Qualche settimana fa l’aveva descritta come la partita rivelatrice. Quella che avrebbe fatto capire ai galletti chi fossero realmente. Alla vigilia di Lentigione–Forlì, Eugenio Benuzzi parla della difficile sfida che la squadra andrà a giocare domani 8 aprile al comunale V. Levantini di Lentigione (Reggio nell’Emilia).
“E’ sicuramente un momento della stagione molto delicato,” spiega Benuzzi. “A questo punto subentra un po’ di stanchezza, compreso qualche acciacco. Domani Ferri Marini e Ghidini non prenderanno parte alla partita. Sarà convocato Massa, che è un centrocampista della juniores. Vogliamo vincere quella che sarà una grande partita. Sarà certamente un match di cartello, visto che si affrontano la quarta e la sesta forza del campionato. Il Lentigione è una squadra costruita per vincere il campionato, in particolare tra le mura di casa è molto forte. La loro qualità migliore è la fisicità. Hanno giocatori molto importanti come il centrocampista Filippo Savi, ex Parma che ha giocato in Coppa Uefa, l’attaccante Pandiani, per non parlare dell’ex di turno Radoi, che sicuramente vorrà fare bene contro di noi”.
L’allenatore ha avuto modo anche di esprimersi sulla conferma del Ds Cangini, avvenuta in settimana: “La riconferma di Cangini è stato un segnale forte della società. Sono molto felice di questo, ha svolto e sta svolgendo tuttora un lavoro fondamentale per il Forlì, è giusto che si riparta da lui. Con Sandro ho lavorato da subito con grande sintonia, sin dal momento del suo arrivo quest’anno, quando eravamo in enorme difficoltà”. Si riferisce Benuzzi in particolare alla situazione che si era venuta a creare dopo il match contro la Colligiana, dove la società è intervenuta sul mercato per cambiare quasi la metà della rosa.
“Vorrei approfittare di questa occasione per ricordare ancora una volta degli sforzi enormi fatti dai ragazzi durante la stagione. Non è facile scendere in campo ogni domenica quando in settimana si assiste a così tanti cambiamenti. Sia chiaro, non lo dico per me, ma per i ragazzi, che ci mettono sempre il massimo della passione in tutto quello che fanno. Qualche fischio dalla tribuna dopo un errore potrebbe essere sostituito con qualche applauso di incoraggiamento, soprattutto in questo momento della stagione. Vorrei che il nostro pubblico capisse che ora più che mai c’è bisogno di questo tipo di sostegno. E’ vero che abbiamo fatto una brutta prestazione contro la Sangiovannese, è anche vero che in casa non rendiamo come potremmo, ma non mi stancherò mai di dirlo, i miei ragazzi sono da ammirare. Eravamo terzi fino alla settimana scorsa e siamo ancora in corsa per quella posizione. Inoltre, verremo anche sicuramente premiati dalla Lega per il minutaggio che stiamo garantendo ai nostri giovani. Non credo che ci siano molte squadre nel girone che possano vantare tutti questi punti di forza.”
Ci tiene poi in particolar modo il tecnico dei galletti a puntualizzare sul suo rapporto coi tifosi: “Sto vivendo un sogno, per me Forlì è una piazza fantastica e ho anche molto rispetto dei tifosi. Mi ha fatto molto piacere lo striscione in gradinata durante l’ultima gara, ed è per questo che mi sento sempre in dovere di dare qualcosa in più, di migliorare dove possibile e di regalare tante gioie a questo fantastico tifo. Per farlo però ho bisogno del sostegno di tutti i biancorossi, tribuna e gradinata che sia. Non per me, ma per i ragazzi”.