Stamattina il Forlì ha giocato una partitella in famiglia al campo sintetico antistante il Morgagni. Si trattava della prima occasione per vedere all’opera il nuovo grande acquisto, l’attaccante bolognese classe 1981 Davide Succi. E infatti c’erano una trentina di curiosi di là dalla rete, oltre alla dirigenza al gran completo e al presidente Stefano Fabbri.
Gadda – assenti per acciacchi Sereni e Spinosa, Conson invece era in permesso paternità: ha avuto una figlia – ha schierato due squadre equilibrate, evitando però di “accoppiare” già Succi ad uno dei suoi possibili compagni d’attacco: Bardelloni e Ponsat formavano infatti insieme a Capellini il tridente offensivo dei blu, mentre l’ex Padova e Chennaiyin era, con un kalloniano numero 2 sulla schiena, in tandem con Parigi il terminale dei biancorossi, che aveva in Ricci Frabattista il teorico numero 10. A centrocampo nella squadra di Succi c’erano Piccoli centrale, Tonelli e Martina Rini mezzali.
La partita è stata giocata su ritmi e concentrazione alti. Nel primo tempo Succi ha svariato sul fronte d’attacco partendo da destra ma cambiando spesso di posizione con Parigi. Si è liberato un paio di volte in area e ha servito palloni invitanti ai compagni, ha effettuato due sponde di testa in area di rigore, ha provato una girata debole dal limite e ha calciato una punizione scegliendo la soluzione rasoterra sul palo del portiere: parata. Ha avuto anche una ghiottissima occasione per sbloccare la partita ed entrare per la prima volta nel tabellino dei marcatori, ma a tu per tu con Semprini (ottimo) ha cercato un tocco morbido risultato di facile lettura all’ex Rimini.
Nella ripresa è emersa con una certa evidenza la sua condizione fisica non ancora ottimale, tanto che il nuovo centravanti del Forlì ha toppato per scarsa lucidità altre due occasioni che fanno parte del suo bagaglio tecnico: prima si è fatto respingere un piatto destro da pochi passi
e poi nel finale ha alzato un pallonetto semplice semplice.
Nel complesso però la prestazione dell’attaccante è stata positiva. Ha già dimostrato una lettura delle situazioni fuori categoria – nessun altro si è presentato tre volte davanti al portiere – e ha soprattutto messo in campo tutta la sua esperienza al servizio della squadra. Ha attivato il pressing offensivo e i ripieghi del reparto, ha guidato le uscite dei compagni e chiamato le scelte in particolare a Tonelli, da vero e proprio allenatore in campo.
In definitiva il suo apporto è stato per metà tecnico e per metà tattico, sebbene ancora poco atletico. Durante la prossima settimana Succi affinerà la brillantezza fisica, in vista del primo match ufficiale in programma domenica prossima al Morgagni contro il suo Padova (anticipata alle 14,30). L’impressione è che quanto disse durante la sua presentazione a stampa e tifosi, “non sono qui per fare figuracce”, sia qualcosa che pensa e vive davvero. Per il Forlì si tratta di un’ottima notizia.