Ti sarà inviata una password tramite email.

Accordo a un passo: sarà con ogni probabilità Vincenzo di Meglio il responsabile del settore giovanile One Team. Nei giorni scorsi i vertici della società forlivese, 800 ragazzi in batteria, hanno raggiunto in aereo il tecnico campano mettendo sul piatto una proposta triennale – a cifre fuori mercato per il basket giovanile – che lui stesso ha ammesso essere “irrinunciabile”. Il sì è atteso ad ore: sfumato il sogno Carasso One Team si è buttata dunque su un altro top di gamma, e stavolta sembra proprio sul punto di chiudere l’accordo. Ora la domanda ovvia è: di chi stiamo parlando?

Intanto Di Meglio, originario di Torre del Greco, è un coach giovane: 46 anni da compiere il prossimo 7 giugno. E’ laureato in architettura e allena da metà anni ’90. Due anni da vice a Rimini una dozzina di anni fa, il secondo a Sacco ma il primo a Cedro Galli, ultimo triennio a Torino con qualche scudettino (i maligni asseriscono: “Con atleti più comprati che creati”). Il suo riferimento è sempre stato coach Andrea Capobianco, di cui è stato assistente nella Nazionale Under 18. E’ anche formatore di I livello del CNA e docente del corso di basket alla Facoltà di Scienze Motorie all’Università di Tor Vergata.

Nella sua filosofia gli allenamenti sono sempre meno di squadra e sempre più individuali, mentre risulta centrale la figura del preparatore fisico. E’ anche possibile che – visti i pregressi – spinga la società all’acquisizione di giovani forti da fuori Forlì per far “decollare” in fretta il progetti anche dal punto di vista dei risultati. In questa bella intervista a Basket Coach si intuiscono comunque molte idee, e anche la solidità del personaggio.

Resta da attendere l’ufficialità, insieme ai dettagli: Di Meglio avrà solo compiti di coordinamento o anche di crudo parquet? E ancora, come prenderà il suo arrivo il mondo degli allenatori forlivesi rimasti al palo? Non sono pochi quelli che, dopo il no di Carasso, avevano immaginato di poter ambiziosamente ricoprire quel ruolo. Che invece Cicognani e One Team hanno – seguendo la logica che li aveva condotti a Carasso – affidato ad un “esterno”.