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‘Non ha fatto a tempo a passare il casello che voleva già andare in palestra’, questa la frase riferita da uno dei soliti ben informati. In effetti non si può dire che l’arrivo a Forlì di Giorgio Valli sia stato quello di un coach con le idee poco chiare sul da farsi, al punto di richiamare d’urgenza chi era in permesso a festeggiare il capodanno e mettere in calendario non pranzi e cenoni ma allenamenti fuori programma. Il messaggio ai naviganti sembra piuttosto chiaro: per uscire dalle secche serviranno tantissimo impegno e lavoro in palestra, meglio non perder tempo.

Oltre a conoscere la squadra e cominciare ad imporre la sua ricetta questa partenza lanciata del neo-coach servirà a tracciare uno schizzo di quella che sarà la nuova Unieuro, operazione da compiere tempestivamente dal momento che i giocatori dati in movimento dalla serie A sono pochissimi e nel frattempo gli altri non stanno certo a guardare: non è un caso che la rivale più diretta per la salvezza, quella Recanati che al momento occupa l’ultimo posto a due vittorie di distanza da Forlì, abbia già piazzato il suo colpo. I marchigiani taglieranno Travis Bader, tiratore bianco che nell’apparizione al Palafiera non aveva impressionato, sostituendolo con Erik Rush. Con Rush cambia la struttura di Recanati, che si priva così una guardia per inserire un’ala, aggiungendo centimetri, potenza atletica e pericolosità in uno contro uno. Rush, che si aggregherà subito ma non potrà scendere in campo fino al 23 gennaio, rappresenta una conferma di come i marchigiani considerino la salvezza assolutamente raggiungibile e una mossa d’anticipo proprio su Forlì, che stava pensando all’ala svedese per il dopo Blackshear. Questo trasferimento va a chiudere anche un’altra pista, quella che portava a Terrence Roderick. Rush infatti si stava allenando proprio a Ferrara ed era indicato come possibile sostituto di T-Rod, autore di una stagione fin qui deludente. T-Rod pare aver salvato il posto grazie ad una prestazione di livello nell’ultima di campionato, in cui ha trascinato i suoi al successo proprio contro Recanati.

Altri due giocatori che potrebbero interessare sono Alex Legion ed Elston Turner. Legion sta costruendo a Reggio Calabria (A2 Ovest) una stagione con cifre molto solide, è una guardia che ben potrebbe adattarsi allo spostamento in ala piccola, senza contare che con Reati la PF ha già un jolly in grado di ricoprire entrambe le posizioni. E.T. è invece giocatore di talento e categoria superiore, meno micidiale e un killer instinct mostrato in più occasioni nella passata serie A. Anche Turner è una guardia con il fisico adatto a coprire l’ala piccola, i dubbi sono più legati al fatto che attualmente ha grossi problemi di peso e quindi di condizione, motivo per cui Cremona sta pensando di liberarsene.

Gli ultimi spifferi riguardanti il mercato biancorosso, alimentati dall’arrivo del nuovo coach, sembrano però suggerire un cambio di assetto. La scelta potrebbe ricadere su un giocatore diverso da Blackshear nel ruolo e nelle caratteristiche, un giocatore più creativo con il pallone in mano ed in grado di aiutare Ferri nella costruzione del gioco. Con queste caratteristiche In serie A non sono annunciati movimenti, a parte l’irraggiungibile Darius Johnson Odom. DJO da tempo ha chiesto la cessione ma, considerando ingaggio astronomico e le ambizioni del giocatore (si muoverà solo in direzione Eurolega) non è da prendere nemmeno in considerazione. Tra gli svincolati c’è sempre Jarrius Jackson, che però non sembra avere le caratteristiche né le pretese giuste, mentre in serie A2 potrebbe muoversi Phil Greene da Tortona, profilo interessante per caratteristiche tecniche ma abbastanza discontinuo da sconsigliare di farne il fulcro del piano salvezza. Altri movimenti ‘spontanei’ al momento sembrano improbabili, non è escluso però che la PF stia pensando a strategie più complicate che offrano qualche garanzia in più dal punto di vista del rendimento. Tra le opzioni c’è quella di forzare la situazione di un giocatore di elevato spessore, attualmente sotto contratto, in una squadra che ha già virtualmente raggiunto i propri obiettivi. In questi casi un sostanzioso aumento di ingaggio per il giocatore ed un buyout per la squadra di appartenenza possono fare miracoli, molto dipenderà dal budget a disposizione e quindi dalla risoluzione del contratto di Wayne Blackshear.

Fra le possibilità aperte, viste le carenze anche nel settore lunghi e la penuria di giocatori italiani disponibili, potrebbe anche esserci qualche soluzione sorprendente, come la rinuncia a Crockett. Ma non è tutto: oltre ai due americani potrebbero poi essere ceduti uno o due giocatori italiani, anche tra i titolari. Al momento Valli sta analizzando a fondo la situazione e nessuno, proprio nessuno, ha la certezza di conservare il proprio posto in squadra.