E’ arrivato maggio, il sole che finalmente scotta la pelle, le coppiette sbaciucchiose al parco urbano. Spolveri le infradito e pensi: evviva, l’inverno finalmente è finito.
E invece no.
Unieuro e Forlì sono ancora, entrambe, coi piedi nel fango. L’appartamento a Lido Di Classe dovrà restare impolverato ancora qualche settimana perché da questo weekend si fa maledettamente sul serio sia al Morgagni che al Palafiera: è inutile e anzi dannoso pensare ad altro che non sia il biancorosso. Tutto quello che è successo finora – i cori, gli esoneri, le squalifiche, i rimpianti, i filotti, le multe, gli infortuni – ha lo stesso peso di una promessa di Halcombe. Tutto quello che succederà da oggi in poi avrà invece un significato cruciale nel futuro delle principale società sportive forlivesi.
Unieuro
Stasera con palla a due alle insolite 19,30 si gioca in via Punta di Ferro gara 3 della serie salvezza con Scafati. Il parziale è 1-1 e la buona notizia è che la squadra allenata da Valli ha dimostrato in Campania di potersela almeno giocare contro Fantoni e compagni.
Ogo, gran ciambelliere in gara 1
Non è tantissimo ma è probabilmente più di quello che si aspettava la gran parte degli osservatori neutrali, convinti che il roster a disposizione di Perdichizzi fosse una tacca sopra nei numeri, nella qualità e anche nella condizione fisica. Così non è stato nelle prime due sfide in Campania ed è logico immaginare che sul parquet di casa davanti a 4.000 tifosi i romagnoli possano giocarsi la partita almeno alla pari.
Quello di oggi è il turning point della serie: chi vince avrà due match ball ed è molto probabile che alla fine si aggiudichi il confronto. Gara 4 sarà domenica sera: in caso di doppia vittoria di una delle due la serie finisce altrimenti il palcoscenico torna a Scafati mercoledì sera (in contemporanea ad Atletico-Real) per la bella.
Per la Pallacanestro Forlì 2.015 è stata, inutile ricordarlo, una stagione costosissima e tribolatissima. Chiuderla con un pizzico di entusiasmo e ottimismo faciliterebbe la crescita della società, il dipanarsi di alcune matasse (Garelli, One Team. Gm, Palafiera) tuttora irrisolte. Forlì sarà chiamata nelle prossime settimane a scelte cruciali per il futuro a lungo termine prima ancora che per il prossimo anno, una stagione nella quale – fermo restando l’A2 – il rilancio potrebbe essere importante. Però bisogna finire bene. E per finire bene occorre vincere stasera.
Forlì
Al Morgagni l’appuntamento è per domenica alle 14,30. Non è quella con l’Ancona una partita imperdibile dal punto di vista tecnico, anzi: i marchigiani già retrocessi hanno la testa altrove e anche le divise da gioco, rubate nella notte tra mercoledì e giovedì dalla sede. La vittoria della squadra di Gadda – che nonostante l’impresa mastodontica di portare il gruppo fino a un passo dalla salvezza pare sia stato messo recentemente quasi alla porta dalla società – appare scontata ma potrebbe non essere sufficiente per festeggiare la permanenza in Lega Pro (abbiamo spiegato qui la faccenda). Di fatto però è tutto possibile ed è una di quelle partite nelle quali si tiene un occhio al campo e l’altro sullo smartphone, aggiornando i risultati delle altre in attesa del miracolo (oggi è il 5 maggio, per dirne una a caso).
La tentazione di portare la fidanzata al mare è umana ma occhio a quello che potrebbe succedere in viale Roma. Perché robe così poi si raccontano per qualche generazione e perdersela per pigrizia non sembra una scelta oculatissima.
Altre del weekend: sabato pomeriggio il softball gioca al Buscherini contro la Pro Roma (gare alle 16 e alle 18,30) la quinta giornata di andata, con la nuova americana Courtney Gano in campo.
che non sembra tanto peggio di Bardelloni
Domenica infine c’è gara tre dei Tigers a Campli: gli arancioneri allenati da Giampaolo Di Lorenzo hanno disputato una regular season sorprendente e si stanno giocando i playoff di serie B. Anche il loro risultato è sull’1-1 grazie alla bella vittoria ai Romiti di giovedì sera: la gara decisiva sarà domenica sul parquet di Campli, nel teramano.