La stagione 2017/18, proprio in queste settimane, è nella sua fase clou – i playoff stanno ‘sfornando’ incontri piuttosto godevoli e con risultati sorprendenti -, il mercato è ancora fisiologicamente in larga parte ‘ingessato’, ma non per questo le squadre di Serie A2 se ne stanno sedute lungo la riva del fiume ad aspettare. Ed anche la Pallacanestro 2.015, del resto, non è da meno. Nelle scorse ore, infatti, tra le classiche informazioni richieste a destra e a manca e sondaggi vari, il general manager Renato Pasquali ha ricevuto il niet definitivo da parte di Giovanni Severini, autentico (potenziale) pezzo da novanta del nuovo roster biancorosso sul quale la società forlivese riponeva tutte le speranze. O, per meglio dire, raffigurava l’architrave dell’Unieuro versione 2018/19. Il giocatore marchigiano pare destinato verso le sponde dell’Adige, a Verona – dove, ancora una volta, il signor Tezenis pare seriamente intenzionato ad allestire una squadra con i fiocchi per puntare alla massima serie -, ma certamente non mancano richieste per la rivelazione dell’ultimo campionato di A2.
A questo punto, dunque, è caccia aperta al sostituto. Ed è al contempo vero che trovare un elemento con le caratteristiche “a tutto tondo” di Severini è compito certamente non semplice. Ma la dirigenza forlivese sembra aver trovato il giusto identikit nella figura di Pierpaolo Marini, guardia-ala classe ’93 che nell’ultima stagione si è messo in mostra con la maglia di Jesi (14.4 punti e 6.5 rimbalzi in 33′ di impiego) guadagnandosi, nelle scorse settimane, una chiamata dalla Nazionale di Meo Sacchetti per il mini-raduno di Roma. Al ragazzo è stata recapitata un’offerta valida e ‘gradita’, una risposta è attesa per i prossimi giorni e le sensazioni sono comunque positive. Insomma, sulla carta stiamo parlando di un più che ottimo rimpiazzo per il partente Severini.
Per uno che se ne va… tre che rimangono. Anzi, forse quattro. Con la PF2.015 sono infatti contrattualizzati anche per il prossimo anno i vari Riccardo Castelli, “Rino” De Laurentiis e Iba Thiam, ma ad un passo dalla permanenza è anche il forlivese acquisito Davide Bonacini, che si appresta a disputare la sua quarta stagione con la maglia biancorossa. In questo momento, infatti, pare più sorprendente una sua partenza che altro.
Ancora in alto mare, al contrario, le situazioni degli altri componenti della squadra. Il giovane Luca Campori verrà certamente ceduto in prestito a tempo pieno in Serie B, complicato rivedere Josh Jackson e Matteo Fallucca in azione al PalaGalassi, qualche chances in più, invece, per Yuval Naimy, che può contare ancora su trenta giorni di tempo (di concerto con la società) per sciogliere le riserve sul proprio futuro. E Dane Diliegro? Se sano, può essere un elemento più che utile alla causa di coach Valli, tra i ‘restanti’ è forse quello con più possibilità di permanenza sotto San Mercuriale.
Possibili nuovi arrivi? Non mancano i nomi, nossignore. Circola con insistenza, nelle ultime ore, il profilo di Matteo Palermo, ‘1-2’ riminese in uscita da Verona, già accostato più e più volte in passato alla piazza forlivese; una buona pedina in uscita dalla panchina. “Triti e ritriti”, invece, i nomi di Francesco Candussi e Davide Alviti, che, anche se in ruoli magari differenti, non sarebbero altro che alternative al nome ‘principe’, in questo momento, di Marini. Attenzione poi agli esperti Marco Santiangeli (a Scafati nell’ultimo campionato, ma la Virtus Roma è davanti a tutti) e Tommaso Raspino (che saluterà Udine, ma è difficile limare le elevate richieste del giocatore). Capitolo ‘under’, infine. Bolpin, nelle scorse settimane, è stata una suggestione e nulla più (la Serie A chiama a gran voce), plausibile, invece, l’ingaggio del lungo classe ’97 Simone Aromando, di scuola Olimpia Milano che ha impressionato tutti gli addetti ai lavori con la maglia dei Raggisolaris Faenza. La scorsa settimana, poi, ha preso parte allo scrimmage contro la St. Anselm University con la maglia dell’Unieuro, lasciando positivi spunti allo staff tecnico forlivese.