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Nello sport, più che nella vita, può capitare di poterseli scegliere gli avversari. E certo i Tigers Forlì, all’arrembaggio dei play-off promozione sabato prossimo, al primo turno, un avversario come la Pallacanestro Fiorentina l’avrebbero evitata volentieri. Peccato che gli stop subiti da Crema e a Palermo abbiano piegato i desideri alla dura realtà. In effetti, il mix rappresentato dai toscani fatta una sommaria lista, è di quelli potenzialmente mortiferi: 2° forza del girone A (a pari punti con la capolista Omegna); mai battuta in casa; una rosa forte di giocatori di sicuro impatto per la categoria (capitan Simone Berti, l’ala Salvatore Genovese, il pivot Diego Banti) e players più giovani ma di già bel presente (l’ala Jacopo Lucarelli e il regista Andrea Mazzucchelli); un sistema di gioco arioso che li porta ad aggredire il ferro senza soluzione di continuità. Poi? Poi in panca, a guidarli, un totem della pallacanestro forlivese (e italiana) come Andrea Niccolai: tecnico che a stretto giro facilmente ritroveremo in A. In sintesi, non il massimo come contendente. Ma per scalare una montagna, per una Forlì che oggettivamente partirà senza i favori dei pronostici, da qualche parte bisogna pur iniziare.

Certo che arrivare settimi – commenta Giampaolo DiLorenzo, coach Tigers – giocoforza significa incappare in una squadra forte. In questo piccolo pasticcio ci siam cacciati noi con le tre sconfitte consecutive a cavallo di marzo-aprile; quella con Piacenza ci poteva stare, meno quelle con Crema e Palermo. Ci siamo complicati la vita ma abbiamo ancora grande voglia di andare avanti e crescere.

Con quale spirito?

E’ stata una settimana un po’ atipica. Sapevo, dai vari calcoli che ormai si facevano da un mese all’ultima di campionato, che saremmo potuti incappare in Firenze. Quindi è da un bel po’ che la studio e ho un’idea molto chiara di come giocarci contro. Il problema è che avendo ancora molti giocatori fermi (recuperato Papa, De Fabritiis invece non ha ancora ripreso ad allenarsi, ndr) la teoria resta tale, non riusciamo a metterla in pratica in allenamento. La voglia, il morale, l’ambizione ci sono tutte, dire che siamo al 100% no, quello oggettivamente no.

Secondo attacco dell’intera serie B, una rosa profonda, minutaggi ben ripartiti. Quale la chiave per provare a battere i viola?

Firenze ha molti punti di forza su cui far leva. Il primo è il ritmo: amano molto attaccare il ferro, cercare la realizzazione fin di primi 5/6 secondi dell’azione. Se l’occasione c’è, la sfruttano e sono bravissimi a farlo, anche perché hanno un roster di atleti dal potenziale offensivo importante. Non sono una squadra da tantissimi possessi, corrono tanto sia in campo aperto sia in uno-contro-uno ma senza eccedere. Seconda arma è il pick’n roll con Banti e Berti a far scuola in questo fondamentale. Se aggiungiamo che riescono a prendere una decina di rimbalzi offensivi, nel computo dei pochi tiri che sbagliano, il peso specifico raddoppia…

Quindi?

Dovremo essere attentissimi, per tutti e 40 i minuti. E prepararci a correre. Con lunghi dinamici come quelli di Firenze e piccoli che sanno giocare vicino a canestro i ritmi saranno forsennati. Hanno molte frecce al loro arco ma non partiamo battuti: non possiamo pensare di contrastare ogni tiro o non farli correre ma dovremo indirizzarli verso situazioni che per loro sono inusuali. E’ una squadra atipica, qualche idea per metterli in difficoltà l’abbiamo.

Firenze arriva in palla. Potrebbe peccare della superficialità che talvolta prende i top team?

Ho fatto tre campionati da allenatore arrivando primo e ogni volta superare il turno d’esordio è stata un’impresa. I play-off sono partite a sé, sempre delicate. Francamente non penso che ci faranno il “regalo” di prenderci alla leggera: ci conoscono perché ci abbiamo giocato contro in amichevole, sanno chi siamo, il nostro valore; sanno quanto la nostra classifica sia viziata da tante partite perse all’ultimo.

Sabato (ore 21:30) ci sarà gara1. Comunque vada mercoledì si giocherà al PalaRomiti. Che sia l’occasione per farvi sentire quel calore che forse è mancato da parte della Città?

Ringraziamo i nostri tifosi ed appassionati, quelli che ci seguono dall’inizio e che ci saranno certo anche mercoledì. Non nascondiamo però che siamo un po’ “figli di un dio minore” in termini di seguito e interesse. Per popolare il Villa Romiti contiamo, comunque, sulla curiosità e sul richiamo della partita. A Forlì ho visto riempirsi palazzetti per finali di Serie D: qui c’è una grande passione e sarebbe bello che questo entusiasmo premiasse il grande lavoro svolto dalle tante società che, dalle giovanili alle categorie senior, ogni giorno s’impegnano per sfornare giocatori, allenatori e dirigenti forlivesi.  

Si gioca al San Marcellino sabato 28 aprile alle ore 21:30. Arbitrano Claudio Borrelli di Cercola (NA) e
Vincenzo Di Martino di Santa Maria La Carità (NA). Gara 2 al Villa Romiti mercoledì 2 maggio con palla a due
fissata alle ore 20:30 e trasmessa in streaming sulla pagina YouTube di LNP.