La metodologia di allenamento introdotta negli anni ’90, accompagnata all’aumento delle attività, ha portato il circolo schermisco forlivese ad ottenere dei risultati eccellenti in particolare nella fascia dagli 11 ai 14 anni, detta GPG – Gran Premio Giovanissimi. Qui, i giovani schermitori sfidano i pari età nella rispettive categorie: Bambine – Maschietti, Giovanissime – Giovanissimi, Ragazze – Ragazzi, Allieve – Allievi. Negli ultimi anni, sommando i risultati di tutti gli atleti, Forlì si è classificata ai primissimi posti nella classifica nazionale, addirittura seconda nel 2017, davanti a società che contano un numero maggiore di atleti ed istruttori: «Se un ragazzino inizia a frequentare le nostre lezioni a 6 anni – spiega il presidente, Piero Magnani – quando ne avrà 11 parteciperà sicuramente alle competizioni Nazionali, salvo casi eccezionali. Tutti i grandi campioni che ci sono oggi nella scherma hanno vinto il GPG, è molto difficile che qualcuno emerga dopo».

I risultati ottenuti dalla storica realtà sportiva del Circolo Schermistico Forlivese sono perciò davvero eccezionali: dal 2010 ad oggi sono ben 8 i titoli italiani giovanili conquistati, senza contare gli innumerevoli podi. Un palmares che altre società sportive più “popolari” possono solo invidiare e che è da ascriversi, secondo Magnani, alla grande attenzione che i maestri, guidati da Igor Efrosinin, mettono nella preparazione e negli allenamenti.
Cosa succede dopo? Con il crescere dell’età, quelli che riescono ad emergere sono davvero pochi. Per far parte della Nazionale servono forza tecnica e psicologica e non sono concessi errori. Alcuni atleti forlivesi ancora oggi fanno parte degli “azzurrini” e partecipano a competizioni in Europa e nel Mondo proprio come Dario Remondini (nella foto sotto), il quale qualche giorno fa ha conquistato il terzo posto nel Circuito Europeo per Cadetti U17.

I veri protagonisti del Circolo Schermistico Forlivese sono quindi i giovani. Ogni anno la società investe tempo e risorse per svolgere attività gratuite nelle scuole elementari di Forlì, dove incontra circa un migliaio di bambini. Alcuni di loro, incuriositi dall’attività svolta a scuola, si avvicinano alla scherma, ma solo una piccola parte – 40 nel 2016, 25 nel 2017 – decide poi di continuare la disciplina.
Oggi il Circolo sopravvive grazie al sostegno di alcuni sponsor, anche istituzionali, tra i quali spicca la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che ne riconosce il valore formativo. Di rilievo è però il contributo dei genitori degli atleti che sono vicini al circolo grazie alle loro attività imprenditoriali: «Le aziende investono se hanno un ritorno economico, che in questo caso è la visibilità. Come tutti i piccoli sport, soffriamo la concorrenza di quelli più popolari. Dalla nostra abbiamo però una storia e un fascino impareggiabili».
