Dopo il buon pareggio di Isernia con cui il Forlì ha interrotto l’emorragia di sconfitte del 2019, che ne avevano aggravato la classifica, ecco subito incombente un altro appuntamento da non fallire: la sfida casalinga con la Vastese. La formazione abruzzese, altra grande delusa del torneo, che a dicembre si è rinforzata con un grande ex quale Stefano Capellupo (ma che potrebbe dover rinunciare a bomber Vito Leonetti), salirà al “Morgagni” (calcio d’inizio alle 14.30 di domenica 3) con l’intento di mantenere perlomeno inalterato il confortante vantaggio di 3 punti sui Galletti e la zona calda.
Un’altra tappa fondamentale, dunque, nella rincorsa alla salvezza di Graziani e compagni, anche in virtù del risultato dell’andata, quando Castellani, con la sua unica marcatura in biancorosso, regaló al Forlì un meritato pari (1-1), allo stadio “Aragona”. Tornare alla vittoria casalinga, lontana ormai da sette settimane, sarebbe quindi importantissimo e potrebbe avere diverse ricadute positive sul futuro prossimo dei biancorossi. Con una classifica così corta, infatti, gli scontri diretti potrebbero risultare determinanti al termine del campionato. Ottenere il vantaggio sugli aragonesi, dopo averlo mantenuto con l’Isernia, potrebbe rivelarsi cruciale, oltre che risucchiare nuovamente gli ospiti nella lotta per la sopravvivenza.
In ultima analisi, una vittoria sarebbe una grande e positiva spinta emotiva per tutto l’ambiente forlivese, non solo per il gruppo di mister Stefano Protti, oltre che ossigeno puro per la classifica. Tecnico forlivese assente però a sorpresa dalla canonica conferenza stampa pre-partita per decisione della Società, sostituito dall’inedita coppia formata da capitan Ivan “Ciccio” Graziani e dell’esperto difensore centrale con oltre 100 gettoni in biancorosso Marco Vesi, che hanno presentato così l’incontro di domani, partendo dall’analisi della partita di mercoledì.
Anche ad Isernia un paio di disattenzioni difensive potevano risultare fatali…
Graziani: “Sì, abbiamo rischiato, nonostante una buona prestazione, di compromettere il risultato finale a causa di distrazioni evitabili. Sotto questo aspetto dobbiamo migliorare e per farlo dobbiamo avere paura. Paura di prendere gol, perché la paura ti fa stare sul ‘chi va là’. Fa aumentare l’adrenalina. A volte mi è sembrato che prendessimo gol perché convinti che tanto non sarebbe successo. A volte ci è mancata proprio la paura, che però non va confusa con l’ansia. È l’ansia il vero nemico, perché porta all’errore, mentre la paura ti fa stare sul pezzo. Per combattere l’ansia dobbiamo avere fiducia nei compagni, soprattutto quando le cose vanno non bene, altrimenti si creano panico e scollamento ed arrivano gli errori”.
Vesi: “È vero, in ogni partita abbiamo la conferma che il campionato è molto equilibrato e quindi basta poco per subire. Ad Isernia abbiamo fatto qualcosa in più di loro, che, pur facendo meno, hanno rischiato di farci male. Noi commettiamo ancora troppi errori che dobbiamo correggere”.
Con la Vastese sarà una gara fondamentale. Cosa servirà per vincere domani?
Graziani: “Serviranno fame e cattiveria. Vincendo li risucchieremmo nella lotta per la salvezza, mentre noi ce ne tireremmo momentaneamente fuori. Dovremo però stare altrettanto attenti, perché non potremo permetterci di perdere, altrimenti il distacco in classifica si farebbe pesante. Oltre ai valori tecnico-tattici dovremo saper mettere in campo la fame e la cattiveria. È e sarà importantissima l’unità del gruppo, aiutare i compagni, aver paura di prendere gol e non voler assolutamente perdere. Dovremo ripartire dall’obiettivo di subire zero ed in generale sovrastare l’avversario a livello agonistico ed avere la testa giusta. Per farlo, sia domani che in futuro, sarà necessario lavorare in settimana al 100%, dando ancora di più in partita, perché quello che abbiamo dato fino ad ora non è sicuramente bastato”.
Vesi: “Ogni partita, inoltre, è a se stante. Noi dobbiamo puntare sulle nostre qualità, con cattiveria agonistica ma senza ansia. Essere attenti e concentrati ed esaltare il valore del gruppo attraverso le qualità dei singoli”.
Quest’anno state faticando incredibilmente proprio al “Morgagni”: vi siete dati una spiegazione?
Graziani: ” È difficile da dire. Bisogna capire che c’è da fare un altro tipo di campionato, per salvarci, accantonando le ambizioni d’inizio anno, perché adesso l’obiettivo è questo, giocando con più cattiveria”.
I CONVOCATI
1 Semprini, 3 Gimelli, 4 Baldinini, 6 Brunetti, 7 Di Benedetto, 8 Prati, 9 Graziani, 10 Cascione, 11 Ambrosini, 12 Mordenti, 14 Mazzotti, 17 Croci, 21 Putrino, 22 Aglietti, 23 Vesi, 24 Del Sante, 25 Bungaja, 30 Cenci, 31 Ferrario, 32 D’Angeli, 33 Possenti.