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Quando qui nessuno ti caga e torni al canto della strada
Uno per 2 soldi, uno per il blues. Dimmi allora, dimmi dov’eri tu, tu!

Zucchero, “13 buone ragioni”, 2016

1. Il primo, facile: costa pochissimo. Cinquanta euro tutto l’anno in gradinata, in pratica l’equivalente di un pranzo per due da Eataly (caffè escluso). Ma l’ombrello va portato da casa.

2. Le avversarie. Venezia, Parma, Reggiana, Modena. Non è uno slogan, quest’anno la Lega Pro è davvero una B2.

3. Sportube sto giro è a pagamento. L’intero campionato costa 29,90 (in promo).

4. I telecronisti di Sportube fanno pietà. In confronto il nostro Dall’oro è un mix tra Caressa, il primo rivoluzionario Piccinini, Repice e Lele Adani.

5. Quello a sinistra nella foto l’anno scorso ha fatto divertire il Morgagni nonostante un campionato orrendo per format (una sola promozione, il Parma) e avversarie. Stavolta dovrà superarsi dimostrando di essere bravissimo anche a rosicchiare il punticino.

6. Chi scoprirà stavolta quello a destra? Per ora è innamorato del Tanque Parigi. E se lo dice lui.

7. Pippo Inzaghi che calpesta il prato del Morgagni, tesissimo al calcio d’angolo di Capellupo, camicia bianca e cravatta nera d’ordinanza. Quando ricapita?

8. Si potrà pranzare allo stadio nel nuovo ristorante! Forse. A proposito, qualcuno sa quando inaugura?

9. Nocciolini e Melandri in panca. Si vabbè, un saluto con affetto glielo si fa sempre. Ma a noi piace chi sceglie di giocare.

10. Che poi Turchetta non poteva aspettare dieci giorni e restare a Forlì? Mah. Sarà che Macerata d’inverno è bellissima. Applausi anche a lui (timidi).

11. La Ppt. Che non è una presentazione in Powerpoint ma il tridente d’attacco del Forlì: Parigi, Ponsat, Tonelli. Il nuovo Nocciolini alzi la mano.

12. Il Teramo al Morgagni. Com’era? Ah sì: riconosciuti colpevoli di aver comprato la partita chiave per conquistare la promozione in B, furono condannati dalla severissima giustizia sportiva a restare in Lega Pro. Saranno accolti con gli onori del caso.

13. L’ultima Lega Pro del Forlì è stata un circo: tre allenatori, sportellate in sede, spaventosa resa dei conti dicembrina tra ds, dg e mister, acquisti invernali come se non ci fosse un domani, crac sfiorato a fine anno. Quando la palla scotta in viale Roma non si fanno mancare niente. Colpi di scena garantiti.