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Il punto di domanda non è retorico. L’amichevole giocata nel pomeriggio a Cervia (3-0 maturato nel finale con i baby in campo, presente Tacchinardi) ha dato risposte contrastanti, che solo il tempo e altre partite renderanno univoche. Per ora Gadda deve accontentarsi di qualche uscita palla a terra con i tempi giusti e della evidente disponibilità del gruppo ad apprendere indicazioni e accorgimenti. Il suo Forlì 2.0 sta prendendo forma in queste settimane ed è inevitabile che l’amalgama del gruppo sia ancora là da venire. Così come la forma. Indietro l’attesissimo Parigi e anche l’ultimo arrivato Bardelloni, soprattutto il primo volenteroso fin dal pressing offensivo sui centrali di casa ma incapace di trovare un rapporto associativo con i compagni di reparto Tonelli e Tentoni. Quest’ultimo è apparso il più brillante, convinto e ‘pronto’ per una stagione che nei piani del Forlì, suoi e dell’Atalanta lo porterà in ogni caso fuori dalla Lega Pro. Tommaso ha qualità tecniche, testa e personalità per rivelarsi un jolly top di gamma anche in terza serie. Certo, da mezz’ala rende di più perché la sua caratteristica migliore è la capacità di prendere il tempo ai difensori inserendosi senza palla nello spazio tra centrale e terzino. Da attaccante esterno, come è stato schierato nel primo tempo da Gadda, risulta più prevedibile. Dall’altra parte Tonelli ha inciso poco, pur accecando lo stadio dei Pini con qualcuno dei suoi caratteristici tagli da destra verso il centro con il pallone incollato al sinistro. Come detto però l’intesa con Parigi è ancora saltuaria e quasi mai fluida. In mezzo il solito insostituibile Capellupo, Ferretti incoraggiante, Spinosa sempre più dinamico e inserito ‘dentro’ alla macchina biancorossa. Nella ripresa ha brillato in qualche giocata il fin troppo maradonesco Rrapaj (i calzini abbassati a mezzo stinco, a 19 anni, anche no), mentre Bardelloni dovrà perdere in fretta qualche chilo prima di poter pensare di incidere in un girone come quello in cui è inserito il Forlì.

In generale l’impressione contro un Cervia fin troppo spigoloso – ma non erano quelli della categoria superiore a ‘menare’? – è stata che a Gadda manchino, in vista della Lega Pro, soprattutto chili. E qui arriva Cangini. Ieri dopo pranzo il diesse ha convinto alla firma il centrale ex Samb Diego Conson, quasi 190 centimetri per più di 80 chili, mentre è attesa a ore l’ufficialità del terzino sinistro Samuele Sereni, necessario in uno spot di terzino sinistro che già due anni fa mandò in tilt i piani difensivi di Rossi prima, Vanigli poi e Firicano infine (Turi, Fantoni, Pastore, do you remember?). Con Adobati, Vesi, Cammaroto, Conson e Sereni mister Gadda tirerà una riga sulla difesa. Il resto andrà costruito mattoncino sopra mattoncino. Chiaro che un centravanti importante farebbe in questo Forlì tutta la differenza del mondo. Ma i 250mila euro versati a fondo perduto per il ripescaggio pesano eccome sulla potenza di fuoco della società, che chiederà a Gadda di ‘grattare’ tutta la potenzialità dei suoi giovani almeno fino a gennaio. Non sarà facile ma è l’unica strada possibile.

Oggi dalle 18 saranno sorteggiati al teatro Regio di Parma i calendari della Lega Pro. In mattinata invece Forlì-Under 20 al Morgagni con ingresso gratuito. La squadra Azzurra è allenata da Alberigo ‘Chicco’ Evani, del quale mantengo inalterato il ricordo di questo gol notturno al mitico portiere del Medellin Renè Higuita

(“Chicco Evani l’ha messa! Chicco Evani l’ha messa!” gridava Pellegatti)

Avevo 9 anni e guardai la partita, svegliandomi in piena notte, a casa di mio cugino Fabrizio. E’ l’unico uomo che abbia mai conosciuto ad aver cambiato squadra di calcio durante la propria esistenza, condannato da una fede politica che in zona Forlimpopoli è furibonda e non conosce alternative, a mollare il Milan di Berlusconi a metà anni Novanta. Per approdare, chissà perché poi, alla Roma.