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Domenica pomeriggio debutterà nel match contro Treviso il nuovo ledwall quadrifacciale del Palafiera. Un gingillo supertecnologico che se utilizzato con professionalità – e non riesco a immaginare qualcuno che possa sbizzarrirsi col ‘coso’ più del Gira – cambierà faccia a tutto il Palazzo rendendo l’esperienza della partita qualcosa di nuovo, coinvolgente e quasi unico nel panorama italiano. Bene, grandi, fantastico, non vediamo l’ora. Quasi tutti.

Nell’ultima settimana la questione di chi paga il nuovo tabellone è balzata inaspettatamente al primo posto della moribonda agenda politica forlivese. Tanto che, per dire, il resoconto sul Carlino dell’ultimo consiglio comunale (martedì 11 ottobre) è stato questo.

la faccenda del nuoto è ancora più complicata

La polemica politica sollevata dal centrodestra (in particolare dal capogruppo di Forza Italia, sì a Forlì esiste ancora, Fabrizio Ragni) verte fondamentalmente su due questioni:

1) l’opportunità per un Comune nel quale ‘mancano i soldi per sicurezza e verde pubblico’ di sborsare 128mila euro per un tabellone di ultima generazione (gli altri 146.400 li mette la società Pallacanestro 2.015);

2) più sottotraccia i presunti favoritismi a vantaggio della società Pallacanestro 2.015.

28 luglio – Il bando – Chi vince paga tutto

Il 28 luglio 2016 il Comune di Forlì pubblica un avviso ‘Per ricerca di sponsor per la fornitura di un tabellone elettronico multimediale segnapunti per l’impianto comunale Palagassi’. All’articolo 2 il dirigente Michele Pini scrive:

All’articolo 6 è indicato invece il tipo di tabellone elettronico già scelto per il Palafiera, con tanto di prezzo stimato entro un range di 50mila euro:

Il bando ha vita brevissima: le proposte di sponsorizzazione devono pervenire in Comune entro il 30 agosto, cioè 33 giorni dopo la pubblicazione. Non sono attese file agli sportelli, anzi. Infatti il Comune ‘si riserva la facoltà di procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola proposta ritenuta valida, e si riserva altresì la facoltà di non aggiudicare qualora nessuna proposta risulti conveniente o idonea’. La chiave della faccenda è tutta qui. Perché la proposta arriva ed è una sola, quella di Pallacanestro 2.015. Ma è al ribasso, parecchio al ribasso rispetto alle pretese iniziali del Comune.

15 settembre – Cambia la garanzia – Approvazione

Il 5 settembre si riunisce la ‘Commissione di gara’, brainstorming di esperti chiamati a valutare l’unica proposta pervenuta nei 33 giorni di bando: 5 anni di sponsorizzazione del palazzo, 225mila euro il costo del tabellone, sconto di 15mila euro per sette anni sull’affitto al Palafiera (15X7=105). In pratica Pallacanestro 2.015 chiede al Comune di partecipare alla spesa: 120mila li mette la società di basket, 105 il pubblico sotto forma di mancati introiti sull’affitto.

Il passaggio però non convince la Commissione di gara, che boccia la proposta.

Ventiquattrore dopo però la stessa Commissione firma una nota con la quale chiede a Pallacanestro 2.015 il ‘miglioramento del punto di vista economico e/o tecnico della proposta presentata’. E due giorni dopo, l’8, la società biancorossa gioca la sua carta: proponiamo, scrivono, ‘la seguente miglioria: durata della garanzia della fornitura offerta: 24 mesi dalla data del collaudo compresa l’elettronica di controllo’. Non esattamente una borsa piena di soldi: di fatto aumenta di un anno la garanzia sull’elettronica di controllo. Ma tanto basta alla Commissione che ritiene ‘globalmente accoglibile’ la proposta, anche perché, scrive, ‘è necessario e improcrastinabile sostituire l’attuale tabellone elettronico’.

La parte di spesa a carico del Comune 105.000+Iva=128.100 viene finanziata interamente nell’esercizio 2016. Per gli aspetti contabili l’amministrazione provvede ad una variazione di bilancio. Il nuovo tabellone quadrifacciale può debuttare contro Treviso.

i giocatori già sognano

Di seguito i documenti scaricabili: il bando e l’assegnazione.