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Riccardo Castelli ha finalmente concluso una telenovela che dopo l’affaire Valerio Amoroso pareva destinata ad un finale amaro: è lui l’ultimo rinforzo dell’Unieuro, condizioni di Reati permettendo. Già: il polso dell’esterno ex Tortona desta parecchie preoccupazioni ed è ancora in fase di valutazione ma la sua stagione potrebbe addirittura essere già terminata, motivo per cui la PF ha già preso contatti con Mantova per sondare un eventuale passaggio di Andrea Casella in maglia biancorossa.

Castelli completa con Melvin Johnson, ‘Ogo’ Adegboye e Ryan Amoroso, un poker di rinforzi con cui la PF ha rivoluzionato il proprio organico e rifondato interamente il progetto iniziale. Lo sforzo economico necessario è stato davvero importante ed è la dimostrazione più lampante della qualità delle persone coinvolte nella PF 2.015 e nella fondazione. Alle parole sono seguiti solidi fatti, per una piazza che ha visto transitare Max Boccio e regali di Natale assortiti è una novità non da poco.

Considerando anche Reati, arrivato a dicembre, Valli avrà a disposizione un quintetto completamente nuovo rispetto a quello con cui Gigi Garelli ha iniziato la stagione, a conferma che gli errori estivi di valutazione e soprattutto l’infortunio di Blackshear, vero cardine del progetto iniziale, hanno costretto a scelte radicali, complicate da un mercato di riparazione che ha offerto rare e costose opportunità. Basterà per salvare questa stagione maledetta?

Forlì attualmente si trova all’ultimo posto in solitaria, non vince da novembre ed il menù delle prossime giornate propone sulla tavola del Palafiera tre pietanze alquanto indigeste (Trieste, Fortitudo e Piacenza) seguite da uno spareggio salvezza da brividi in quel di Recanati. I marchigiani nel frattempo hanno trovato il proprio equilibrio dopo lo scambio ReynoldsRush, hanno iniziato a marciare spediti e incamerato punti importanti. Difficile essere ottimisti davanti a questo scenario ma analizzando l’evoluzione della squadra dall’insediamento di Giorgio Valli in poi la partita di domenica scorsa indica che i tempi sono maturi per scrostare quel maledetto 8 nella casella dei punti. A Roseto era inevitabile pagare lo scotto di due novità nel quintetto base: l’intesa che si crea in partita non la si può ottenere con gli allenamenti ed il conto è stato puntualmente saldato con un primo tempo scialbo in attacco e molle in difesa. Nei successivi due quarti e nell’overtime però la squadra ha fatto vedere una coesione difensiva diversa, tenendo sotto media uno dei migliori attacchi del girone e recuperando quasi 20 punti di distacco.

In attacco si sono intravisti notevoli margini di miglioramento: l’intesa con il resto della squadra di Johnson, Adegboye e Amoroso non potrà che migliorare e da qui alla fine faranno sentire il loro peso. Adegboye ha giocato un secondo tempo di grande personalità e Ryan Amoroso è stato poco appariscente ma ha messo al servizio dei compagni il suo contributo di piccole grandi cose, particolari che si notano poco ma sono fondamentali per far funzionare una squadra: blocchi, presenza a rimbalzo, posizione difensiva. Nel momento in cui i compagni lo coinvolgeranno al meglio in attacco Valli potrà sfruttare anche le sue doti di passatore e giocatore che partecipa attivamente alla costruzione del gioco.

Melvin Johnson era alla seconda uscita con la canotta biancorossa ed è sembrato un giocatore decisamente diverso rispetto all’esordio: tante responsabilità prese, fin troppe si potrebbe dire, ma l’impressione è quella di un percorso di avvicinamento a quello che Valli vuole da lui. Non bisogna dimenticare che si tratta di un rookie che si sta ancora adattando ad un basket diverso ma il talento non manca, ora si tratta di disciplinarlo e convogliarlo nella giusta direzione. La sintonia con il coach sembra ottima, la speranza è quella di un miglioramento partita dopo partita, specialmente per quanto riguarda le scelte di tiro e la capacità di incidere nei momenti importanti.

Altra nota positiva tornata da Roseto, inattesa e per questo più gradita, è Iba Thiam: messo dentro da Valli per ovviare ai problemi fisici accusati in settimana da Paolo Rotondo non solo ha tenuto bene il campo ma ha impressionato positivamente per il tasso di energia che ha saputo apportare. Valli su di lui sta lavorando in maniera particolarmente attenta, è evidente che ci vede la stoffa con cui confezionare un buon giocatore. Il giovane senegalese è un talento da mettere a frutto con pazienza, soprattutto in ottica futura, ma non ci stupiremmo se già in questo finale di campionato dovesse scalare posizioni nelle gerarchie del coach.

La classifica è quella che è, inutile illudersi, ma la squadra è stata rinforzata ed è viva e pronta a battersi. Alle spalle c’è una società che ha mostrato tutta la propria solidità. Tocca ora al popolo del Palafiera stringersi attorno a questi ragazzi e far tremare la mano agli avversari con il proprio ruggito: la serie B può attendere.