Un sogno, una meraviglia. L’Unieuro vince, stravince, strapazzando un’attonita Fortitudo – ora in crisi: 3 gli stop in fila a evidenziare quanto alle ambizioni di promozione non corrisponda un assetto adatto, specie in area – nel derby più sentito dai forlivesi. Senza Fossa (ma con la diretta TRC) a gustarsi uno show al limite della perfezione sono “solo” i 4.000 e passa fedeli biancorossi: un match che riconcilia definitivamente la squadra con la piazza dopo tanti passaggi amari, sconfitte evitabili.
La cronaca – Prima nota è per i quintetti: Forlì scende con l’usuale Naimy, Jackson, Severini, Castelli e, nonostante i dubbi sulla tenuta muscolare, Diliegro; la Fortitudo porta un inusuale Okereafor, Cinciarini, Rosselli, Chillo, Gandini. Il vero mistero alla palla a due è però l’assenza in panca “Effe” di Matteo Boniciolli – si scoprirà poi esser stato costretto a restare in spogliatoio da un improvviso abbassamento di pressione – sostituito dal vice Comuzzo. Primi scambi, primi minuti e la PF riprende a stretto giro la scelta – a dir poco errata visto lo 0/7 da 6.25 metri al 7’ – di scardinare la scatola ospite con tiri dalla distanza. La riprende innescando la sua torre Diliegro: Dane ripaga con 6 punti a fila, avviando un bel duello su tavoli differenti con Cinciarini (non tenuto da un abulico Jackson). La guardia ospite mantiene le distanze (6-10, 5’) mentre Forlì dall’arco è sempre a livello di zero assoluto. La partita si trascina, scantonando tra giochi sporchi e palle perse, brutture e tensioni, cui il faro degli ospiti Mancinelli offre il suo contributo spadellando senza tregua. La sterzata brusca la imprimono i perimetrali dei romagnoli: Severini sgancia la prima bomba biancorossa (pareggio), Fallucca raddoppia ed è sorpasso, +3, 17-14 (8’30”). Tanto basta per andare al primo stop avanti 17-16. Nel secondo quarto le leve fresche bolognesi – Fultz, McCamey, Amici – non alzano il livello dei biancoblù, che faticano non tanto dietro, bensì a costruire giochi per sfondare la muraglia romagnola. Difensivamente Forlì è semplicemente perfetta, andare a canestro è una mezza impresa per gli osannati arieti fortitudini. Ai balbettii d’inizio quarto, i cinque Unieuro trovano rimedio con inusuale aggressività a rimbalzo offensiva che, pur non ripagata a suon di canestri, segnala che Forlì ha la voglia di restituire ogni botta presa. L’impennata che spezza le gambe alla Consultinvest è l’illuminazione sulla via del PalaGalassi di Joshua Jackson: l’USA, dopo 14’ impalpabili, giocando col ferro, mette il primo cesto della serata (21-18). E’ come una doccia che risveglia dopo una sbronza. Mentre Diliegro fa barba e capelli a Chillo – perché coach Comuzzo insista nel tenerlo al posto di Gandini è un enigma – ecco sul parquet prende vita l’azione maestro, quella che davvero ribalta il tavolo: stoppata di De Laurentiis su…? Sì, Chillo. Palla lunga a Jackson che scocca la tripla del +8: 26-18, 14’30”. Bologna letteramente si sfalda: Severini, liberissimo in fronte, apre le danze dalla lunga e Naimy al 16’ referta lo sbando bianco blu: 32-18, 16’. Comuzzo non coglie il vento che è cambito, Forlì prende il volo sulle ali di un Jackson infuocato: negli ultimi 6’ del II, l’ex Scafati ne mette 14 (con 4 su 6 da 3) con una facilità impressionante, monetizzando uno strapotere in ogni fase di gioco, tutto fuorché prevedibile. A metà partita è +22, 43-21. 5 i punti della Fortitudo, 1 solo canestro su azione il resto su liberi.
La ripresa potrebbe spaventare, ma lo strapotere era tale prima dell’intervallo che neppure la sosta può incrinarlo. Rosselli, Mancinelli, Okereafor, McCamey: non si salva nessuno dei top player biancoblù. Dall’altro lato, Severini, Castelli, Naimy e Jackson proseguono l’opera d’ingegneria edile: la costruzione di un tombale +30. Che arriva a pochi secondi dalla fine di quarto con tripla di Josh: 70-40. E’ tutto semplicemente fantastico in casa Unieuro: triple, assist (di Yuval), canestri su canestri, manca solo che piova miele che già dai rubinetti sgorga cioccolato. E la Fortitudo? Imbambolata, attende solo la fine di una delle peggiori prestazioni dell’anno. Nell’ultima frazione, un po’ intorpidita dall’estasi, si registra un timidissimo batter d’ali ospite – Chillo che s’incunea cogliendo il calo fisico e le difficoltà fisiche di Dilegro; Fultz mette un paio di triple: 77-56, 33’10” – ma è tutto vuoto e inutile. Jackson alza la mano, mette punti che lo porteranno a farne 30 (80-56, 34’30”) e apre la festa.
Unieuro Forlì – Consultinvest Bologna 91-67
(17-16, 26-5, 27-22, 21-24)
Unieuro Forlì : Darryl Joshua Jackson 30 (1/3, 8/15), Yuval Naimy 15 (3/7, 2/9), Dane Diliegro 15 (6/9, 0/1), Giovanni Severini 14 (1/3, 4/5), Riccardo Castelli 7 (2/3, 1/1), Matteo Fallucca 5 (1/2, 1/4), Quirino De Laurentiis 3 (1/3, 0/0), Iba Koite Thiam 2 (1/2, 0/1), Luca Campori 0 (0/0, 0/1), Francesco Gellera 0 (0/0, 0/0), Simone Ravaioli 0 (0/0, 0/0), Davide Bonacini 0 (0/0, 0/0).
