La sala Dante del Grand Hotel Mattei di Ravenna ha ospitato questa mattina la presentazione di Lewis Sullivan, nuovo giocatore statunitense dell’OraSì Basket. Classe ’95 nativo dell’Alabama, Sullivan è alla prima stagione nel campionato italiano, la terza consecutiva in Europa dopo il biennio giocato in Ucraina. È stata anche l’occasione per un primo lancio della campagna abbonamenti, che partirà la prossima settimana e di cui verranno comunicati tutti i dettagli a partire da lunedì.
Come in occasione dei precedenti incontri, è stato il coach dell’OraSì, Alessandro Lotesoriere, ad introdurre il suo giocatore: «Lewis è un profilo giovane e ambizioso, che ben si sposa con il nostro progetto tecnico. È un ragazzo con una grandissima carica e sa trasmettere tanto dal punto di vista emozionale anche in allenamento, in attesa che i tifosi scoprano questa sua dote partita dopo partita. A livello tecnico mi piace l’idea che possa convivere bene con i nostri due lunghi e il fatto di poter giocare insieme a Gazzotti, Simioni e all’occorrenza anche con Oxilia ci offre una maggior varietà di situazioni tattiche. Sono molto contento che abbia accettato subito la nostra proposta, è con noi solo da una settimana e stiamo lavorando sia al suo inserimento che alla ricerca di quelli che saranno i nostri equilibri definitivi. Le due amichevoli con Fabriano servono proprio ad aiutarci in questo».
Così, invece, Sullivan, che giocherà con la maglia numero 22: «Ho scelto la proposta di Ravenna perché mi è piaciuto il ruolo che mi ha prospettato la società e ho sentito la fiducia del coach, in più l’Italia è un paese dove si gioca un basket di livello e mi interessa anche conoscere una cultura differente. Sono contento di essere qui, nel periodo in cui sono rimasto negli Stati Uniti ho approfittato per stare con la mia famiglia ed allenarmi in maniera individuale per mantenere un buon livello fisico. In casa mia tutti giocano a basket e si vedono molte partite. Quando sono arrivato a Ravenna ho subito ricevuto una calorosa accoglienza da parte del gruppo, i miei compagni mi hanno fatto sentire parte di loro fin dal mio primo giorno e dopo ogni allenamento quotidiano mi sento sempre più inserito nelle dinamiche della squadra».