Difficile missione quella che si prospetta per la Pallacanestro 2.015, che cercherà di strappare in quel di Trieste la prima vittoria della stagione lontano dal Pala Galassi. Quella triestina è tifoseria unita a quella forlivese da un gemellaggio di vecchia data, ma c’è da giurare che se il clima sugli spalti sarà amichevole non altrettanto sarà quello in campo. Le premesse lasciano infatti presagire una partita dura, nervosa e dalle basse percentuali: Trieste ha la terza miglior difesa del girone con 70,3 punti subiti a gara, Forlì è quella che concede la più bassa percentuale da due punti (45%). Saranno le difese a farla da padrone. Come se non bastasse le due squadre sono tristemente accomunate dal punto di vista della produzione offensiva, esibendo due dei tre peggiori attacchi del campionato corredati da pessime percentuali di realizzazione dall’arco (28% per Trieste, addirittura 26% per Forlì fanalino di coda in questa graduatoria). Sono invece molto diversi, per non dire opposti, gli umori con cui le due squadre arrivano all’appuntamento: Trieste ha messo uno stop alla corsa della lanciatissima Orasì Ravenna mentre Forlì non è riuscita a respingere l’attacco degli Sharks Roseto, cadendo per la prima volta davanti al proprio pubblico. L’Unieuro dovrà essere brava a resettare e ripartire, espellendo in fretta le tossine di due frazioni conclusive giocate davvero in malo modo che potrebbero aver seminato qualche incertezza nella truppa di Gigi Garelli.
Per Trieste, come per Forlì, l’apporto più consistente al tabellone segnapunti arriva dalla coppia a stelle e strisce. Javonte Green e Jordan Parks sono due americani interessanti. Guardia il primo e ala il secondo, combinano capacità realizzative a spiccate doti difensive ed atletiche. Insieme portano in dote 30 punti a partita, seguiti da Matteo Da Ros (9) e Stefano Bossi (9). Il tecnico lungo ex Verona e Barcellona è una delle certezze di coach Dalmasson, mentre Bossi, che festeggerà i 22 anni proprio domenica, compone con Andrea Pecile una coppia registi a triestinità doc. Pecile, veterano della compagine triestina con i suoi 36 anni, ha accusato qualche problema fisico in avvio di stagione ma ha sfoderato nell’ultima gara contro Ravenna un 3/3 dai 6,75 che la dice lunga sulla sua voglia di appendere le scarpe al chiodo. Altre armi triestine da tenere d’occhio sono le guardie Lorenzo Baldasso, che mette in mostra un 48% da tre in stagione, e Bobo Prandin: come ben sanno gli aficionados del Palafiera ha la sgradita tendenza a sfoderare grandi prestazioni quando vede le maglie biancorosse di Forlì.
In casa Unieuro il bollettino medico è stazionario: unico indisponibile Simone Pierich.