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Comincia domani ai Romiti e al Ginnasio la One Team Cup, prima edizione di un torneo “nazionale” U13 che la società giovanile guidata da Filippo Cicognani vorrebbe rendere qualcosa di unico e importante e non solo perché il main sponsor è Olitalia, un marchio che nonostante il passare degli anni continua ad elettrizzare le sinapsi degli appassionati forlivesi.

One Team

Un passo indietro. OneTeam nasce nel 2015 con l’obiettivo di ricondurre ad un solo simbolo la pallacanestro giovanile forlivese, canalizzando non solo i ragazzi ma soprattutto le conoscenze, la passione e le risorse di una città – anzi di una piazza – che nonostante il bacino, le centinaia di giovani praticanti e la tradizione non riesce da molti anni a produrre giocatori di livello. Ne fanno parte fin dai primi passi Aics, Cà Ossi, Gaetano Scirea e Baskers. OneTeam in una prima fase è stato una sorta di “consorzio” tra realtà che rimanevano entità autonome, all’interno di immancabili (a Forlì) piccoli e grandi impacci nello “stare insieme” tra attori storicamente abituati a far ciascuno per conto proprio. Da alcuni mesi OneTeam, finito sotto la gerenza di Filippo Cicognani e Giorgio Ercolani (attuale medico sociale dell’Unieuro), sembra voler “andare oltre” antagonismi interni più o meno sotto traccia: non è affatto un caso che OneTeam si sia costituito come vero “soggetto cestistico” (non più e non solo, dunquem un brand “unificatore”) con tanto di codice di affiliazione Fip.

aprile 2016, la conferenza stampa di presentazione

L’idea del torneo è venuta a tre genitori (Fabrizio Maltoni, Alessandro Gigliotti, Claudio Bellini) e durante le partite ci saranno momenti divertenti e golosi, tipo premi e bruschettate. Tutte le informazioni sulla OneTeam Cup sono qui, invece qui c’è il calendario delle partite, qui ci sono le partecipanti e qui gli sponsor. A proposito di sponsor.

Unieuro

In un mondo normale una società giovanissima, ambiziosa e interessata solo a sviluppare i talenti forlivesi – non se ne ricorda uno dai tempi di Frassineti, che poi non è Meneghin – avrebbe già da tempo incrociato la strada della prima società di basket forlivese, anch’essa ambiziosa ma del tutto o quasi disinteressata al settore giovanile. OneTeam e Pallacanestro 2.015 sembrano due facce della stessa medaglia (la pallacanestro forlivese), che infatti non si guardano. Non riescono neppure a sfiorarsi nonostante l’amicizia di vecchia data tra Cicognani e Riccardo Pinza, nonostante soprattutto le palesi necessità di entrambe: l’una di mostrare ai suoi ragazzi uno ‘sbocco’ professionale ed emotivo, l’altra di garantirsi almeno una prelazione sui migliori talenti del territorio. Cose semplici, addirittura ovvie in un mondo normale. Due teorici pezzi perfetti di un puzzle, che però in questi quasi 2 anni di Pallacanestro 2.015 sono stati attaccati tra loro con lo scotch, più che per una sincera convinzione d’esser fatti gli uni per gli altri.

l’impressione era quella

Tanto più che OneTeam continua a crescere, lavora con principi solidi e svilupperà sicuramente qualche ragazzo di prospettiva, soprattutto se si concretizzeranno le voci che vogliono Paolo Carasso (sondato anche Sanguettoli), nome pesante nel mondo della pallacanestro giovanile, in procinto di entrare in squadra. Per dare al progetto quel nome autorevole, quel vertice della piramide, quella indiscutibile credibilità che possa far fare il salto di qualità al vivaio.

E quindi?

Durante la conferenza stampa di presentazione del torneo abbiamo chiesto a Cicognani dove stia l’inghippo, se c’è un inghippo nel rapporto con Pallacanestro 2.015. La sua risposta è stata questa: “Il nostro scopo è quello di formare giovani tecnicamente preparati. Da anni a Forlì c’è tanta passione e ci sono tanti praticanti, ma non si creano giocatori di qualità. Lavoriamo su questo. Noi dobbiamo fare il nostro che è lavorare sui giovani. E poi fiducia: entro l’estate magari ci saranno novità. Vogliamo farci trovare pronti“.

Sembra quindi perlomeno immaginabile che le due società abbiano cominciato un percorso di avvicinamento: la sponsorizzazione della OneTeam Cup da parte di Unieuro, Balestri & Balestri e OrtoMio, il marchio Olitalia sulla copertina e la passione biancorossa dei tre ideatori (Bellini, Gigliotti, Maltoni) della coppa conferma che qualcosa finalmente si sta muovendo. Nella direzione giusta.