Poco meglio il compagno di squadra Jorge Lorenzo, in decima posizione, con il tempo di 1:47.691.

Per noi è stata una giornata piuttosto complicata – spiega Dovi – a cominciare da stamattina. Avevamo una buona velocità ma non siamo riusciti a portare a termine il lavoro programmato perché ho avuto un problema alla moto nelle FP2 ed ho dovuto utilizzare l’altra per terminare la sessione. Purtroppo la gomma posteriore non aveva grip sufficiente e, oltre a non essere riuscito a fare un buon tempo, non abbiamo neanche potuto lavorare come avremmo voluto. L’incidente di Michele è stato veramente spaventoso e spero che non si sia fatto nulla di grave.

Grande paura per la caduta di Michele Pirro nel corso delle FP2. Il pilota del Ducati Test Team, secondo nelle FP1 del mattino, ha perso il controllo della moto alla frenata in fondo al rettilineo ed è caduto rovinosamente, rotolando nella via di fuga. La Direzione Gara ha immediatamente esposto la bandiera rossa e sono prontamente intervenuti i mezzi di soccorso che, dopo alcuni minuti, hanno trasportato Pirro al centro medico del circuito dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico commotivo ed è stata ridotta la lussazione della spalla destra. Il pilota di San Giovanni Rotondo è stato poi trasportato all’Ospedale Careggi di Firenze dove è stata eseguita una TAC Total Body che non ha evidenziato ulteriori complicazioni di rilievo.