Tiri liberi: 11 / 15 – Rimbalzi: 41, 14 + 27 (Dane Diliegro 11) – Assist: 24 (Yuval Naimy 13)
Consultinvest Bologna : Matteo Chillo 18 (9/14, 0/0), Daniele Cinciarini 14 (7/11, 0/0), Robert Fultz 14 (0/2, 4/7), Teddy Okereafor 8 (2/4, 1/2), Demetri McCamey 4 (1/2, 0/3), Luca Gandini 3 (1/2, 0/0), Guido Rosselli 2 (1/3, 0/2), Stefano Mancinelli 2 (1/4, 0/2), Giovanni Pini 2 (1/2, 0/0), Alessandro Amici 0 (0/4, 0/2), Marco Murabito 0 (0/0, 0/0), Marco Montanari 0 (0/0, 0/0).
Tiri liberi: 6 / 8 – Rimbalzi: 27, 6 + 21 (Guido Rosselli, Stefano Mancinelli 5) – Assist: 15 (Guido Rosselli 5)
La Chiave
Forlì la vince – stravince – buttandola sull’intensità fisica. Impressionante è la rasoiata inferta alla Fortitudo alla voce rimbalzi: 44 contro 32, 15 a 8 solo in attacco. Come dire: le canotte biancorosse erano ovunque. Non c’è un duello che le Aquile abbiano vinto, non uno: Rosselli, Mancinelli, Cinciarini, Amici sono apparsi frastornati dalla pressione difensiva – per non parlare di McCamey e Okereafor… – dei romagnoli. Ma l’Unieuro non è stata solo sciabola, ha utilizzato parecchio il fioretto: il 43% dall’arco (16/37 contro un misero 5/18 Consultinvest) confezionato in gran parte da Josh Jackson (8/15) e Giovanni Severini (4/5) ha squagliato ogni velleità biancoblù d’asserragliarsi entro i 6.25 metri.
Foto Massimo Nazzaro – Pallacanestro 2.015
Le Pagelle
FORLI’
Diliegro – 15 punti, 11 rimbalzi e non doveva neppure giocare. Roccioso, quando Forlì stenta a trovare la chiave del match chiama palla e fa quel che deve. Voto: 8
Castelli – Il capitano lavora sporchissimo, quasi 25’ da guastatore puro e difesa su chiunque, mancano all’appello solo i ragazzini con lo scopone. 7 punti con 3/4 dal campo. Voto: 7
Fallucca – 2/6 dal campo, punge meno delle occasioni avute in una notte magica per tutti. Voto: 6
Naimy – Fa 2 su 9 dall’arco, roba impensabile per il Professore, ma quasi non se ne accorge nessuno. 13 assist e 15 punti a condire una regia pulitissima e tanto acume tattico. Voto: 8
Campori – In 5 minuti non riesce a refertare punti. Peccato. Voto: 6
Jackson – 14’ da cancellare, 26’ da 30 punti con 8 su 15 dalla lunga. Alza la mano e potrebbe pure voltarsi che la palla si sa già che farà ciuf. Una prova che lo legherà indelebilmente a quella sera del 25 marzo quando “Forlì distrusse la Fortitudo”. Voto: 9
Gellera – s.v.
Severini – 7 rimbalzi, 14 punti (3/4 da 3) in 26’ è un rapporto numeri/minuti giocati impressionante. Voto: 8
Thiam – Lotta, tiene la posizione, segna e fa pure la faccia cattiva con Chillo. Avanti così Iba, avanti così. Voto: 6
De Laurentiis – Non il massimo in attacco, il meglio lo offre dietro (8 rimbalzi, 4 in attacco) dove da ala o al posto di Diliegro non perde mai un colpo. Voto: 7
FORTITUDO BOLOGNA
Cinciarini – Parte bene poi inciampa e si lascia prendere dalla rotta biancoblu. Comunque preciso, a tratti vitale. Voto: 6
Mancinelli – 1/6 dal campo, vaga sul parquet distinguendosi più per il nervosismo che altro. Voto: 4
Okereafor – Impalpabile. Se questo è il play che dovrà guidare la Effe verso un radioso play-off, beh, magari era meglio far altri acquisti. Voto: 5
Fultz – A partita andata mette punti a bottino per il resto ci capisce poco pure lui della difesa romagnola. Voto: 5
Chillo – Si fa pettinare la chioma da Diliegro per 30’. Quando Forlì veleggia a +30 e Dane cala, riesce a portarsi a casa 18 punti. Voto: 5
Gandini – Sotto-utilizzato da Comuzzo, nel poco giocato mette i presupposti per non farsi rimpiangere quando sta in panca. Voto: 5
Amici – Beccato, fischiato, poco apprezzato. Il peggio lo fa lui, con le sue mani: nulla. Voto: 4
Rosselli – L’ex virtussino è la delusione più grande della serata. Una prestazione pessima al tiro ci sta, ma non compensa neppure con la sua usuale sostanza e visione di gioco. Voto: 4
Pini – 7’ e non sentirli. Voto: 5
McCamey – Non può essere questo il vero McCamey. O sì? Nel caso, il giudizio non può che ricalcare quanto già detto di Okereafor. 1/5 dal campo, 4 punti, 2 perse. Voto: 4