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Nemmeno il tempo di mettere in standby il tutto per qualche settimana, metabolizzare il ko contro l’attrezzata Firenze al primo turno playoff, che per i Tigers Forlì è già tempo di gettare lo sguardo in avanti, verso il prossimo campionato. Non ha infatti intenzione di lesinare tempo, la società forlivese, che proprio dalla stagione appena conclusa desidera ripartire e costruire qualcosa di sostanzioso, tecnicamente parlando, per continuare nel proprio percorso di crescita “progressivo”. Come conferma il presidente delle “tigri” arancionere, Giampiero Valgimigli, tra bilanci di fine campionato e previsioni a tutto campo sul futuro.

Presidente Valgimigli, i suoi Tigers hanno appena concluso il proprio 2017-18 uscendo a testa alta dai playoff contro un’avversaria decisamente tosta. Che stagione è stata, nel complesso, per voi?

“Un’annata sicuramente positiva per tutto il mondo Tigers, questo è fuori discussione. Ma preferirei però scindere il lato tecnico da quello societario”.

Iniziamo sciorinando le questioni prettamente “di campo”.

“Per quanto riguarda la parte sportiva, il nostro obiettivo principale era quello di centrare l’accesso ai playoff, da perseguire con una squadra rinnovata in toto e particolarmente giovane rispetto a quella dell’anno scorso. Dunque non così semplice da afferrare al primo anno insieme, che è stato però raggiunto con brillantezza. Siamo partiti in estate con l’intento di creare qualcosa di interessante, penso che la squadra ci sia riuscita in pieno. E tengo a sottolineare che tutta l’area tecnica, il responsabile Gabriele Foschi e coach Di Lorenzo in primis, ha fatto un egregio lavoro”.

Anche perché, nella serie con Firenze, l’impressione è che la squadra abbia offerto tutto ciò che era nelle proprie corde.

“Assolutamente sì, del resto siamo stati sconfitti da una vera e propria corazzata dell’intero campionato, indubbiamente superiore a noi e per questo non può quindi lasciarci alcun rammarico. E’ chiaro che la pesante assenza di Papa ci ha penalizzato non poco, con tutti i componenti abili ed arruolabili qualcosa sarebbe forse cambiato. Ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo lottato sia in Gara 1 che in Gara 2 fino alla fine, però, quando gli avversari “aprivano il gas”, si notava la differenza tecnica”.

In regular season, magari, si poteva puntare a qualcosina in più del settimo posto finale? Nelle battute conclusive raggiungere il quarto posto non pareva impresa impossibile.

“La squadra ha collezionato gli stessi punti dello scorso anno, in un raggruppamento però nettamente superiore rispetto al “vecchio” Girone D. Dunque il risultato ottenuto è più che che discreto. Sull’onda lunga delle sei vittorie consecutive ci trovavamo in una posizione in cui poter ambire qualcosa di più rispetto al settimo posto finale, è vero. Poi però i successivi tre ko di fila ci hanno tagliato le gambe. Forse un piazzamento più in su, il sesto posto, poteva essere alla nostra portata per quanto prodotto, ma non avrebbe cambiato più di tanto le sorti della nostra stagione”.

Per la società Tigers, invece, come sono andate le cose?

“Per noi è stato un anno importantissimo, un po’ l’anno zero da cui partire per costruire il nostro futuro. Imparando innanzitutto dagli errori, perché solamente facendo miglioramenti in base agli sbagli commessi in precedenza si può crescere. Per fare un esempio, già poche ore fa abbiamo fatto un iniziale briefing societario per capire i miglioramenti da apportare nei prossimi mesi. Battendo il ferro finché è caldo. Miglioramenti che verranno effettuati nelle varie aree della società, con diversi cambiamenti. Insomma, siamo già pienamente all’opera per la prossima stagione, aspetto che per la programmazione Tigers è davvero fondamentale”.

A proposito di cambiamenti, nelle ultime ore circola con insistenza la voce di un possibile “spostamento” dei Tigers a Cesena. Quanto c’è di vero in queste voci?

“Alt, facciamo un passo indietro. Chiusa la stagione prettamente sportiva, il nostro bivio, al momento, è quello legato al PalaGalassi ed al suo bando per la gestione. Orientativamente tra 15-20 giorni sapremo se l’assegnazione dell’impianto sarà nostra oppure no. Solo a quel punto la situazione sarà più limpida, sotto ogni aspetto. E’ però altrettanto vero che la società Tigers, a prescindere da ciò, si guarda in giro. Ad oggi non abbiamo ancora compiuto alcun tipo di scelta, proprio perché abbiamo ancora aperta la questione legata a via Punta di Ferro. Vediamo come si concluderà il tutto e, a quel punto, quali scenari ci si apriranno dinanzi”.

Passerà tutto da un’eventuale gestione del PalaGalassi, insomma.

“Tutto no, ma una buona parte sicuramente sì”.

Per il roster del futuro prossimo, invece, cosa si aspetta?

“Ci stiamo già lavorando a fondo, perché tutti i ragazzi hanno intrapreso un interessante percorso di crescita che è tutt’altro che terminato e quindi vogliamo proseguire su questa strada. Da parte mia spero di riuscire a confermare il maggior numero possibile dei nostri sei giovani “senior” attuali. Cercheremo comunque in ogni modo e maniera di mantenere un’intelaiatura “di spessore”, a livello tecnico, aggiungendoci quello che probabilmente ci è mancato quest’anno”.

Quale obiettivo si pone per il prossimo anno?

“A livello di potenziale tecnico, nel campionato appena terminato, non eravamo all’interno della Top 4 del girone. L’obiettivo nel corso della prossima estate sarà quello di effettuare un “upgrade” e riuscire ad entrare, appunto, tra le squadre di primissima fascia del girone”.