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A Lumezzane il Forlì ha ottenuto il terzo pareggio stagionale dopo quelli di metà settembre con Albinoleffe e Sudtirol. Nel mezzo quattro sconfitte consecutive condite da una preoccupantissima valanga di gol al passivo, 12, avevano fatto temere che la squadra si stesse un pochino sfaldando, schiacciata dalla pressione di una serie di risultati da incubo. Non è così. Allo stadio ‘Salieri’ il Forlì ha mandato un segnale piuttosto evidente: sorda alle critiche, la squadra continua a rincorrere palloni e avversari. Ha poca forza fisica e talento appena sufficiente, ma, direbbero a scuola, si applica. E alla fine qualche punto qua e là continua a strapparlo. Senza dimenticare che alla prima partita con tutta la difesa titolare Adobati-Cammaroto-Conson-Sereni è arrivata la prestazione più convincente del reparto: magari non è un caso. Con un po’ di fortuna in più, mancata anche a Lumezzane, il Forlì potrebbe essere vicinissimo alla zona playout.

Il primo tempo è stato brutto da vedere: anche il Lumezzane veniva da un periodo difficile, con l’esonero dell’allenatore gemello Antonio Filippo sostituito da Luciano De Paola e quattro partite consecutive senza segnare gol. Le squadre erano contratte, i passaggi corti o poco precisi, le giocate importanti ridotte al minimo. Unica occasione da segnalare un colpo di testa ravvicinato di Barbuti salvato da Turrin con una zampata istintiva da gran portiere. Fine, riposo.

La ripresa è stata completamente diversa. Il Lumezzane ha alzato il baricentro colpendo per caso un palo su punizione, ma si è esposto ai contropiedi del Forlì: prima Ponsat e poi soprattutto Bardelloni hanno avuto tra i piedi la palla del vantaggio. A quale punto, a cavallo dell’ora di gioco, la voglia di vincere ha preso il sopravvento sui giocatori e, complici i cambi, i reparti di entrambe le squadre hanno perso molte misure. Sono piovute occasioni da gol un po’ per tutti: Sereni ha salvato a porta vuota, Tentoni, Speziale, Parigi, Piccoli (molto bene la sua partita nonostante la condizione fisica ancora approssimativa, è un titolare) e Sorbo hanno sprecato ottime chance per indirizzare irrimediabilmente la partita. Un gol sarebbe stato decisivo ma nessuna delle due squadre ha avuto la forza di prendersi i tre punti, e alla fine (92′) Tentoni, entrato alla mezzora per un infortunio muscolare di Tonelli (tempi da valutare) è rientrato dalla sinistra procurandosi in area lo spazio per calciare: abbiamo pensato tutti che avrebbe segnato e invece ha calciato bergkampianamente la palla in direzione fallo laterale. Zero a zero ed è giusto così.

In classifica il Forlì (3) resta naturalmente ultimo, sui carboni ardenti dell’unica casella che costa la retrocessione diretta, ma rosicchia un punto sulla penultima, che adesso è il Mantova a quota 6. La stagione è lontanissima dall’essere finita. Pazienza. sabato prossimo ad esempio arriverà al ‘Morgagni’ il Santarcangelo, protagonista fin qui di un campionato eccellente (14) ma sconfitto in casa dal Padova ieri . Basterebbe poco per rianimarsi.

da lega-pro.com

Capitolo Cangini: il diesse era allo stadio di Lumezzane e si è visto la partita in solitaria.

non per modo di dire

Lunedì o martedì i soci si vedranno e a quel punto si farà una presumibile conta per decidere se la volontà di Fabbri è condivisa. Gadda sta col diesse: elemento da non sottovalutare e che potrebbe cambiare, clamorosamente, qualche carta in tavola.